J. R. R. TOLKIEN – LA LEGGENDA DI SIGURD E GUDRUN

J. R. R. TOLKIEN – LA LEGGENDA DI SIGURD E GUDRUN
BOMPIANI – Collana TASCABILI BOMPIANI n. 1143 – I ed. OTTOBRE 2010

A CURA DI: Christopher Tolkien
TRADUZIONE DI: Riccardo Valla
POSTFAZIONE: Gianfranco de Turris
ILLUSTRAZIONI: Bill Sanderson

PREFAZIONE p. 5

INTRODUZIONE p. 17

INTRODUZIONE ALL’EDDA POETICA
DI J.R.R. Tolkien p. 22

L’EDDA IN PROSA DI SNORRI STURLUSON p. 44
LA SAGA DEI VOSLUNGHI p. 50
IL TESTO DELLE COMPOSIZIONI POETICHE p. 52
LA SCRITTURA DEI NOMI NORRENI p. 55
LA METRICA DELLE COMPOSIZIONI POETICHE p. 57
NOTE DI J.R.R. TOLKIEN SULLE COMPOSIZIONI POETICHE p. 65
NOTA ALLA TRADUZIONE
Di Riccardo Valla p. 71
IL NUOVO LAI DEI VOSLUNGHI ovvero IL Più LUNGO LAI DI SIGURD p. 75

L’INIZIO p. 77

Gli Dei riempiono il vuoto mondo dando vita al creato animato e inanimato, ponendo la propria maestosa dimora in un castello in alto svettante elietamente vivendo… Ma dai Monti presso il Mar Senza Riva sorgon dalle tenebre oscuri nemici: i Giganti che a dura guerra danno inizio. È Thor a sconfiggerli con il suo martello all’uopo forgiato…
La Veggente narra che l’ultima e decisiva battaglia tra forze del male e Dei, sarà vinta da questi ultimi grazie a un immortale discendente di Odin, “uccisore del serpente”… Inquieto, Odin attraversa così le distese terrestri generando eroi e fondando il Walhalla dove il prescelto si attende…

I – L’ORO DI ANDVARI p. 91

Presso la cascata del nano Andvari, Loki uccide una lontra che ha catturato un salmone. La spella, raggiungendo con Odin e Hoenir la casa del demone Hreidmar. Questi, chiamati i figli Regin e Fafnir, li cattura: la lontra era suo figlio Otr!, per riscattare la morte del quale dovranno versare tutto l’oro che possa entrare nella di lui pelle vuota e necessario a coprirne il cadavere… Loki raggiunge allora Ran, moglie del dio del mare, dalla quale si fa dare una rete con la quale cattura Andvari al quale intima di consegnare tutto l’oro che ha disposizione, compreso un anello che il nano maledice dopo aver tentato di occultare. L’oro si rivela sufficiente, nonostante il tentativo di Odin di trattenere l’anello, e così Hreidmar gli intima di andarsene incurante delle minacce di maledizione che penderebbero sui preziosi sottratti ad Andvari…

II – SIGNY p. 103
Rerir, nipote di Odin, ha tra i figli Voslung che sposa una Valchiria per volere dello stesso bisnonno. Sigmund e la bella preveggente Signy i suoi figli…
Un giorno giungono dalla costa navi del Gautland. Da esse un messaggero chiede a Voslung la mano di Signy per il suo sire, Siggeir dei Gautli. Voslung e Sigmund accettano per estendere la gloria e il potere dei Voslunghi, nonostante la ragazza non fosse d’accordo per la sventura e la decadenza in atto tra gli stranieri… Dopo il banchetto nuziale, Grimnir propone ai presenti d’estrarre una meravigliosa spada da lui stesso conficcata in terra. Nessuno vi riesce tranne Sigmund che rifiuta bruscamente di cederla all’ospite in cambio di qualsiasi cifra… Signy chiede intanto al padre di sciogliere il patto nuziale, ma l’uomo rifiuta. E così “dei Voslunghi la reggia lei mai più rivedrà” (p. 117)… Alcuni mesi dopo Voslung e Sigmund si recano con gli altri familiari nel Gautland a trovare Signy che, invano, li avverte del pericolo che li attende per via di tranello ideato dal marito. E così, nonostante la valenza dei due in battaglia, i Voslunghi sono sconfitti e i dieci figli di Voslung incatenati. Legati dunque nella foresta, i prigionieri sono di notte divorati a uno a uno da una lupa che, però, Sigmund riesce a uccidere. È lui l’unico superstite che inizia a vivere sottoterra come un nano. Lì lo raggiunge la sorella che dal loro amore colmo d’odio genera nove mesi dopo un figlio, Sinfjotli… Anni dopo Sinfjotli raggiunge Sigmund lasciandogli la di lui spada e iniziando con esso stragi di Gautli per vendicare l’uccisione di Volsung e degli zii… I due irrompono infine nel castello di Siggeir, ma Signy dichiara di preferire morire nell’odio assieme al marito…

