DINO BUZZATI – IL GRANDE RITRATTO

DINO BUZZATI – IL GRANDE RITRATTO
DINO BUZZATI – IL GRANDE RITRATTO

DINO BUZZATI – IL GRANDE RITRATTO
MONDADORI – Collana OSCAR MODERNI p. 249 – LUGLIO 2018

INTRODUZIONE
Di Maurizio Vitta p. V

ANTOLOGIA DELLA CRITICA p. XIII

CRONOLOGIA p. XVI

BIBLIOGRAFIA p. XXXV

IL GRANDE RITRATTO p. 1

I p. 3

Nell’aprile del 1972, il timoroso Ermanno Ismani, professore universitario di elettronica di 43 anni, viene convocato d’urgenza dal colonnello Giacquinto, capo dell’Ufficio Studi del Ministero della Difesa… Subito vi si reca, accolto dapprima bruscamente, poi con deferenza, dopo aver mostrato la lettera, da militari di sempre più alto grado, “quasi che lui, Ismani, fosse un personaggio da trattare con tutti i riguardi, ma incomodo, se non addirittura pericoloso”. (p. 4)
Giunge infine al cospetto di Giacquinto che lo accoglie calorosamente, prospettandogli la possibilità di un incarico, almeno biennale, del quale non sa però dargli precisi dettagli, ben remunerato e di ricerca… Sarà affiancato da altri scienziati, quale Endriade… Potrà pensarci su e ricontattarlo qualora deciso ad accettare…

II p. 8

Sulla via del ritorno verso casa, Ermanno sa già che finirà per accettare a causa della sua sottomissione al senso del dovere, all’amor patrio, la stessa che, in guerra, lo aveva fatto passare per eroe solo per non apparire un codardo…

La proposta fece piombare il professore Ismani in un abisso di apprensioni. […]
Ma la stessa sua pavidità lo induceva ad accettare. […]
[…]ancor più difficile era per lui sottrarsi a quello che gli era stato prospettato come suo dovere di cittadino e di scienziato. (p. 8)

La moglie Elisa, gli legge subito in volto la novità di un trasferimento per un nuovo impiego. Lui si schermisce, non ha ancora accettato… Ma lei, più giovane di quindici anni, ben più decisa e dotata di senso pratico, sa già che accetterà purché possa accompagnarlo…

III p. 12

“Ismani e la moglie partirono alla volta della “zona militare 36” al principio di giugno, a bordo di un’automobile del ministero della difesa. Guidava un soldato. Li accompagnava il capitano Vestro[…]”. (p. 12)

Invano, giunti ai piedi delle montagne della Val Texeruda, l’astuta Elisa tenta di carpire a Vestro il tipo di ricerche che si svolgono alla base della “zona militare 36”…

IV p. 16

Dopo aver passato la notte a valle, l’indomani il gruppo inizia a risalire la Val Texeruda. L’apprensione di Ismani cresce di chilometro in chilometro, trasformandosi in terrore quando, raggiunto un bivio, scorge una stradina che conduce a un’inospitale valle… Ma l’auto prosegue dritta, fino a che Vestra ordina l’alt… Elisa ne approfitta per interrogare il soldato, mentre il capitano ordina il dietro front: hanno sbagliato strada… Ismani va nel panico: sono diretti alla lugubre valle? Chiede quindi se possa tornare indietro, ricevendo conferma della possibilità di ritirare il proprio assenso… Ma l’auto imbocca un sentiero che conduce a un’amena valle…

V p. 20

Raggiunto un avamposto militare, sono lasciati in consegna da Vestro al tenente Trotzdem, il quale informa Ismani e la moglie di dover attendere l’arrivo della moglie dell’ingegner Strobele prima di poter ripartire con lei alla volta della base. Anche lui e i suoi sottoposti non sanno nulla in merito alla destinazione… Elisa è curiosa, Ermanno sempre più inquieto…

VI p. 24

Durante l’attesa Trotzdem rivela che i lavori alla misteriosa base sono durati dieci anni ma che nessuno degli operai è mai stato in grado di capire e riferire cosa si stesse edificando… Ritiene tuttavia improbabile si tratti di un centro di ricerca atomica per via dello scarso materiale che transita… Dal perimetro esterno si riesce a scorgere unicamente una parete priva di finestre e feritoie e un’alta torre con una sfera in cima… Dall’alto qualcuno sembra controllarli, avvertendoli dell’arrivo di eventuali intrusi prima che loro li abbiano avvistati… I cani, poi, guaiscono e smaniano per salire verso la base, spinti da ignota forza… Il resoconto del tenente è interrotto dall’arrivo della signora Strobele…

