EDMUNG GOULDING – GRAND HOTEL

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Berlino. Fine anni Venti. Grand Hotel… Diversi inservienti e avventori sono ripresi mentre telefonano per i rispettivi affari…
Tra gli ospiti del lussuoso hotel, si trovano la ballerina in crisi Madame Grusinskaya, eccentrica e bizzosa; l’impiegato Otto Kringelein, deciso a spendere i soldi risparmiati nel corso della propria vita, dopo aver appreso di essere malato e prossimo alla morte, occupando una lussuosa stanza; il sedicente barone Felix von Geigern, in cerca di un contatto con la ballerina e apparentemente privo di soldi; l’industriale Preysing, datore di lavoro di Otto, che assolda una dattilografa, Flaemmchen, per la redazione di un importante contratto da sottoporre ai proprietari di una ditta manifatturiera con la quale tentare una fusione aziendale che salverebbe quella in crisi del suocero; il dottore Dr. Otternschlag, amico del barone che lo presenta all’impiegato. Il portiere è Senf, ansioso per la prossima nascita di un figlio…
Il barone, appreso della disponibilità di Otto, si presenta dichiarandosi disposto ad essere suo amico, poi incontra la dattilografa, con la quale flirta, anch’ella in ristrettezze economiche…
Rientrata in stanza, la ballerina inizia a lamentarsi della propria condizione, rincuorata dall’assistente, Suzette… Non vuole andare in scena, non avendo avuto applausi la sera precedente nel semivuoto teatro… Meierheim, l’impresario, la pressa: hanno un contratto da rispettare… Dichiarando esauriti tutti i posti, la convince a prepararsi…
Il barone viene informato della di lei partenza da un facchino dell’hotel, che lo sprona a compiere un furto ai danni della stessa nella di lei stanza… Sono perle che vogliono rubare…
Introdottosi nella stanza dell’artista, il barone è costretto a fermarsi. L’artista è infatti tornata indietro, licenziata dall’impresario, dopo essersi accorta che il teatro non era affatto pieno. “Come se non esistessi più”, dichiara al telefono all’amico Pimenov… “Bisogna eclissarsi al momento opportuno”, prosegue… Pronta al suicidio, viene fermata proprio dal barone che si dichiara un suo grande estimatore che, in sua assenza, sovente s’introduce in camera per percepirne l’essenza…
Il barone confessa alla ballerina, che di lui si è già invaghita, di essere un nobile decaduto ormai dedito a loschi traffici, un topo d’albergo che meriterebbe il carcere ma che di lei si è a sua volta innamorato… Per mostrarsi sincero, le restituisce le perle sottrattele e che tiene nelle tasche celate. Delusa, gliele lascia, incedula sia stato lì per lei. Giustifica il furto come dovuto al debito che ha con alcuni strozzini. Lei lo perdona, convinta dallo stesso a tornare a teatro ad esibirsi. Partiranno poi insieme per un vacanza sulle Alpi, a Tremezzo…
Preysing e il suocero non riescono inizialmente a ottenere la firma sulla fusione con una società più grande per via dello scarso export in particolare a Manchester, capitale del tessile, ma con un bluff su un accordo stipulato con una compagnia di Manchester, va in porto. Sarà così costretto a recarsi in Inghilterra per cercare di ottenerlo per davvero l’accordo…
Fiamma viene invitata dal barone a ballare un po’ con Otto per risollevargli il morale. S’intromette Preysing che, sgarbato, arriva a tacciarlo di truffa spassandosela durante la malattia. Il contabile trova il coraggio di ribattere, finendo licenziato e aggredito… Otto lo irride: moribondo, nessuno potrà fargli più nulla… Fiamma accetta la proposta dell’industriale di accompagnarlo a Londra per mille marchi…
Il barone confessa a Otto di non avere soldi, dichiarando tuttavia al proprio creditore di fargli avere il denaro per la sera e di rifiutarsi di lasciargli le perle rubate. Quando Otto gli propone un prestito, lo convince a unirsi a lui a una partita di poker… Mentre il barone perde tutto, il principiante Otto, baciato dalla fortuna, vince, felice per la bella giornata che ha appena trascorso. All’apice dell’estasi, ha tuttavia un mancamento, soccorso dal medico e dal barone che lo riportano in stanza… L’impiegato inzia ad agitarsi: non trova più il portafoglio con quattordicimila marchi… Ad averlo preso è il barone che, commosso dalla disperazione dell’uomo, finge di ritrovarlo, restituendoglielo…
Per Madame Grusinskaya lo spettacolo si rivela per davvero un incredibile successo. Giuliva, la donna si affretta a tornare in albergo per poter ripartire all’alba con il barone…
Preysing invita in camera Fiamma per un deciso approccio, tenuto tuttavia alla larga. L’uomo si accorge della presenza del barone nella propria stanza, raggiungendolo per chiedergli spiegazioni. Trovatolo con indosso il proprio portafoglio, inizia a insultarlo minacciando di denuciarlo alla polizia e finendo per ucciderlo a colpi di telefono in testa… Per giustificare il delitto si dichiara vittima di furto e aggressione, in combutta con la ragazza… Fiamma sveglia Otto che entra nella camera dell’ex padrone che tenta di convincerlo a coprirlo e a celare il delitto. La polizia viene così chiamata dalle telefoniste, mentre la ballerina tenta invano di contattare il barone…
Preysing viene portato via in manette dalla polizia, mentre il cadavere è trasportato all’esterno da un’uscita secondaria per non disturbare gli altri ospiti…
Otto rincuora Fiamma, proponendole di viaggiare insieme fino alla di lui morte, con destinazione Parigi…
Ignara di quanto accaduto, Madame parte felice per Tremezzo, convinta di potervi incontrare là il barone…
Nuovi clienti arrivano, come sempre al Grand Hotel…

“Grand Hotel: gente che viene… che va…”…