DALAI LAMA – RIBELLATEVI. CON SOFIA STRIL-REVER

DALAI LAMA – RIBELLATEVI. CON SOFIA STRIL-REVER
DALAI LAMA – RIBELLATEVI. CON SOFIA STRIL-REVER

DALAI LAMA – RIBELLATEVI. CON SOFIA STRIL-REVER

GARZANTI – Collana SAGGI – 2018

Traduzione di Giuseppe Maugeri

1 – CONFIDO IN VOI p. 7

[…] ho tratto la certezza che la vostra generazione farà del secolo che sta nascendo un secolo di pace e di dialogo. Voi saprete riconciliare, con se stessa e con l’ambiente naturale, questa umanità lacerata.

Il rinnovamento che incarnate è accerchiato dalle tenebre del vecchio mondo, un caos di nerume, dolore e lacrime. (p. 9)

[…] l’egoismo, la violenza, l’avidità e il fanatismo minacciano la vita sulla Terra. […]

Miei giovani amici, voi siete la mia speranza per l’umanità.[…]

Confido nel futuro perché sono certo che grazie a voi andrà verso la fratellanza, la giustizia e la solidarietà. (p. 10)

[…] lo spirito della pace progredisce grazie all’educazione, alla democrazia e ai diritti umani. (pp. 12-13)

Vi invito dunque a estendere lo spirito dell’Unione europea ovunque nel mondo. (p. 14)

Questo crollo dei regimi totalitari ha rafforzato la mia fede nell’adesione dei giovani ai valori universali della democrazia e della solidarietà. (p. 16)

Abbattete gli ultimi muri della vergogna

All’inizio di questo secolo, giovani di tutte le nazioni, abbattete gli ultimi Muri della vergogna,compresi quelli che si ergono nelle vostre coscienze! I Muri dell’egoismo, i Muri del ripiegamento identitario, dell’individualismo, dell’orgoglio e dell’avidità… (p. 17)

Senza argomentazioni valide, vi lasciate sopraffare dalla rabbia e dalla violenza, ambedue segni di debolezza. (pp. 17-18)

Nei momenti di rabbia, siete guidati da un’energia cieca che oscura la vostra meravigliosa facoltà di distinguere il vero dal falso. (p. 18)

Il ricorso al ragionamento consente di ridurre e quindi di eslcudere la rabbia e ciò che ne consegue, ovvero l’aggressività e la violenza. […]

A volte avrete difficoltà a scegliere tra violenza e non violenza. Non dimenticate che da una motivazione negativa scaturisce immancabilmente un’azione offensiva o distruttiva, anche se in forme e modi gentili. Al contrario, se la vostra motivazione è sincera e altruistica, produrrà un’azione non violenta e benevola. (p. 18)

[…] la non violenza, che richiede pazienza e determinazione, è sempre costruttiva.

[…]

La guerra, un anacronismo assoluto

La non violenza offre una soluzione pragmatica ai conflitti del nostro tempo. (p. 19)

[…] è possibile risolvere i conflitti attraverso il dialogo e la non violenza. […]

Dal momento che l’istituzione militare è legale, vi è ancora chi considera accettabile la guerra e non si rende conto che i tratta invece di un’impresa criminale. […]

Un paradosso del nostro tempo: benché la guerra sia giuridicamente sparita, crisi e carneficine si moltiplicano. (p. 21)

È guardandovi dall’odio fratricida che potrete farvi artefici di pace. (p. 22)

2 – SIATE GLI INSORTI DELLA PACE! p. 23

Forte di una vita di osservazione, vi dico che se sprofondate nella violenza assisterete all’agonia dell’umanità. […]

Perché ciascuno di voi ha la responsabilità personale di far sì che il XXI secolo non riproduca le sofferenze, la devastazione e lo spargimento di sangue del passato. La mia convinzione è che nell’arco della vostra vita riuscirete a instaurare la pace e la fratellanza, queste due grandi aspirazione del cuore umano. (p. 26)

Siate la generazione delle soluzioni! (p. 27)

I problemi che avete di fronte, che si tratti clima, di violenza in genere e di terrorismo in particolare, non sono stati creati da Dio, da Buddha o dagli extraterrestri. Non vengono dal cielo o dalla terra. Sono problemi di cui l’umanità stessa ha posto le basi. E questa è una buona notizia, perché se siamo stati in grado di creare questi problemi, è logico pensare che abbiamo anche i mezzi per risolverli. (p. 29)

