JEAN DUFAUX E JACQUES TERPANT – LOUIS-FERDINAND CÉLINE. IL CANE DI DIO

JEAN DUFAUX E JACQUES TERPANT – LOUIS-FERDINAND CÉLINE. IL CANE DI DIO
FERROGALLICO – Collana BIOGRAFICA – 2018

Sceneggiatura: Jean Dufaux
Disegni: Jacques Terpant
Traduzione: Gianni Correggiari

FERDINAND A FUMETTI
Di Stenio Solinas p. 4

Meudon, 1961. Louis-Ferdinand Céline continua a scrivere, isolato da tutti, mentre la moglie Lucette dà lezioni di danza alle sue giovani allieve… I tuoni rimandano ai colpi dei cannoni, mentre la danza non può non fargli tornare in mente l’“imperatrice”, Elizabeth Craig… Ancora la guerra, il 12° corazzieri… La difficoltà del lavoro, della creazione della petit musique… il rapporto conflittuale con l’editore Gallimard, quello con alcune donne, come la moglie o l’attrice Arletty, anch’ella nata a Courbevoie…
Gli animali, la professione di medico, l’antisemitismo, la difficoltà a trovare un editore per il Viaggio, dedicato proprio a Élizabeth con la quale viveva durante la sua redazione…
Mahé e gli amici di Montmartre, Robert Denoel, le recensioni positive della critica di sinistra, la delusione dello sfumato premio Goncourt e quella dolorosissima dell’abbandono di Èlizabeth…
Abetz, i collaborazionisti, Sigmaringen, Gen Paul, Le Vigan, il gatto Bébert… La fuga per raggiungere Sigmaringen prima e la Danimarca poi…
Le visite di Arletty e Michel Simone, quelle di Roger Nimier…
la morte…

LA FESTA DEI FOLLI
Di Andrea Lombardi p. 76

BIOGRAFIA
Di Louis-Ferdinand Céline p. 84

Emozionante opera di finzione, estremamente curata e basata sulla biografia, le interviste e gli scritti di Céline, il volume lo propone “vivo” e intento a rivivere episodi della vita passata o tormentato da immagini del sé stesso corazziere o da visioni…
Terpant colora le tavole in base alle emozioni del protagonista: di verde le visioni (Ferdinand corazziere, La Vigue a la nave di Caronte…); di giallo i ricordi felici (p. es. di Èlizabeth, di Lucette,…) e quelli non guerreschi (p. es Sigmaringen); in rosso i combattimenti e i teatri di guerra (sia della prima che della seconda, compresa la fuga da Parigi e il saccheggio partigiano dell’appartamento di Rue Girardon); in grigio i momenti di fiction del presente (a Meudon, come un’allieva, Solange, che va a visitare in casa sua e che ha una madre ebrea e un padre in possesso di una copia del Viaggio; scambiato per un barbone in un locale parigino; quasi derubato in casa da una ragazza, Manon, in cerca di medicine per il compagno malato, Marco, che curerà assistendone alla tragica fine)…