GIUSEPPE D’AMBROSIO ANGELILLO – RAGAZZI MALEDETTI

GIUSEPPE D’AMBROSIO ANGELILLO – RAGAZZI MALEDETTI
GIUSEPPE D’AMBROSIO ANGELILLO – RAGAZZI MALEDETTI

GIUSEPPE D’AMBROSIO ANGELILLO – RAGAZZI MALEDETTI

ACQUAVIVA – 1993 (III ED 2007)

DISEGNI: Tommaso Milella

Milano. Liceo Scientifico Manzoni. Un gruppo di quattro amici di Gratosoglio, Fanfulla, Bollente, Angelico e Santo, osservano il primo giorno delle matricole. A loro si unisce Rozzo… Hanno diciotto anni e frequentano il quarto anno dello stesso liceo diretto dal fascista vecchio Falcone… Questi caccia via subito una matricola rea di avere riso durante l’appello…

Si mangiano dei dolci rubati al supermercato, tra battute e schiamazzi. Bisticciano con il Santo, che non dice le parolacce, non ruba e va in chiesa, per via della discordante visione del futuro, disturbando poi il discorso del segretario… Nella povertà dei quartieri popolari, sono cresciuti privi di verde e di prospettive, apprendendo in breve la violenza e la prepotenza…

Violenza, paura, degrado, bullismo, ricerca di una propria identità in risse, rabbia e frustrazione il succo della loro esistenza… Angelico è invero l’unico in parte positivo del gruppo, agognando di divenire pittore e felice di riprendere la scuola…

Il primo giorno di scuola della quarta, Fanfulla e Bollente fanno cadere gli altri studenti all’ingresso, subito cacciati alla prima ora. Anche Angelico esce per recarsi in infermeria dove trova gli altri due che gli danno appuntamento per la sera per una rapina in una villa di periferia dove il Rozzo ha eseguito alcuni lavori…

Il gruppo si ritrova spesso nella rimessa del padre del Bollente, raccontando aneddoti o producendo droghe artigianali, cimentandosi spesso anche in stupri e ricettazione…

Giunta la sera, preparati gli attrezzi da scasso, Rozzo, Fanfulla, Angelico e Bollente partono, con Angelico a ricordare di come, durante un’occupazione della scuola, si fossero impossessati di due manganelli dei carabinieri…

Strada facendo, Rozzo prova invano a rompere la vetrina di una gioielleria, litigando poi con una prostituta…

La marcia prosegue e Rozzo e Fanfulla bisticciano, arrivando per primi nei pressi di un cantiere dove i rivali della “banda bassotti”, in realtà borghesi, stanno picchiando una ragazza dopo averla violentata… Durante la zuffa la ragazza fugge e Angelico è incaricato di ritrovarla. Lei tenta la fuga, rompendogli un mattone in testa per poi soccorrerlo e invitarlo a fare l’amore. Sul più bello sono interrotti dall’arrivo degli altri. La ragazza, prima degli stupri, inizia a ridere istericamente, con Angelico a vivere quell’esperienza di violenza in uno stato di coscienza extracorporale… Quando della calce lanciata da Fanfulla lo colpisce a un occhio, l’aspirante pittore è costretto ad allontanarsi in cerca di una farmacia… Lì si appropria di colliri e biscotti irridendo l’anziano farmacista, raggiunto da Fanfulla che si trascina in spalla Camomilla, il leader della banda bassotti, che lascia al suolo esanime. Il farmacista gli dà del mascalzone e così Fanfulla rientra per zittirlo. Angelico ne approfitta per rubare altri biscotti…

Ricongiuntisi agli altri, riprendono il cammino facendo un gran baccano. Da una finestra gli tirano dell’acqua e così si scatena una sassaiola, con lancio di oggetti di rimando dai balconi, che li costringe infine alla fuga…

Camminando parlano del futuro, della società, di politica. Rozzo esterna simpatie comuniste… Quando l’auto di giovani borghesi rischia d’investirli, la fermano e sfasciano…

Più tardi Rozzo chiede l’ora a un ragazzo che sta armeggiando sulla propria moto, pestandolo e rubandogli il casco alla di lui mala risposta…

Giunti infine alla villa, tempestano porta e finestre di colpi dichiarandosi vittime di un incidente in moto. Ad aprire è Fanfulla, entrato da una finestra e che si è divertito a spacciarsi per il vecchio proprietario che non voleva aprire. Appena dentro, si accorgono però della presenza di una donna che minaccia di sparargli. La ragazza è realmente armata e apre ripetutamente il fuoco. Riescono infine ad acciuffarla, svenuta dalla spavento, mentre in un’altra stanza un vecchio dorme su un divano… Fanfulla non riesce a domare la ragazza ed è Angelico, nuovamente in preda a un raptus di violenza che lo fa uscire da sé, a stuprarla per primo… Durante le violenze mangiano anche in cucina, picchiando la ragazza che non vuol rivelare dove siano celati i soldi. Quando lo fa, li insospettisce, facendo scoprire un suo amante nell’armadio. Questi, colpito Fanfulla, viene pestato…

Con un bottino da 3 milioni e 600 mila lire, i giovani se ne vanno soddisfatti a bordo di una Mercedes rubata che sfasciano poi contro un albero… Eccoli quindi a brindare alla Taverna Blu, dove parlano delle proprie misere esistenze per poi concludere la serata fumando uno spinello…

Il mattino seguente, al momento di andare a scuola, Angelico viene buttato giù dal letto dal padre che gli rinfaccia di essere uno sfaticato e di non volerlo più vedere in casa. Avresti dovuto pensarci prima, risponde lui, buttando poi all’aria i libri di scuola…