III – LA MORTE DI SINFJOTLI p. 133
Dopo l’uccisione di Siggeir e Signy, Sigmund e Sinfjotli tornano in patria estendendo i confini del regno annettendo le terre di sette re sconfitti. Sigmund sposa la figlia di uno di quei re che tenta ripetutamente di avvelenare Sinfjotli, che il padre le aveva ucciso, riuscendo infine nell’intento. Addolorato, Sigmund prende il cadavere del figlio portandolo fino alla costa dove un barcaiolo, Odin, lo porta via…

IV – LA NASCITA DI SIGURD p. 143

Triste e vecchio, Sigmund viene a sapere della presenza di una bella vergine, Sigrlinn, figlia di Svanfnir. Rapita la donna che accetta infine di seguirlo per generare il Prescelto discendente di Odin, il re si ritroverà però a dover affrontare i sette sovrani spasimanti di Sigrlinn. E così, sul campo di battaglia, distruttasi la spada di Grimnir per mano di un misterioso guerriere monocolo, Odin, dopo una notte di agonia muore… Alla donna ha raccomandato i frammenti di Grimnir e il figlio che ha nel ventre. Nove mesi dopo Sigurd vede la luce, in terra lontana da quella del defunto padre. Sigrlinn, dopo la battaglia, ha infatti scambiato i propri abiti con quelli di una domestica all’approssimarsi di una flotta nemica…

V – REGIN p. 156
Sigurd viene educato dal saggio fabbro Regin che, un giorno, gli propone d’impossessarsi degli immensi tesori custoditi dal drago Fafnir… Narra quindi la storia di quell’oro, per allontanare il dubbio di una trappola dalla mente del ragazzo… Hreidmar, suo padre, prosegue il nano, aveva ottenuto quell’oro, sottratto da Loki ad Andvari, per riscattare l’uccisione di Otr da parte dello stesso Loki. Liberati gli ostaggi, lui e il fratello Fafnir chiesero invano al padre di dividere quell’oro. La notte uccisero allora il genitore, ma Fafnir costrinse il fratello a lasciarglielo per intero ritirandosi con l’elmo del padre nella grotta dove ha assunto sembianze di drago… Sigurd però insiste: vuol vendicare il padre o impossessarsi dell’anello? Regin lo rassicura. Vuol vendicare il padre, lasciando a lui la gloria e il tesoro. Per l’impresa gli forgerà una spada… Ma nessuna di quelle che produce resiste alla forza del ragazzo che chiede così alla madre i resti della spada di Grimnir. E con essi il fabbro gli forgia la meravigliosa Gram… Prima di partire gli serve però un valido cavallo che si rivela essere il grigio Grani di proprietà di un misterioso e imperioso vecchio (Odin)… Raggiunta la dimora di Fafnir, Sigurd lo trafigge mentre quello si sta recando a bere. Il morente drago, riconosciuta in Gram l’opera del fratello, ammonisce il giovane di non appropriarsi del tesoro poiché maledetto… Tornato dal vile Regin, Sigurd scopre che l’altro vuole l’oro per sé dando il via a una breve diatriba. Poi, bevuto il sangue dall’estratto cuore di Fafnir, il fabbro si addormenta, mentre Sigurd amplia le proprie capacità cognitive riuscendo a capire le parole di due uccelli che gli suggeriscono di uccidere il nano per evitarne la vendetta, nonché di tenere per sé tutto l’oro… Scorto Regin avanzare con odio, lo uccide mangiando poi il cuore di Fafnir arrostito sul fuoco… Caricato il tesoro su Grani, Sigurd riparte… Strada facendo ascolta una cinciallegra e un corvo parlargli di una valchiria imprigionata da Odin con una cinta di fuoco dopo averle conficcato una spina nel cuore sul monte Hindfarell… In zona si trova anche la bella Gudrun, sorella di Hogni e Gunnar, della stirpe dei Gjukunghi…