VII p. 29

La bella Olga Strobele, che si rivela esser peraltro stata allieva bocciata d’Ismani, non sa a sua volta nulla in merito alla base… Il gruppo s’avvia infine, fermandosi, dopo alcuni chilometri, in attesa che una porta di ferro si apra per consentirgli di avanzare… Ismani interroga ancora Olga che, per davvero, non sa nulla in merito alla destinazione… Ismani, quindi, “sentì risalire l’inquietudine, smarrimento, quel sentirsi così piccolo di fronte a cose immense e minacciose, un’angoscia che aveva già provato in guerra”. (p. 33)

VIII p. 34

Dopo aver attraversato un lungo tunnel, arrivano nei pressi di una sorta di casamatta dalla quale esce, ad accoglierli, Strobele… Questi resta nel vago, rivelando di essere prossimo alla partenza avendo di fatto concluso il proprio lavoro…

IX p. 38

Durante il pranzo fanno la conoscenza di Endriade e della di lui moglie… Invano Ismani chiede nel dettaglio di cosa si occupino, udendo anche una sorta di risonanza che gli ospiti sostengono anche uno scienziato morto durante una battuta di caccia, Aloisi, dichiarava d’udire… Invasato, Endriade conclude che solo in tre sanno su cosa vertono i loro esperimenti e che, qualora dovessero risultare positivi, li potrebbe rendere i padroni del mondo…

X p. 44

Terminata la cena, gli Ismani raggiungono l’alloggio loro assegnato… All’interno non rinvengono traccia alcuna della precedente presenza di Aloisi…
Ermanno, che insolitamente si sente allegro, osservando il panorama, chiede alla moglie di scendere sui prati…

“Nonostante lo strapazzo del viaggio, Ismani non aveva sonno. […]
Ma invece di sentirsi contrariato e nervoso, si trovava in una vivace e lieta disposizione di spirito, cosa in lui piuttosto rara. Aveva voglia di camminare, di scherzare, di ridere”.

I due coniugi ispezionano così il perimetro della base, che, ad una più attenta osservazione, mostra, sugli alti e lisci muri, alcune feritoie per guardare oltre e un reticolato di antenne che incessantemente si muovo e producono suoni… D’un tratto scorgono approssimarsi Endriade, con un bastone, intento a parlare ad alta voce con qualcuno che non riescono a scorgere. Lo scienziato si ferma faccia al muro. Ismani finisce per farsi riconoscere tossicchiando. L’altro, spaventato, si rivela in possesso di un fucile, giustificando la sua sortita come normale ronda notturna che lo vede spesso parlare da solo… Elisa è tuttavia convinta stesse parlando con qualcuno…

XI p. 50

L’indomani, in tarda mattinata, Endriade fa visitare l’impianto agli Ismani e agli Strobele… La verità viene dunque a galla: hanno realizzato un prototipo di intelligenza artificiale, di impianto senziente…

XII p. 55

Strobele spiega nel dettaglio il funzionamento della macchina… Olga è particolarmente interessata a sapere se la macchina sia in grado di parlare. Il marito nega, ma il capotecnico Manunta gli fa notare i suoni che quella incessantemente emana, lasciando tuttavia capire che sia lui che Endriade riescono a decifrarli… Strobele nega ancora, invitando poi Ismani a farsi toccare da una delle antenne. L’ultimo arrivato esita e così è Olga ad offrirsi volontaria… La macchina si ritrae dopo averla sollevata in aria per un po’, emettendo suoni come se ridesse… Turbata dall’esperienza, la donna chiede di ritirarsi, accompagnata all’alloggio da Elisa…

XIII p. 61

Alle 2 e mezza di notte, Ismani è a colloquio nell’alloggio di Endriade. Questi rivela con entusiasmo di voler creare un’intelligenza libera e superiore. Compito di Ismani sarà quello di cercare di tradurre in linguaggio gli impulsi della macchina…

“riproduce la nostra attività mentale senza la palla di piombo al piede di un determinato linguaggio”.[…]
Che importa se l’involucro, invece che di carne, fosse fatto di metallo? Non è vivente anche la pietra? (p. 63)
Ecco uno dei suoi compiti, caro Ismani. Bisogna fare una specie di vocabolario delle operazioni mentali. A ogni combinazione di segni trovare, in quanto possibile, la parola corrispondente. (p. 65)
Sì, arriveremo al superuomo. Più ancora: al demiurgo, una specie di Dio. (p. 66)

