HARUKI MURAKAMI – GLI ASSALTI ALLE PANETTERIE


HARUKI MURAKAMI – GLI ASSALTI ALLE PANETTERIE
EINAUDI – 2016

ILLUSTRAZIONI: Igort

TRADUZIONE: Antonietta Pastore

L’ASSALTO A UNA PANETTERIA p. 1

Due giovani sbandati, assaliti dagli incessanti morsi della fame, decidono di rapinare una panetteria ubicata nel centro del quartiere commerciale e di proprietà di un esponente del partito comunista. Entrati nel negozio, sono costretti ad aspettare l’uscita di scena di un’anonima e indecisa cinquantenne che impiega un’infinità di tempo per scegliere cosa acquistare. I due si presentano poi al titolare, spiegandogli il motivo della propria visita. Senza scomporsi quello dichiara che potranno prendere tutto quel che vorranno. Offesi da quella sorta d’elemosina, chiedono di dare qualcosa in cambio. L’uomo dapprima propone una maledizione, poi opta per l’ascolto di Wagner. I giovani accettano e così mangiano nell’ascoltare Tristano e Isotta ricevendo poi la promessa di altri futuri ascolti di musica classica al loro ritorno. Pane in cambio di musica…

In ogni caso avevamo fame. Anzi, per l’esattezza, ci sembrava di aver inghiottito il vuoto cosmico, quella era la sensazione. […]
Cos’era a provocare una fame simile? La mancanza di cibo, naturalmente. E come mai non avevamo cibo a sufficienza? Perché non possedevamo niente da poter dare in cambio di viveri. […]
Il risultato fu che decidemmo di compiere un reato. (p. 3)

Ragion per cui ci armammo di coltelli da cucina e partimmo alla volta della panetteria. […]
L’idea di attaccare una panetteria e, al contempo, un membro del Partito comunista ci eccitava, ci metteva in uno stato di esaltazione simile a quello della Gioventù Hitleriana. (p. 4)

E fu così che ci riempimmo la pancia di pane ascoltando Wagner (p. 13)

IL SECONDO ASSALTO A UNA PANETTERIA p. 17

Una coppia di giovani sposi è colta da una tremenda fame. Nella nuova casa che occupano di provviste non ce ne sono e così si accontentano di bere birra. Quella fame devastante ricorda all’uomo un episodio che lo ha visto protagonista dieci anni prima: l’assalto a una panetteria per rapinare pane… La donna, un po’ bigotta, chiede di raccontarle i dettagli della vicenda… E lui narra della musica di Wagner ascoltata in cambio del pane. Ma sente come se una maledizione sia rimasta su di loro, lui che peraltro non ha più rivisto l’amico. Forse la fame assurda che stanno provando, azzarda lei, è dovuta proprio a quella sorta di maledizione… A sorpresa lo invita poi a portare a termine quello che non è riuscito a completare dieci anni prima: assaltare una panetteria. Lo convince così a uscire di casa e cercare un panificio aperto in piena notte…

Assaltare di nuovo una panetteria. Ora, subito. Non hai altro modo di liberartene.[…]
Sì, ora, subito. Finché dura questa fame. Quello che non hai finito allora, lo devi finire adesso.[…]
Cerchiamone una! Tokyo è grande, da qualche parte ce ne sarà una aperta tutta la notte. (p. 42)

Eccoli quindi in auto in cerca di una panetteria aperta alle due e trenta del mattino…
A sorpresa la moglie gli ha fornito un fucile automatico, con lei stessa a tenere in tasca cartucce di riserva. Calma e spregiudicata, la donna non si cura neanche delle rare volanti in cui s’imbattono, intimandogli di fermarsi nei pressi di un McDonald’s. Scesa dall’auto, cela la targa con del nastro isolante: rapineranno il fast food non essendoci panetterie aperte…
Entrati nel locale, indossati occhiali da sci, iniziano la rapina con l’uomo a tenere sotto tiro con il fucile la commessa, il cuoco e il gestore… Nessuno oppone resistenza e il titolare gli propone di portare via l’incasso. La donna però chiede solamente trenta Big Mac, pagando le due coca cola chieste da bere. Preparati i panini e legati i tre impiegati, la coppia riparte in auto fermandosi in un parcheggio. Lì mangiano, addormentandosi poi nella quiete ritrovata poco prima dell’alba…