GIUSEPPE D’AMBROSIO ANGELILLO – LA PISTOLA FINTA

GIUSEPPE D’AMBROSIO ANGELILLO – LA PISTOLA FINTA
ACQUAVIVA – FEBBRAIO 2013

Autunno 1979
In un bar due ladruncoli senza soldi sono intenti a bere. Uno dei due, Jiak, propone all’altro un colpo. Dovrà solamente assecondarlo quando si spaccerà come pappone di prostitute argentine. Per convincere l’amico e complice, Mad, estrae una pistola che dichiara finta, suscitando invero timore nell’altro che prova a convincerlo a desistere. Ma la fame è fame e così, poco dopo, si trasferiscono in un secondo locale dove abbordare una potenziale vittima. Jiak individua uno straniero già alticcio e, convintolo a seguirlo in un vicolo buio con la promessa di reperirgli una bella sedicenne, estrae la pistola per rapinarlo. A sorpresa lo straniero gli si getta contro e, dalla colluttazione, parte un colpo che uccide il sopraggiunto Mad…
La pistola è risultata essere vera, accidentalmente scambiata da Jiak con quella del fratello rapinatore…

“Non si scherza con la violenza
Nemmeno per finta
Perché il male si presenta
Anche se solamente tentato”