ETTORE SCOLA – UNA GIORNATA PARTICOLARE (BLU-RAY, STARTUP LTD EDITION)

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*Copia personalizzata n. 102/500.

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PLAY – CAPITOLI – SETUP – EXTRA (Trailer, Ridendo e scherzando)

4 maggio 1938. Roma. Hitler arriva nella capitale in treno in visita a Mussolini…

6 maggio 1938. In un palazzo, Antonia, madre di sei figli e moglie di Emanuele, impiegato statale fervente fascista, sveglia alle sei tutta la famiglia, accudendo figli e marito nei preparativi per raggiungere il luogo della prevista parata in onore del Fuhrer…

Usciti tutti i familiari, la donna resta tristemente sola, apprestandosi a compiere le faccende domestiche… In un momento di requie prima dell’inizio dei lavori, arriva quasi ad assopirsi, destata dal continuo parlare del merlo indiano, Rosmunda, che tiene in una gabbia. Mentre sta per dargli del mangime, il volative fugge posandosi vicino alla finestra di un dirimpettaio, Giorgio. Questi, ex impiegato della EIAR, è ora disoccupato e vive solo in casa, meditando il suicidio con una Beretta… La donna alla fine gli suona alla porta, chiedendogli di lasciarle tentare la cattura dell’animale. Grazie al suo aiuto, Antonietta riesce a riprenderlo, raccontandogli la propria condizione… Lui si mostra inizialmente distaccato, poi però le chiede di restare, insegnandole alcuni passi di rumba. Giovinezza che nell’aere si diffonde, li interrompe, inducendo la donna a tornare a casa con in dono una copia de I tre moschettieri… La radio trasmette intanto il resoconto audio della parata in onore di Hitler…

Rimasto solo, Giorgio inizia ad ammassare i propri esigui beni, Antonietta le faccende domestiche… L’uomo telefona poi a Marco, un amico che gli sta molto a cuore… Scende poi da Antonietta, alla quale chiede un caffè… La portinaia avvisa la donna di non frequentare “il bisbetico, lunatico, cattivo soggetto” Gabriele, senza entrare nel dettaglio… Lei, che fin lì aveva cercato di sistemarsi per far colpo, lo invita ad andare via, salvo poi trattenerlo per il caffè… Questi osserva un album con foto, ritagli e citazioni realizzato da Antonietta e omaggiante Mussolini… Il loro colloquio è interrotto ancora dalla portinaia che la informa dell’antifascismo e del disfattismo di cui Gabriele è accusato. Inizia quindi a trattarlo con maggior distacco, ma lui la segue fino al terrazzo dove lei gli rinfaccia l’antifascismo… Lui l’abbraccia dopo averla avvolta in un lenzuolo steso. Lei lo accusa di volerla sedurre, finendo per baciarlo e così Gabriele alla fine le confessa di essere omosessuale (non sono marito, né padre, né soldato)… È stato cacciato dall’EIAR per disfattismo e depravazione… Lei si allontana dopo averlo schiaffeggiato, lui la incalza, povera borghese “pronta a farsi sbattere in terrazza” che nulla sa delle sofferenze patite… Lo grida sulle scale, di essere un invertito, tornado a casa… Lì, mentre prepara una frittata per il pranzo, riceve una nuova visita di Antonietta a chiedergli scusa. Mentre pranzano insieme, le racconta del licenziamento e del tentativo di spacciarsi per eterosessuale con tanto di falso fidanzamento con una collega… Sopravvive scrivendo gli indirizzi dei clienti di un emporio su buste da spedire. Lei gli confessa i tradimenti del marito, poi ricomincia a baciarlo e a farsi toccare e carezzare, inducendolo a fare sesso… Lui le rivela che incontrarla, conoscerla e stare insieme proprio in questo giorno è stato molto importante… Per evitare che i rientranti dalla parata la sorprendano sulle scale, la donna torna in terrazza, poi rincasa ascoltando durante la cena il resoconto della parata, con lo sguardo fisso, assente ai discorsi e alle frasi denigratorie del marito che si lamenta per i piatti freddi serviti in tavola nonostante lei sia rimasta a casa a dormire tutto il giorno… Mentre lava i piatti, l’uomo la invita a raggiungerlo presto a letto per fare sesso e cercare di avere il settimo figlio, che chiameranno Adolfo, nonostante lei dichiari di non averne voglia… Si attarda quindi in cucina, iniziando a leggere, accorgendosi, nel mentre, che due funzionari sono giunti a prelevare Giorgio per condurlo al confino in Sardegna… Li segue con lo sguardo discendere le scale e attraversare il cortile. Mestamente, la donna si prepara per raggiungere rassegnata il marito padre-padrone che ha intenzione di generare il settimo figlio da chiamare eventualmente Adolfo, ricordando quella giornata particolare che le ha consentito di conoscere un uomo migliore e una possibilità di vita lontana dalla sottomissione che è costretta da anni diuturnamente a subire…