VI – BRYNHILDR p. 194
Raggiunta la cima dell’Hindfarell, Sigurd vi trova addormentata una guerriera. È Brynhild che si desta dopo che con Gram lui le ha tagliato l’armatura. La Valchiria rivela d’esser stata posta in stato di sonno da Odin che le ha imposto così di cessare le battaglie e di sposarsi. Lei ha promesso però di farlo solo con il Prescelto del mondo, il più valoroso dei guerrieri del Valhalla discendente di Odin. Sigurd si presenta e così si promettono eterna fedeltà. Brynhild gli prevede un futuro di difficili prove. E lo sposerà solamente una volta diventato re di un Regno conquistato da sé… I due quindi si separano: Brynhild verso la natia terra, Sigurd in cerca di gloria…

VII – GUDRUN p. 212

Gudrun rivela alla madre Grimhild di aver avuto un brutto sogno. La genitrice la rassicura, ma poco dopo un cavaliere armato giunte nella terra del re Gjuki dei Niflunghi: è Sigurd… In breve il prescelto è al cospetto di re Giuki, dei di lui figli Gunnar e Hogni, della moglie Grimhild, esperta di magia e stregoneria, e della figlia Gudrun… Presentatosi agli ospiti, Sigurd viene ben accolto e durante il banchetto Gunnar allieta la compagnia cantando accompagnato con l’arpa le gesta del suo popolo burgundo in perenne battaglia con gli Unni… Sigurd canta invece della sua vittoria su Fafnir e del suo incontro con Brynhild. Lo invitano a restare lì con loro e Sigurd accetta accompagnandoli in vittoriose battaglie prima di decidere di tornare sul suolo natale… Lì, raggiunta la dimora reale dei Volsunghi, riceve la visita di un vecchio cieco di un occhio, Grimnir, che gli intima di riprendere il cammino e sposarsi… Tornato dai Niflunghi, pensa continuamente a Brynhild… Intanto Grimhild trama con Gjuki per fargli prendere in moglie Gudrun. E così la strega, preparata una speciale pozione, la fa bere all’ospite che, intontito e reso dimentico di Brynhild, resta ammaliato dalla sopraggiunta Gudrun…

VIII – BRYNHILD TRADITA p. 240
Passa il tempo e Brynhild attende tristemente l’arrivo di Sigurd, oppressa dal dolore di una promessa non mantenuta e maltrattando i numerosi spasimanti giunti per chiederla in sposa… Un giorno un misterioso cavaliere giunge per rammentarle il giuramento e, al suo ripartire, il castello in cui la Valchiria dimora viene avvolto da un cerchio di fiamme che solo il Prescelto potrà oltrepassare…
Sigurd sposa intanto Gudrun con un’ombra nel cuore, mentre l’intrigante Grimhild, venuta a sapere di Bryunhild, convince il figlio Gunnar a tentare di andare a sposarla. L’uomo accetta e ad accompagnarlo sono lo stesso Sigurd e il fratello Hogni… Raggiunta la montagna e il fuoco in essa ardente, i cavalli, tranne Grani, di avanzare non voglion saperne. Gunnar lo chiede in prestito e Sigurd glielo cede. Ma il cavallo non muove passo… Seguendo i doppi consigli di Grimhild, annebbiato dalla bevanda, Sigurd estingue il fuoco raggiungendo Brynhild con le sembianze di Gunnar! La chiede in moglie e passano la notte assieme, separati da Gram. Al mattino, come pegno di nozze, le lascia l’oro conquistato, in cambio del di lei anello di Andvari. Si salutano prima di rivedersi per le nozze…

