ERNST LUDWIG KIRCHNER – PER VIE INCOGNITE. DAL DIARIO DI DAVOS
VIA DEL VENTO EDIZIONI – Collana I QUADERNI DI VIA DEL VENTO n. 30 – 2000
Copia n. 919 di 2000
A CURA DI Susanna Mati
9 ill b/n
1 marzo 1923 (p. 4)
Nel 1900 arrivai a Dresda con la risoluzione di diventare pittore. Per avere dei soldi, lasciai che mi si iscrivesse a Architettura. I miei assegni da studente li spendevo per dipingere o li davo a ragazze che spogliavo per poterle disegnare. All’Accademia ho imparato a rifiutare il modo accademico di disegnare il nudo; solo a casa potevo lavorare liberamente. (p. 5)
[…] Heckel, il quale si accorse immediatamente delle grandi possibilità della nuova tecnica, e ben presto tutti e tre facevamo litografie. […]
I fiaschi delle prime esposizioni, l’aperto e sbeffeggiante rifiuto proveniente da ogni parte, mi portò a pensare, suggerendolo agli altri due, alla costituzione di una libera associazione. Heckel, il più intelligente di noi, era d’accordo, mentre Schmidt-Rottluff fece delle difficoltà. Però più tardi trovò lui il nome Brucke [Il ponte][…].
[…] nacque il programma del 1906. (p. 10)
6 marzo [1923] p. 16
Ci sono due strade per l’artista: la prima è di essere, agli occhi del grosso pubblico, un interprete delle idee[…]; la produzione di massa è in gran parte la forma della pittura contemporanea. (p. 16)
L’altra strada è quella dell’artista autentico, di colui che ricerca, colui che si inoltra per vie incognite, l’esaltato, consumato dall’arte, come Heckel, S-R [Schidt-Rottluff], Kirchner. (pp. 16-17)
NOTA AL TESTO
Di Susanna Mati p. 27