DANIEL PENNAC – KAMO. L’AGENZIA BABELE

 

DANIEL PENNAC – KAMO. L’AGENZIA BABELE
(Kamo. L’agence Babele)
EINAUDI – La collana dei piccoli – EDIZIONIEL – 2014
ILLUSTRAZIONI: Jean-Philippe Chabot
TRADUZIONE: Paola Novarese
LA MAMMA DI KAMO p.9
Il quattordicenne Kamo è rimproverato dalla madre per via dei bassi voti in inglese. Alla fine ne nasce una sfida: lei, che non è in grado di mantenere un lavoro per più di due settimane per via del suo carattere, troverà un nuovo lavoro che manterrà per almeno tre mesi al termine dei quali lui avrà tre mesi per imparare l’inglese…
 E così, tre mesi dopo, mantenuto il lavoro di redattrice in un’organizzazione internazionale, ecco Kamo ricevere dalla madre una lista con quindici nomi di possibili corrispondenti preso l’agenzia Babele. Potrà corrispondere con uno di essi imparando così l’inglese…
IL PAPÀ DI KAMO p.15
Orfano di padre, morto da poco a seguito di una lunga malattia, Kamo decide di ubbidire a modo suo alla madre. E così, la sera, eccolo intento a scrivere alla corrispondente da lui scelta: Catherine Earnshaw…
CARA BIF p.20
Kamo ha dunque scritto una provocatoria lettera a Catherine (scelta a caso dopo un lancio di compasso sulla lista), indirizzandola all’Agenzia Babele. Convinto di aver gabbato la madre dal momento che quasi certamente lei non gli avrebbe risposto, a scuola Kamo contagia tutti con il suo ritrovato buon umore, così raro dopo la morte del padre. Ma, dopo una settimana, ecco la risposta di Catherine!…
SCHIFOSO RANOCCHIO p.25
Durante la ricreazione Kamo apre così la lettera facendosela tradurre dall’anonimo amico [il narratore della storia]. La ragazza lo definisce stupido ranocchio dalla mente malata, ma prosegue spiegandogli di averla ferita con quello stupido gesto. Il giorno in cui le ha scritto è infatti lo stesso in cui, due anni prima, è morto suo padre che lei ha sempre fatto disperare con i suoi capricci, le sue stupide pretese e la sua cattiveria…
PER FAVORE, PERDONAMI! p.34
Kamo chiama l’amico per farsi tradurre la lettera di risposta a Catherine. Lettera in cui, oltre alle reiterate scuse, parla del suo rapporto straordinario con il defunto padre. Con ansia segue l’opera di traduzione dell’amico…
ANCH’IO p.39
Con enorme turbamento Kamo attende una lettera di risposta di Cathy che, puntuale, arriva la settimana successiva. È perdonato, gli scrive lei e, se vorrà, potrà diventare suo amico e confidente di penna. Non soddisfatto delle traduzioni, il ragazzo finisce per litigare per via di esse con il gentile amico-narratore…
MY GOD p.45
Kamo si traduce così da solo facendo enormi progressi e studiando inglese tutto il giorno. L’amico è preoccupato: chi è questa ragazza che non indica mai il luogo di residenza, che non conosce la metro e il telefono, che vive con un fratello cattivo, Hidley, che tratta male tale H?…
RE GIORGIO p.50
Indagando su quanto scritto da Cahthy nella prima lettera, l’amico di Kamo si convince trattarsi di una pazza rinchiusa in manicomio che crede di vivere nel XVIII secolo…
 Mostrando la prima lettera al prof di educazione artistica ha la conferma trattarsi di una lettera scritta con una penna d’oca su carta del XVIII secolo… Il mistero s’infittisce…
SOGNI p.57
Il narratore passa la notte insonne per via di incubi in cui vede Cathy. Ma la ragazza resta a perseguitarlo con la sua immagine nella stanza fino a che non brucia la lettera…
 Giunto a trovarlo Kamo, gli chiede di non scriverle più. Ma l’amico gli dice di essersi accorto trattarsi di lettere del XVIII secolo (anzi, è proprio questo che l’ha incuriosito spingendolo a proseguire nella corrispondenza), andando su tutte le furie apprendendo del rogo della prima lettera…
INNAMORATI p.63
Kamo e l’amico non si parlano più. Il ragazzo si fa pallido, scostante ed inizia ad andare male in tutte le materie eccetto inglese. Che si sia innamorato di Carthy?…
EPIDEMIA p.67
Osservando altri studenti, il narratore scopre un’altra dozzina di studenti e studentesse alienati dopo aver iniziato la corrispondenza con ragazzi e ragazze di altri luoghi ed epoche. Tutti abbonati all’Agenzia Babele!…
Ora basta, si decide, è tempo di porre fine a quest’increscioso stato di cose…
KAMO, SEI TU L’UOMO DEI MIEI SOGNI p.73
Il narratore scrive una lettera a Kamo informandolo di aver conosciuto Cathy. L’indomani Kamo lo attacca al muro per saperne di più, lasciandogli però una paura tale da portarlo a girare per la città fino a sera. Ma, nel rincasare, trova Kamo ad attenderlo. Questi lo informa che Cathy gli ha scritto per l’ultima volta. Kamo vuol quindi che lo accompagni da lei…
SVEGLIA, RAGAZZI! p.80
Il mercoledì precedente il narratore si era appostato nei pressi della casella postale 723, quella dell’Agenzia Babele. Ed è lì, che alle 7 di sera una sessantenne con un cagnolino ritira la montagna di posta infilandola in un’enorme borsa…
POVERETTA! p.85
Seguendo la vecchia il narratore giunge fin nella sede dell’Agenzia. Uscita la donna e presa la chiave, il ragazzo si introduce nell’ufficio pieno zeppo di lettere, fogli, penne, sigarette, tazze di caffè e altro materiale utile a tenere in vita la corrispondenza “del passato”. Un lavoro immane che porta la vecchia a profferire continuamente la parola “poveretta”… È lì che il ragazzo si procura la busta con cui ha scritto a Kamo…
CATHY? CATHY! p.90
Il narratore conduce così Kamo alla sede dell’Agenzia. Presa la chiave entrano fino al ritorno… della madre di Kamo! È quello il suo lavoro, lei poliglotta: insegnare le lingue ai giovani corrispondenti, fino a cessare l’invio a lingua appresa! Sono passati ormai tre mesi e Kamo è ora perfettamente bilingue. La vecchia è invece la portinaia, Celestine… La stanza è inoltre piena di libri in altre lingue, libri dai quali trae i personaggi delle missive… Cathy era tratta da Cime Tempestose…