ENRICO LANDO – SCAPPO A CASA

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FILM – SOTTOTITOLI – SELEZIONE SCENE – CONTENUTI SPECIALI (Making of, Scene eliminate, Intervista doppia Aldo e Michele, Videoclip: Oblivion – “chiedimi come”) – CREDITI

Milano. Michele è un immaturo cinquantenne alla moda che pensa solo alla bella vita, alle macchine di lusso e alle donne… Uno “stronzetto viziato egoista”, come lui stesso si definisce…
In realtà è un meccanico che vive al di sopra delle sue possibilità, tra social network, palestra e giustificazioni sull’utilizzo di auto sportive dell’officina. Pur di apparire più giovane, indossa un folto biondo parrucchino, gareggiando con il collega Pasquale sulle donne da conquistare… Si dopa, assume eccitanti, è razzista e benpensante…
Seguendo i consigli di Pasquale, Michele decide di raggiungere Budapest a bordo di un’auto di lusso presa dall’officina…
Dopo aver fatto sesso con tre ragazze, a seguito di un tamponamento scende dall’auto che, però, gli viene portata via assieme al portafoglio e ai documenti. Si ritrova così a vagare solo per le buie strade della capitale magiara…
Rivoltosi a tre uomini, sotto lo sguardo di due divertiti poliziotti che mangiano ciambelle, subisce anche il furto del rolex. Si avventa sui poliziotti per avere aiuto, ritrovandosi in arresto, scambiato per uno dei tunisini che lo hanno derubato dell’orologio, al quale ha strappato il borsello, immigrato clandestino… Eccolo quindi al centro di accoglienza al confine con la Slovenia. Lui, razzista, tra tanti asiatici e africani… Lì, invano, prova a farsi riconoscere come italiano, ricevendo solamente percosse e un foglio di via per la Tunisia!…
Grazie a un falso medico nigeriano, Mugambi, riesce tuttavia a fuggire. Da un morente uomo, aveva appreso la combinazione di cui il medico abbisognava, ricevendo così il permesso di unirsi ad un altro fuggitivo… Quest’ultimo viene arrestato dai due poliziotti corrotti.
Michele, assunta una pasticca, fa salire Mugambi nel bagagliaio, passando un posto di controllo accendendo la sirena. Strada facendo, raccolgono altri due profughi appiedati, schiantandosi infine contro un albero… Liberato il medico, viene costretto a portare gli zaini di tutti…
Strada facendo, si ritrovano a saccheggiare viveri in una cascina dove li sorprende un vecchio cieco. All’arrivo del di lui figlio, sono costretti a precipitosa fuga, con Michele a rimediare una pallottola nei glutei… Apprendono poi il punto per il valico del confine sloveno. Dopo una notte in preda alle febbri, Aldo si separa dagli altri, diretti in Svezia, con Mugambi che si era allontanato da solo all’alba…
Strada facendo, dopo aver invano cercato un passaggio, s’imbatte in una donna di origini italiane con l’auto in panne, tale Ursula, alla quale ripara in breve il veicolo… Fuggito in un posto di polizia per ottenere il rimpatrio, scopre che la donna è un commissario di polizia e comandante della locale stazione. Si ritrova così in cella, vicino a Mugambi… Riuscito a uscire per la cella lasciata aperta, accetta di fuggire assieme al nigeriano che gli promette di recuperare con lui i documenti da una cassaforte e di accompagnarlo in Italia. Quello che non sanno è che i poliziotti stanno scommettendo su di loro…
La fuga li conduce infatti a un’azienda agricola dove sono sfruttati come braccianti. Riuscito a ottenere qualche privilegio grazie alle sue abilità di meccanico, Michele fugge a bordo di un furgone assieme a Mugambi e alla giovane e bella Babelle…
Dopo aver rivelato la combinazione alla ragazza, Michele scopre che Mugambi le ha comunicato l’hotel dove si trova la cassaforte… Michele ha un piede su una mina, a salve, con l’africano a sfruttare l’occasione per farsi rivelare il codice…
Mubamgi raggiunge l’hotel, dove si trova già la ragazza, alla quale mente, affermando che Michele è morto su una mina, mentre invece è stato recuperato dal figlio del fattore… Questi si rivela figlio del commissario, alla quale Michele sfugge ancora una volta arrivando all’hotel. Lì Babelle lo stordisce, come già fatto con Mugambi, allontanandosi con i documenti falsi…
Svegliato da canti degli alpini, Michele ruba una divisa. Al confine, per salvare Babelle, resta indietro, finendo nuovamente arrestato e spedito al centro di accoglienza, mentre gli altri due si trovano ormai su suolo italico…