JERZY KOSINSKI – OLTRE IL GIARDINO

JERZY KOSINSI – OLTRE IL GIARDINO
JERZY KOSINSI – OLTRE IL GIARDINO

JERZY KOSINSKI – OLTRE IL GIARDINO

FELTRINELLI – Collana UNIVERSALE ECONOMICA FELTRINELLI n. 1358 – 1973

Titolo originale: Being There

Traduzione: Vincenzo Mantovani

PREFAZIONE

Di Walter Veltroni p. 1

I p. 7

Chance, uomo senza età, ha sempre vissuto in un piccolo locale a lui assegnato come alloggio presso la casa di un vecchio magnate che lo ha accolto, orfano, fin da bambino (madre morta nel darlo alla luce, padre ignoto)…

Calmo e pacato, intellettualmente poco dotato e per nulla curioso del mondo esterno, si è sempre e solo occupato del giardino, apprendendo notizie e comportamenti umani unicamente dall’amata TV… Unica persona con la quale ha per anni scambiato qualche rara parola, è stata la cameriera afro Louise… Insomma, un sempliciotto senza famiglia…

Un giorno viene chiamato al capezzale del Vecchio dalla nuova cameriera, potendo unicamente constatare la di lui morte… Imperturbabile, torna subito nel suo alloggio per guardare la TV…

II p. 17

L’indomani Chance viene convocato nello studio del Vecchio da un avvocato, Thomas Franklin, e dalla di lui segretaria. Questi gli chiedono informazioni, non risultando sui libri paga del defunto e non essendo presente agli atti alcun suo documento. Chance non ha nulla da rispondere, se non confermare di essere stato accolto dal Vecchio fin dal bambino e di lavorare da sempre come giardiniere. Rifiuta di firmare la liberatoria sulla rinuncia a pretese nei confronti del defunto, ma senza malizia né interesse. L’indomani, lo informano, dovrà lasciare l’alloggio…

II p. 31

E così, puntuale, prima delle dodici, Chance dà l’addio all’amato giardino, ritrovandosi in quel mondo esterno che ha conosciuto unicamente tramite le immagini trasmesse in Tv… Suoi unici beni, i vestiti datati ma eleganti ricevuti anni addietro in dono dal Vecchio…

Sua caratteristica è quella di misurare il trascorrere del tempo, valutare gli eventi della vita e rimanere sempre impassibile, tramite il paragone con il giardino (e il filtro della TV)…

Mentre osserva il mondo esterno (“Aveva l’impressione di avere già visto tutto”. (p. 34)), eccolo investito in retromarcia dall’auto di una facoltosa donna che accetta di seguire fin nella sua villa per una visita medica… Lei, Elizabeth Eve, EE, è la moglie di Benjamin Rand… Equivocando sul nome, la donna lo ribattezza Chauncey Gardiner, ritenendolo un benestante per via del suo abbigliamento e linguaggio impeccabili… Dopo aver bevuto un po’ di alcol, Chance sviene…

La visita, per fortuna, dà un esito fausto: nulla di rotto… Potrà rimanere ospite in casa fino alla completa guarigione… Incredibilmente, equivocando sulle sue risposte legate al giardinaggio, Chance viene scambiato da Ben per un arguto e saggio finanziere, in grado di paragonare il mestiere di uomo d’affari con quello di giardiniere!… Gravemente malato e anziano, l’uomo lo prospetta quale membro del Consiglio d’amministrazione della First American Financial Corporation, della quale è presidente…

IV p. 49

L’indomani, a sorpresa, Ben avvisa Chance della prossima visita del Presidente degli Stati Uniti d’America, di passaggio in villa per un rapido saluto prima di recarsi a New York per un intervento all’assemblea annuale dell’Istituto Finanziario… Ne ammirano l’equilibrio e perfino il Presidente ne è entusiasta, arrivando a citarlo nel suo discorso!… In breve, ecco le prime telefonate per articoli di giornale, lui ritenuto un eminente finanziere associato a Rand… Eccolo perfino ospitato in un seguitissimo Show televisivo dove, con le sue solite metafore sul giardino, suscita entusiasmo. Un successo incredibile per lui che aveva accettato l’invito ad apparire in TV unicamente per soddisfare la propria curiosità sull’immagine ritrasmessa…

Thomas Franklin, guardando lo show, non riesce a ricordarsi bene di lui…

EE lo invita ad accompagnarla a un ricevimento del Comitato per l’Ospitalità delle Nazioni Unite, lei che di lui non sa nulla…

EE si è ormai invaghita di lui che, però, asessuato e inesperto, non percepisce le di lei avances, scambiate per sommo tatto e pudore (non vuol compromettersi fino alla morte di Ben)…

V p. 83

Mentre Ben peggiora, Chance assurge sempre più come eminente personalità, artefice del discorso sullo stato dell’economia del Presidente…

Accettato di rimanere in casa Rand, Chance si vede assegnata la fida signora Aubrey quale segretaria personale… Poi, eccolo al ricevimento delle Nazioni Unite dove ottiene, ancora una volta, uno strepitoso successo con l’ennesima frase dagli altri equivocata e con la supposizione conosca il russo e sia un grande erudito!… L’ambasciatore russo, Skrapinov, arriverà a donargli una copia pregiata delle favole di Krylov e… a citarlo in un suo discorso a Filadelfia!!!…

Il Presidente, entusiasta della comparsata TV, chiede ai collaboratori maggiori informazioni su Chance, così come Skrapinov ai suoi…

Dopo il ricevuto alle Nazioni Unite, Chance ed EE presenziano a una cena dove, suo malgrado, l’uomo si ritrova rimorchiato da un omosessuale che orgasma sulla suola delle sue scarpe, prima di passare la notte con EE. In realtà, asessuato, continua a guardare la TV, limitandosi ad assecondarla e a ripeterle di preferire guardarla. La donna, pur provando vari orgasmi per il solo essere toccata, rimane frustrata nel non riuscire ad avere con lui un rapporto completo, salvo ritenerlo una persona molto attenta agli altri… La dovrà accompagnare anche al Ballo del Campidoglio…

VI p. 119

Aubrey telefona l’indomani: è su tutti i giornali dopo il ricevimento alle Nazioni Unite e la citazione nel discorso di Skrapinov, richiesto da TV e quotidiani di tutto il mondo… Lui, però, rifiuta…

Skrapinov s’infuria per l’assenza di notizie su Chance. Sulkin gli porta un bel foglio bianco: è come se non fosse mai esistito, convinto sia un potenziale elitista che sta lavorando in incognito, ben protetto dai soci, in attesa del momento giusto per il colpo di stato…

Notizie non ne riceve neanche il presidente: di Gardiner non si sa nulla. Che sia un agente segreto al soldo di potenze straniere?…

VII p. 135

Mentre, a sua insaputa, lo si propone per la Presidenza dell’associazione, proprio per via del suo passato ignoto che lo rende non ricattabile, Chance vive indifferente anche il Ballo, fermandosi a osservare beato la quiete del giardino…

“Non un pensiero si levò dal cervello di Chance. La pace gli riempiva il petto”. (p. 140)

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