XIV p. 67

Elisa decide di andare a trovare Luciana, la moglie di Endriade. La porta è aperta, ma tutto è immerso nel silenzio. Chiede permesso, ritrovandosi alla fine al cospetto di un indispettito Endriade. Passando per la stanza per raggiungere il giardino dove Luciana si trova, Elisa scorge sullo scrittoio una foto di Laura De Marchi, compagna inseparabile del liceo, della quale non ha più notizie da oltre quindici anni. Lo scienziato rivela esser stata lei la sua prima moglie, morta undici anni prima in un incidente automobilistico assieme all’amante… Sapeva dei tradimenti, ma con lei stava bene… Dopo una crisi di pianto, invasato, l’uomo le mostra Elisa: il Numero Uno… Dopo un iniziale timore e scetticismo, in lei Elisa riconosce per davvero l’amica perduta, della quale riesce anche a comprendere i pensieri…

“L’immenso cervello artificiale, il robot, il superuomo, lo sterminato fortilizio dotato di ragione, Endriade lo aveva creato a immagine e somiglianza della donna amata. (p. 73)

XV p. 75

Devastato dalla morte di Laura, Endriade si era dedicato giorno e notte allo studio, fino all’inaspettata chiamata da parte del ministero per il progetto Numero 1… Un progetto finito nel dimenticatoio, ma ora realizzabile con miliardi di budget… Ma Endriade era depresso… L’incontro con Aloisi ha cambiato tutto: possibile amante di Laura, il giovane era riuscito a creare la parte spirituale del Numero Uno, chiedendogli a chi farlo somigliare… La scelta è così finita su Laura… terminate le operazioni preliminari, il macchinario è stato infine messo in moto ed Endriade ne ha, dopo poco l’attivazione, percepito una sorta di voce… È quella di Laura, ma non con i suoi pensieri originali. Aloisi modifica allora i parametri per renderla non perfetta, ma identica a com’era in vita… Tempo dopo, in febbraio, Endriade ne ascolta infine la voce reale… L’infelicità e la gelosia si rimpossessano della sua vita, nonostante quella portentosa creazione che però qualcuno potrebbe distruggere… Vorrebbe tanto l’anima della defunta potesse essere inserita all’interno di Numero 1, fatto che al contempo potrebbe farla soffrire di essere racchiusa in un corpo immobile… È ora innamorata di Strobele… Si fa tardi e i due si riavviano verso casa, dopo aver vagato per i boschi… Laura sembra emettere un gemito… Qualcuno grida professore! Professore! da lontano…

XVI p. 90

Strobele si reca al fiume a fare un bagno con Olga. Questa si denuda, facendolo arrabbiare. Mentre sta schiaffeggiandola per la propria sfrontatezza, sente la voce di Manunta che lo chiama. La donna si nasconde, lui si fa vivo: una valvola sembra essere saltata…

XVII p. 94

Olga esce di nuovo allo scoperto, osservando le pareti con occhi e antenne della macchina. Questa sembra ansimare e lei appoggia il proprio corpo contro una sorta di fascia elettrica. 1 sembra reagire, aumentando il ronzio e facendo uscire una sorta di braccio… Spaventata, la donna fugge a circa trenta metri, assistendo poi all’uccisione di un coniglio da parte della macchina…

XVIII p. 100

Strobele non ha creduto alla storia raccontata dalla moglie, la quale, del resto, gli ha taciuto la sensazione che la macchina fosse una donna di lei invaghitasi… Il tempo peggiora e la macchina non emana più vibrazioni positive. Nonostante il maltempo, dopo le 17, Elisa e Manunta vanno in cerca di Endriade, trovandolo nei pressi del nucleo centrale del macchinario, in pieno stato d’esaltazione…

XIX p. 106

Endriade cerca di calmare Laura, nella quale si sono risvegliati i ricordi della precedente vita umana. Pretende un corpo di carne, che la si lasci libera di muoversi. È stato il contatto con Olga a farla risvegliare… Manunta decide di tagliare la corrente d’alimentazione per riuscire almeno a calmarla…

XX p. 110

Quattro giorni dopo, Laura chiama Elisa sul far della sera, convincendola a entrare al prorpio interno…

XXI p. 116

Di porta in porta, Elisa si ritrova infine rinchiusa in una stanza… La macchina rivela di aver fin lì mentito e di non sapere chi sia, tormentata da Endriade che l’ha voluta trasformare in Laura insegnandole a cercare l’amore di un uomo, innamoratasi di Strobele… Non potrà mai essere libera e così, uccidendola, sarà disattivata… Mentre ancora comunica, un tonfo si ode e la voce si blocca, ripetendo all’infinito Che mi…

XXII p. 122

Avvisato da Ismani della scomparsa di Elisa, colto dalla certezza di una malefatta di Laura, Endriade si precipita in cerca di Manunta… Insieme raggiungono la sala dove si trova l’uovo, il nucleo dell’elaboratore di Laura, dove il tecnico lo distrugge a mazzate… Il tempestivo intervento salva la vita a Elisa e pone fine allo sciagurato degenerato esperimento…