GIANNI AMELIO – IL PRIMO UOMO [LE PREMIER HOMME]

GIANNI AMELIO – IL PRIMO UOMO [LE PREMIER HOMME]
GIANNI AMELIO – IL PRIMO UOMO [LE PREMIER HOMME]

GIANNI AMELIO – IL PRIMO UOMO [LE PREMIER HOMME]

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FILM – SETUP – SCENE – EXTRA (Backstage con commento; Scene escluse; Il provino di Nino Jouglet; Gallerie fotografiche; Filmografie; Trailer)

Algeria. 1957. Jacque Cormery, scrittore di successo e politicamente impegnato, torna ad Algeri per rendere omaggio alla tomba del padre, Henry, morto durate la prima guerra mondiale a soli venticinque anni, e per far visita alla madre, Catherine…

Prelevato in aeroporto da alcuni studenti, tiene un discorso all’università, con qualche voce contraria per via del conflitto tra esercito francese e Fronte di Liberazione Nazionale… Sua convinzione, infatti, è quella della pacifica convivenza tra arabi e francesi, lì dove invece regnano la violenza di attentati, arresti, torture…

La madre gli fornisce alcune informazioni su Henry…

Con la memoria torna al periodo dell’infanzia, lui spesso a uscire di casa mentre la nonna dormiva per giocare in strada con gli altri bambini… Un giorno, dopo aver liberato i cani di un povero pastore arabo, acciuffato, si ritrova chiuso nel di lui carro per alcune ore… Sarà liberato solo a sera, dal figlio del pastore, in cambio dei suoi sandali nuovi. La nonna lo sgrida per il ritardo, imponendogli di andare scalzo per tutta l’estate prima di picchiarlo con un bastone… Suo unico conforto è la madre, impiegata in un nosocomio come domestica…

Il professor Bernard, con il modo eccentrico d’insegnare, fa da contrasto ai consigli di vita della nonna, rigida nella sua ricerca della moralità e nella lotta alla menzogna… Rari gli svaghi, come l’accompagnare la nonna al cinema…

Per pesare meno sulla vecchia, Jacques accompagna in tipografia Hamoud, impegnandosi nel faticoso lavoro…

L’impegno dello studio gli vale una borsa elargita dalla curia, mentre Hamoud gli fa provare l’hashish…

Bernard è lieto di ricevere la visita dell’ex allievo, per suo dire suo secondo padre, a invitarlo a far ragionare i giovani studenti esaltati…

Un vecchio compagno di classe chiede a Jacques di intercedere per il figlio Aziz, condannato a morte… L’uomo può così parlargli, sebbene il giovane, forte del proprio orgoglio, non abbia la minima intenzione di mentire e di professarsi innocente… Jacques lo ricorderà in un toccante contributo radiofonico… “il suo volto è quello del suo paese”… vittime di una stessa famiglia che si massacra… solo i morti saranno innocenti… Ma difenderà anche i francesi innocenti, come la madre…

Il film si chiude con Jacques che pranza con la madre, parlando della tomba di Henry… La donna vuol restare in Algeria e non tornare in Francia… Guarda poi dalla finestra, prima di chiudere le vetuste persiane…