DANIEL ESPINOSA – IL BAMBINO N. 44 [CHILD 44]

DANIEL ESPINOSA – IL BAMBINO N. 44 [CHILD 44]

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INIZIO FILM – SELEZIONE SCENE – AUDIO E SOTTOTITOLI – CONTENUTI EXTRA [B-roll, Interviste, Riflessi di storia, Trailer, Crediti]

Nel 1933, a seguito delle decisioni di Stalin, si stima morissero fino a 25.000 persone al giorno per fame. In Ucraina milioni di bambini si ritrovarono così orfani…
Uno di essi, sfuggito dall’orfanotrofio, viene raccolto da un gruppo di soldati sovietici e ribattezzato Leo Demidov…
1945. Leo prende parte alla presa di Berlino…
1953, Mosca. Leo è ora membro della polizia segreta, la MGB, prendendo parte alla cattura dell’oppositore Anatoly Brodsky, fermando un sottoposto che stava compiendo un massacro ai danni dei di lui familiari…
Urali. Lungo la ferrovia un uomo rapisce bambini…
Mosca. Un bambino viene rinvenuto cadavere, rivelandosi essere il figlio di un amico di Leo, Alexei Andreyev. Proprio Leo viene incaricato dal maggiore Kuzmin di darne notizia ai genitori che protestano per l’evidente omicidio tacciato come incidente dovuto a un investimento ferroviario… “Non ci possono essere omicidi in paradiso” è infatti la linea di regime… Ma Alexei insiste: c’è una donna che ha visto un uomo portare via il figlio…
Leo viene redarguito per il diverbio avuto con il sottoposto, incaricato poi delle indagini sui traditori indicati da Anatoly in confessione prima della morte…
Raisa, moglie di Leo, si compromette e i genitori pongono Leo di fronte alla scelta di uscire di scena, denunciarla o mandare a morte quattro di loro… Leo chiede spiegazioni alla moglie che nega di essere una spia…
L’indomani Leo viene informato dal medico legale cui aveva chiesto un’autopsia sul corpo del figlio di Alexei, del rinvenimento di altri due bambini evidentemente assassinati da una mano esperta in anatomia ma archiviati come incidenti ferroviari…
Leo dichiara poi l’innocenza della moglie di fronte al maggiore Kuzmin… Arrestati, i due sono trasferiti a Volsk. Lì Leo, degradato a membro della milizia di partito, inizia a collaborare alle indagini che il Generale Mikhail Nesterov sta compiendo sul caso dei bambini rapiti e assassinati lungo la ferrovia… Leo si scontra fin da subito con il generale e gli inquirenti locali che non vogliono dar troppa pubblicità ai ripetuti omicidi, forse opera di un chirurgo…
Raisa tenta di tornare a Mosca, fermata da Leo che lei crede sia pronto a tradirla. La donna confessa di non essere incinta…
Il generale mette le mani su un giovane omosessuale del posto, indiziato come presunto pederasta. A lui propone di collaborare alla cattura dell’assassino in cambio del mancato invio in un gulag per quindici anni… Gli arresti non portano a nulla e il rinvenimento di un bambino a dieci km dalla stazione fa propendere Leo per la tesi che l’assassino sia un viaggiatore, confermato dall’assassinio a Mosca del figlio di Alexei. Leo e Raisa tornano a Mosca per informare Alexei della conferma dell’omicidio del figlio…
Sfuggiti al tradimento di un ex compagno, i due coniugi riescono a ripartire senza aver potuto parlare con la potenziale testimone del rapimento del figlio di Alexei…
Il generale chiede a Leo di concentrarsi sulla tratta con Rostov… A bordo di un treno viene però arrestato assieme a Raisa, con il funzionario della polizia politica, Vasili Nikitin, a interrogare nel mentre Alexei per chiedergli se l’amico sia tornato a Mosca per indagare sulla morte dei bambini…
Riuscito a fuggire, Leo raggiunge la fabbrica di Rostov dove chiede a un funzionario, Sergej, di fornirgli il nominativo dell’ispettore che ha viaggiato nelle date trascritte su di un foglio…
Aggirandosi poi nei boschi circostanti, Leo trova il sospetto, ex ospite di un lager tedesco e di un orfanotrofio che racconta gli orrori cui ha assistito sia da bambino che da adulto, dichiarandosi ex chirurgo dell’esercito. L’uomo si autodefinisce mostro. La confessione viene interrotta dall’arrivo di Vasili che, con Raisa in ostaggio, lo uccide. Tra i due funzionari nasce una colluttazione, con Leo ad avere la meglio grazie a Raisa…
Leo viene riabilitato e Kuzmin arrestato. Il caso del mostro di Rostov, Vladimir Malevich, assassino e cannibale, è così risolto, bollato come caso di vendetta nazista che ne ha plagiato la mente. Come ricompensa Leo chiede di essere spostato alla sezione crimini e di potersi giovare dell’ausilio di Nesterov…
Leo e Raisa adottano le due bambine che il funzionario aveva salvato dalla morte durante l’arresto del padre, Anatoly…