DIDEROT – IRONIE MORALI

DIDEROT – IRONIE MORALI
DIDEROT – IRONIE MORALI

DIDEROT – IRONIE MORALI
ACQUAVIVA – MARZO 2009

QUESTA NON È UNA FIABA

Dopo un preambolo in cui lo scrittore s’immagina a dialogare con un ipotetico critico lettore, il racconto ha inizio…
È la storia dell’amore impossibile tra l’ingenuo Taniè, giovane da poco giunto a Nancy, e l’algida bella cortigiana M.me Reymer…
Il giovane, pur di mantenerla, svolge doppi lavori. Ottenuto un imbarco per le Americhe, si accommiata, continuando tuttavia a inviare soldi alla donna. Grazie alla sua bravura e intraprendenza, il giovane riesce a farsi una posizione agiata, tornando in patria dopo circa dodici anni, proprio mentre la Reymer si lascia con il suo ultimo amante… La loro relazioni ha così nuovamente inizio, con l’avida donna a celargli il possesso di una cospicua rendita. Quando Taniè riceve la proposta di recarsi in Russia per conto del Ministro del commercio, lei lo induce ad accettare… Giunto a Pietroburgo, dopo tre giorni vi muore…
Ma non esistono solo donne cattive e uomini troppo buoni… La storia del crudele Gardeil, grecista, che portò alla morte la ricca e bella De la Chaux, lo attesta… Cacciata dalla famiglia per quella relazione, la donna si era trovata peraltro a sfiancarsi per aiutare l’amante negli studi e traduzioni… Un giorno lui le aveva dichiarato di non amarla più, anzi, di non volerla più vedere… Disperata lei aveva cercato aiuto nel narratore della storia, affinché le fungesse da testimone. Gardeil conferma la sua volontà, provocando un peggioramento delle condizioni della donna. Accudita dal narratore e da un medico che di lei s’è invaghito, tira avanti alcuni mesi, scrivendo anche un libro… In esso si colgono dei rimandi alla marchesa di Pompadour, ma la malata non vuol modificare il testo. Scrive, su consiglio del narratore, una lettera alla marchesa in allegato al manoscritto. Per due volte si ritrova invitata a Versailles dalla marchesa, che il libro ha tanto apprezzato, ma per timidezza non ci va… Morirà, anni dopo, povera e malata in un una soffitta abbandonata…

I DUE AMICI DI BOURBONNE p. 59

Come esempio d’inossidabile amicizia, viene narrata la storia di due cugini, cresciuti insieme e per tutta la vita intenti a soccorrersi l’un l’altro, Felice e Oliviero…
Quando Oliviero sposa la donna che entrambi amavano e che Felice gli aveva lasciato, quest’ultimo inizia una serie di avventurosi mestieri, fino a divenire contrabbandiere. Arrestato e condannato a morte a Reims, viene salvato, appena prima di essere impiccato, proprio da Oliviero che, però, nel compiere l’impresa, resta ferito a morte… Felice si dà alla macchia, trovando ospitalità presso una famiglia di carbonai conosciuta durante il periodo da contrabbandiere…
Convinto il carbonaio ad aiutarlo, Felice parte con quello alla volta di Reims, deciso a liberare Oliviero che crede ivi recluso. Ma, strada facendo, sono attaccati dai soldati. Il carbonaio muore e Felice lo riconduce da moglie e figli. Per quattro giorni si disperano, poi tutti insieme si recano all’abitazione di Oliviero, apprendendolo da anni morto. Felice è devastato dalla notizia e finisce in bilico sulla pazzia… Le donne lo vegliano e curano… Il signore di Rançonnies, uditane la storia e ammiratone le doti di cacciatore, gli fa ottenere la grazia, prendendolo al proprio servizio. Felice manda quasi tutti i guadagni alle due donne fino a che, un giorno, per difendere il signore, finisce per ferire gravemente un cadetto. Cade così, ancora una volta in disgrazia, recluso in carcere. Da lì fugge grazie alla figlia del custode che di lui s’era innamorata, riparando in Prussia dove diviene soldato… Alla sua morte, la vedova di Oliviero si trasferisce a vivere con il figlio e i nipoti…
Forse l’amicizia vera può sorgere solo tra persone che non hanno nulla, tranne, appunto, l’amico…

SULL’INCONSEGUENZA DEL GIUDIZIO PUBBLICO DELLE NOSTRE AZIONI PARTICOLARI p. 91

Due gentiluomini discorrono osservando il cielo… Uno dei due nota, in disparte, un cavaliere. L’altro gli spiega esser quello il cavalier Desroches, caduto in disgrazia per colpa delle maldicenze e del pubblico giudizio, della “chiacchiera pubblica”. Era questi un giovane cadetto insoddisfatto, che da prete si fece giudice, politico e poi militare… Ferito in Russia a seguito di una caduta da cavallo, viene soccorso dalla bellissima M. Me de la Carlière. Terminata la convalescenza, i due si fidanzano e, infine, sposano. Prima della cerimonia, la donna gli fa giurare, innanzi ai numerosi invitati, di esserle sempre fedele…
Per i primi due anni vivono felicemente. Alla nascita di un bambino, la donna si ostina a voler allattare il piccolo. Desroches inizia a uscire la sera, facendo la conoscenza di una donna con la quale principia una relazione epistolare…
Un giorno, durante il trasferimento in campagna, un servitore fa cadere lo scrigno ove il cavaliere custodiva le missive proprio ai piedi della Carlière. Questa scopre così il tradimento, iniziando da allora un lento declino. Inizia a tenere le distanze, fino a che, un giorno, rivela al marito di aver invitato gli ospiti ai quali rivela il tradimento. Desroches è giudicato colpevole, sebbene di lieve peccato. La donna si isola con la madre e il bambino, aggravando in breve le proprie condizioni psico-fisiche. I pettegolezzi vedono in Desroches un mascalzone e l’opinione su di lui peggiora sempre più a seguito di coincidenze quali la morte del fratello della Carlière, della di lei vecchia madre e, infine, anche del bambino… Desroches è così descritto come un mostro che non ha mostrato il minimo pentimento e si è disinteressato per la famiglia, ignorando i suoi sentimenti… La Carlière è infine morta durante una messa, mentre Desroches passava all’esterno, additato dal parroco come l’assassino di lei, della madre, del fratello e del bambino!… Con il passare degli anni, probabilmente, il giudizio su Desroches cambierà e il gesto della Carlière sarà giudicato come un capriccio esagerato…

ELEGIA PER LA MIA VECCHIA VESTE DA CAMERA OVVERO AVVERTIMENTO A COLORO CHE HANNO PIÙ GUSTO CHE FORTUNA p. 151

Un uomo ricorda con rammarico la sua amata e consunta veste da camera, nel tempo sostituita assieme a mobilia e quadri, per acquistare oggetti di lussuosi… Ma la fortuna ha girato e, poco a poco, deve rivendere tutto…