IX p. 264

CONFLITTO p. 264

Il giorno delle nozze Brynhild impallidisce durante il banchetto nel vedere Sigurd sedersi al fianco della sposa Gudrun. L’eroe riprende il pieno controllo delle proprie facoltà mentali realizzando di non aver mantenuto nessuna delle promesse fatte a Brynhild sul monte…
Un giorno, mentre Sigurd è a caccia di un cervo, al fiume Brynhild e Gudrun entrano in contrasto tessendo le lodi dei rispettivi mariti. Lo scontro verbale è vinto da Gudrun: l’anello che porta la neo sposa gli è stato infatti donato da Sigurd e non da Gunnar. Affranta, Brynhild si rinchiude nella propria camera. A Gunnar chiede spiegazioni sull’anello, ma quello tace. L’hanno ingannata, lui e la perfida strega Grimhild che maledice. Opera loro il suo spergiuro e una vita di umiliazione priva perfino dell’amore per Sigurd. L’odio s’impossessa del suo cuore… Quando Sigurd, due giorni dopo, le va a parlare, lei gli rinfaccia il mancato rispetto del giuramento e l’aver donato l’anello a Gudrun. Maledice lui e Gudrun, dichiarando di non poterlo mai più amare, neanche se uccidesse Gunnar e lasciasse la moglie… Gunnar prova a offrire dell’oro a Brynhild che chiede piuttosto una spada per potersi suicidare. Era l’uomo più valoroso del mondo quello che avrebbe voluto sposare, non un re che vale meno del proprio vassallo. Dimostri di essere valente uccidendo Sigurd che, tra l’altro, ha con lei giaciuto dopo averla liberata dalle fiamme, fatto non vero… Tormentato, Gunnar ne parla infine con il fratello Hogni che gli consiglia però di mantenere la pace con il forte ospite cui devono l’attuale potenza del regno… È al fratellastro Gotthorm che Gunnar assegna infine l’ingrato compito di eliminare Sigurd… Dopo un primo vano tentativo nella foresta, l’impresa gli riesce nella notte, ferendolo a morte all’alba prima di esserne ucciso da Gram… Dopo breve agonia Sigurd perisce tra le braccia della piangente Gudrun, mentre Brynhild, appresa la notizia, lancia un’agghiacciante risata da pazza… Vuol suicidarsi e lo fa, chiedendo e ottenendo di esser bruciata assieme a Sigurd, i cadaveri posti affiancati con in mezzo Gram, proprio come la notte in cui lui la liberò dalle fiamme…
Sigurd arriva nel Valhalla, accolto da Odin e dagli altri eroi ivi presenti in attesa della battaglia finale. È lui il prescelto, l’immortale che ha già conosciuto la morte. Sarà Brynhild a prepararlo per la guerra… Gudrun passa invece nel dolore il resto della propria vita mortale…