Sono rimasto colpito dagli ideali della rivoluzione francese, poi divenuti il motto repubblicano per eccellenza: Liberté, Egalité, Fraternité. Un motto che ho fatto mio. (p. 30)

Le rivoluzioni passate non hanno trasformato l’animo umano p. 32

I più brillanti sono grandi spiriti ribelli, dal senso critico affilato, del tipo di cui abbiamo bisogno in questo secolo, perché oggi dobbiamo torcere il collo alle ideologie del vecchio mondo che tante ferite ci hanno inferto. (p. 33)

Queste lotte per l’emancipazione e la giustizia sociale rendono necessaria la rivoluzione quando i leader politici ostacolano il cambiamento dal punto di vista della condivisione delle ricchezze e della fratellanza, dunque, sono un marxista e mi dispiace che Lenin e Stalin sabbiamo distorto il pensiero originario di Marx, deviando l’ideale comunista verso il totalitarismo. Come vi ho già detto, è importante studiare la storia per non ripeter gli errori del passato. […]

Le rivoluzioni della fine del secolo scorso di distinguono per i loro modi pacifici. E a insorgere per la pace sono stati i giovani. (p. 34)

3 – FATE LA RIVOLUZIONE DELLA COMPASSIONE! p. 35

Giovani del XXI secolo, fate la rivoluzione della compassione! (p. 37)

Il tempo della compassione è arrivato p. 38

Siete cresciuti in società così materialistiche e individualiste che mostrare compassione può sembrarvi un segno di debolezza. […]

È dunque arrivato il tempo della compassione, per ripensare a come abitiamo la Terra e a come possiamo rigenerare la vita.

[…] la compassione influisce positivamente sulla neurogenesi. […]

Al contrario, l’aggressività limita lo sviluppo dei circuiti neurali, distrugge le cellule nelle strutture cerebrali e blocca l’espressione di determinati geni. […]

Determina un’evoluzione armoniosa e ottimale nei bambini e negli adolescenti. Nell’età adulta costituisce un fattore importante id realizzazione e di buona salute. In effetti, quanto la mente è impregnata di compassione, i geni dello stress vengono inibiti e la biochimica cerebrale si modifica, generando gli ormoni della felicità. (p. 39)

I comportamenti aggressivi, distruttivi, brutali, collerici o crudeli non sono solamente antisociali: sono contro natura.

Il mio sogno: che le donne diventino capi di stato! p. 40

È stato accertato che la maggior parte delle persone asociali ha avuto una prima infanzia carente d’amore. (p. 40)

Ragazze, vi esorto a essere le madri della rivoluzione della compassione di cui questo secolo ha tanto bisogno. Avete un ruolo speciale da svolgere nel dare alla luce un mondo migliore. È biologicamente provato chele donne sono più empatiche e più sensibili, più ricettive verso i sentimenti altrui. […]

In età preistorica, quando regnava la legge del più forte, era la forza muscolare dell’uomo rispetto alla donna a terminarne la superiorità- è nato così il dominio maschile. (p. 41)

Potrete così occupare posizioni chiave per portare avanti la rivoluzione della compassione. […]

Ci sarebbero meno guerre, meno violenza e meno ingiustizie economiche. […]

Più numerose sarete a esercitare il potere in questo senso, più la violenza diminuirà. (p. 42)

HO PRESO ATTO DEL FALLIMENTO DELLE RELIGIONI p. 42

Quando vi esorto a fare la rivoluzione della compassione, l’avrete capito, non vi parlo in nome di un’ideologia. E questo perché non credo nelle ideologie, nei sistemi di idee preconcette che vengono applicate alla realtà e che il partito politico al potere impone d’autorità. (pp. 42-43)

[…] condiziona inconsciamente il vostro modo di comprendere il mondo. […]

Vi parlo come un essere umano[…].

