EDWARD ZWICK – LA GRANDE PARTITA [PAWN SACRIFICE]


EDWARD ZWICK – LA GRANDE PARTITA [PAWN SACRIFICE]

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1972. Bobby Fischer, campione statunitense di scacchi, dà forfait alla seconda partita contro il rivale sovietico Boris Vasil’evič Spasskij in programma in Islanda…
Flash-back. 1951. Bobby è un bambino appassionato di scacchi che vede un uomo spiare e scattare foto alla casa dalla strada… La madre gli spiega trattarsi di una spia, inducendolo a crescere con la fobia di essere spiato…
Nella chiesa di padre Carmine inizia a giocare ad alti livelli, con la speranza della madre che venisse da quello sconfitto con il conseguente abbandono degli scacchi… Ma si rivela un fenomeno e, a dodici anni, è già un campione di livello nazionale…
Con il passare degli anni crescono gli attriti con la madre, attivista di sinistra…
Divenuto il più giovane gran maestro al mondo, decide di ambire alla vittoria sui campioni sovietici, maestri indiscussi del gioco…
1962. In Bulgaria partecipa a un torneo internazionale: le olimpiadi degli scacchi… Non accettando la sconfitta, ritirandosi e sbraitando contro un presunto boicottaggio dovuto all’accordo dei campioni sovietici contro di lui, unico occidentale… Il suo sogno di divenire il più giovane campione del mondo svanisce così… Abbandona inoltre l’agonismo…
Quattro anni dopo un avvocato membro della federazione, Paul Marshall, avvicina Bobby invitandolo a tornare alle gare… Eccolo così presentarsi a un torneo di beneficenza a Santa Monica, in California, cui partecipa anche lo stesso numero uno al mondo, Spassky. Dopo aver battuto il numero tre al mondo, Ivanovich, e aver fatto sesso con una prostituta in albergo, l’indomani Bobby perde contro Spassky, rifiutandosi di ritirare la medaglia d’argento…
1967. In Ungheria Bobby inizia la sfida a Spossky, partecipando a numerosi tornei… Nel 1970 la sorella, Joan, chiede alla federazione di farlo curare, sempre più in stato paranoico convinto di essere spiato e vittima delle macchinazioni ebraico-comuniste, lui che è peraltro ebreo… Le sue richieste si fanno in effetti sempre più bizzarre ed esose, ritenendosi il migliore…
Durante una tre giorni d’incontro contro Spassky e Reykjavik, valevole per il titolo mondiale, Bobby non si presenta, fuggito in aeroporto alla vista di fotografi che aveva espressamente chiesto di non farli arrivare. Il giovane è irreperibile, salvo telefonare alla sorella cui profferisce frasi farneticanti e sempre più paranoiche…
Ritrovato e convinto da una donazione che porta il montepremi in suo favore a 250.000 dollari, Bobby si presenta all’incontro del secolo contro Spassky…
La prima partita viene vinta da Spassky per uno sciocco errore di Bobby, disturbato da suoni e paranoie… Per disputare il secondo incontro, Bobby chiede di giocare nella silenziosa sala da ping pong e in assenza di pubblico e giornalisti. Non accolta la richiesta, decide di non presentarsi, lasciando così anche il secondo punto a Spassky… Il russo accetta le condizioni di Spassky e così le gare hanno di nuovo luogo… Il terzo incontro vede vincitore Bobby, primo nella storia a battere un sovietico…
L’inerzia dell’incontro si sposta decisamente verso Bobby che ottiene infine la vittoria per 12.5 a 8.5 laureandosi campione del mondo…
Dopo la vittoria la salute mentale di Bobby peggiora sempre più… Rifiuterà milioni di dollari in pubblicità e la difesa del titolo…
Nel 1980 viene arrestato per vagabondaggio…
Nel 1992 sfiderà ancora Spassky a Belgrado, sempre più delirante…
Dal 2005 al 2008 si stabilisce in Islanda, sempre più malato e trascurato, fino alla morte…