COMMENTO AL NUOVO LAI DEI VOSLUNGHI p. 321
IL NUOVO LAI DI GUDRUN ovvero LA STRAGE DEI NIFLUNGHI p.395

Addolorata dalla perdita di Sigurd, dal dolore impazzita per i boschi vaga Gudrun…
Atli degli Unni, venuto a sapere del tesoro lasciato da Sigurd, si muove contro i Burgundi. Gunnar e Hogni, che rimpiange il defunto, son rassegnati alla guerra, ma Grimhild suggerisce di far sposare Gudrun con Atli…
La ragazza ricama su panno le gesta di Sigurd in una capanna nel bosco ed è lì che i fratelli e Grimhild tentano invano di farle accettare le nozze con Atli, lodandone la potenza e la ricchezza. Sarà la strega a spingere la figlia a farlo…
Più che dalla bellezza di Gudrun l’Unno è attratto dall’oro di Sigurd. Lo sogna di notte, lo sposo di Gudrun. Lei lo ascolta, ormai pronta al peggio… Atli invia il fido Vingi a invitare Gunnar e Hogni a un banchetto con doni per gli ospiti. I due percepiscono l’inganno e Grimhild, leggendo le runeche appaiono palesemente manomesse, conferma i sospetti intimandogli di non andare. Vingi tenta di provocarli, accusandoli di essere guidati da una donna e di poter ereditare le terre che Atli vuol lasciare al figlioletto Erp. Ebbro di vino, Gunnar sfida gli Unni: andranno a riprendersi Gudrun… E così, poco tempo dopo, con pochi fedelissimi, eccoli assaltare il castello di Atli dove uccidono subito il turpe Vingi. L’irruzione riesce e il sopraggiunto Atli gli chiede di consegnare l’oro di Sigurd. I fratelli rifiutano, pronti a pagare con la vita l’assalto. La battaglia è cruenta e, Gudrun, in sofferenza per i pur odiati fratelli, decide di inviare la sua guardia personale in loro soccorso. L’avanzata dei Niflunghi è inarrestabile, ma Gudrun chiede ai fratelli di non uccidere Atli che può così fuggire e richiedere soccorsi. In attesa del ritorno degli Unni, Gunnar e Hogni si barricano nel castello. All’alba ecco i nemici che, dopo cinque giorni di furiosa lotta, non sono ancora riusciti a irrompere all’interno. Atli piange i morti e il suo misero destino, ma lo scaltro consigliere Beiti gli suggerisce di dare alle fiamme il castello per eliminare gli assediati. Le mura cedono assieme ai difensori. Unici superstiti sono infine gli sfiniti fratelli che vengono catturati… Gettato in cella Hogni, portato nella stanza di Gudrun Gunnar. Lì Atli lo insulta, prospettandogli la morte tra i serpenti velenosi. Gudrun invoca la grazia per i fratelli e Atli chiede allora di consegnargli l’oro. Gunnar lo farà quando avrà sulla sua mano il cuore sanguinolento del fratello. Furioso, Atli esce dalla stanza e, su consiglio dei saggi, uno schiavo viene condotto nelle celle. Trattasi di Hjalli, il cui cuore viene portato a Gunnar in luogo di quello di Hogni. Ma il niflungo ride della trovata. Gli portano allora il cuore del fratello e lui maledice fieramente Atli per i delitti commessi e per l’oro che non avrà mai: gettato nel Reno lo ha!… Poco dopo Gunnar si ritrova nella stanza dei serpenti velenosi con l’arpa che gli getta Gudrun e con la quale intona canti su Odin e sulla caduta degli Unni, placando gli animali. Tutti tranne uno: il morso di una vipera pone termine alla sua vita… Gudrun, nella stanza in cui è rinchiusa con i figli, ode il grido del fratello…
Gli Unni bruciano i cadaveri dei niflunghi sconfitti, poi celebrano la vittoria con un banchetto durante il quale Gudrun porge da bere ad Atli. Ma gli rivela di aver ucciso i figli Erp ed Eitill, dai cui crani sta orda bevendo il sangue mescolato al vino e i cui corpi son stati dati in pasto ai lupi. Dall’orrore e dal dolore Atli sviene. Nel letto dall’insana Gudrun è svegliato. La donna lo pugnala, poi dà fuoco al castello ponendo fine agli Unni e ai Niflunghi… Dopo aver vagato in preda al dolore e alla tristezza, Gudrun raggiunge il mare dove si annega dopo aver rammentato le cinque grandi sventure che hanno distrutto la sua vita…

COMMENTO AL NUOVO LAI DI GUDRUN p. 509
APPENDICI p. 537
APPENDICE A – UNA BREVE STORIA DELLE ORIGINI DELLA LEGGENDA p. 539
APPENDICE B – LA PROFEZIA DELLA VEGGENTE p. 571
APPENDICE C – FRAMMENTI DI UN CANTO EROICO SU ATTILA IN ANTICO INGLESE Di J.R.R. Tolkien p. 575
POSTFAZIONE ALL’EDIZIONE ITALIANA
Di Gianfranco De Turris p. 587
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Libro sublime…

 

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