Le nostre dispute nascono da motivazioni secondari.e costruite relazioni di vicinanza,di fiducia e di comprensione nell’aiuto reciproco, senza fermarvi alle differenze di cultura, filosofia, religione o credo. (p. 43)

Ecco perché, nel 2017, non ho esitazione a dirvi che è urgente andare oltre la religione fare a meno della religione è possibile. (p.44)

Intelligenza collettiva e compassione p. 44

L’unica via d’uscita risiede nella rivoluzione della compassione, che darà nuovo slancio alla democrazia, estendendo i legami di solidarietà. (p. 45)

L’egoismo è contro natura p. 47

Ma vado caldeggiando che fin dalla tenere età s’insegni ai bambini a comprendere le loro emozioni piuttosto che a reprimerle. […]

Se ci pensate, scoprirete di essere responsabili della maggior parte dei problemi che incontrate nel corso della vita. Perché? Perché vi lasciate trasportare da modelli ripetitivi di emozioni distruttive. (p. 48)

Per esempio, un litigio innesca l’aggressività. Con l’accrescersi dell’irritazione, imparate a osservarne i segnali: alzate il tono di voce, diventate collerici e qualche volta violenti. (p. 49)

Non crediate che predicare l’altruismo equivalga a privarsi di qualcosa o a trascurare sé stessi. Coprirete al contrario che, in verità del principio di interdipendenza, facendo del bene agli altri lo farete anche a voi stessi. Svilupperete un temperamento più sereno e più imparziale. E capirete quanto è innaturale l’egocentrismo[…]. Guardando alle vostre vite, vi esorto a osservare come l’egoismo vi chiuda tutte le porte, mentre l’altruismo ve le dischiude. (p. 50)

La filosofia, l’ideologia, la politica e la teoria economica occidentali hanno diffuso la convinzione che la competizione, alimentata dalla rivalità, dall’invidia, dalla gelosia e dal risentimento, conferiscono creatività e dinamismo alla società. (p. 51)

4 – COSA POTETE FARE PER IL MONDO? p. 53

Miei giovani amici, probabilmente vi starete chiedendo come realizzare questa rivoluzione della compassione. Si tratta di una rivoluzione interiore, il che non significa che non avrà ricadute sul mondo esterno. […]

Vi ho parlato del fondamento neurobiologico della compassione, che vi mette in risonanza con la sofferenza degli altri per alleviarla. Come estendere questa disposizione naturale oltre la cerchia dei vostri cari, verso persone sconosciute, se non addirittura ostili?

Siate gli atleti della compassione p. 55

Se osservate la risposta compassionevole in voi stessi, noterete una sequenza in cinque livelli. Il livello 1 è cognitivo: riconoscete la sofferenza degli altri; il livello 2 è emotivo: vi preoccupate per questa sofferenza; al livello 3, quello dell’intenzione, volete alleviarla; al livello 4, quello dell’attenzione focalizzata, rimanete concentrati sulla sofferenza degli altri; infine, al livello 5, quello comportamentale, vi impegnate concretamente nell’azione di alleviare la sofferenza. […]

con una pratica regolare migliorerete le vostre prestazioni. (p. 57)

Con la dovuta pratica, potrete dunque acquisire una forma di compassione incondizionata, di cui vi darò due esempi. (p. 58)

È una forza irresistibile di perdono e di riconciliazione. […]

Un’etica laica della sollecitudine, centrata sui valori umani universali di benevolenza, tolleranza, generosità, tenerezza, perdono, non violenza, sostituirà l’etica corrente della colpa e dei divieti, che punta sulla paura della punizione. (p. 59)

Responsabilità universale p. 60

Nessun essere senziente vuole soffrire. (p. 61)

Una questione urgente p. 62

Lo sviluppo dell’economia globale, secondo gli attuali modelli di crescita, comporta tassi estremamente elevati di consumo energetico, di produzione di anidride carbonica e di deforestazione se non modifichiamo i nostri comportamenti, il risultato sarà un degrado ambientale su scala planetaria di proporzioni mai viste. (p. 63)

Spetta a voi preservare la qualità delle risorse naturali: aria, acqua, oceani, foreste, fauna e flora. (p. 64)

5 – IL MONDO DELLA COMPASSIONE ESISTE

Epilogo di Sofia Stril-Rever p. 67

MANIFESTO DELLA RESPONSABILITÀ UNIVERSALE. ESTRATTI p. 83

Sono nato/a su questa Terra, figlio/a della vita, nel grembo del cosmo. […]

Sono legato/a a tutti gli esseri viventi nella realtà condivisa della via. (p. 85)

Seconda presa di coscienza
La nostra umanità interiore

Solo l’altruismo mi motiva ad agire per il bene di tutti gli esseri viventi, assumendo la mia responsabilità universale. (p. 86)

Terza presa di coscienza

Satyagraha, la forza della verità p. 87

Il satyagraha è l’arma della mia lotta non violenta contro l’ingiustizia. (p. 87)

INDICE p. 89