CORRADO GUZZANTI E IGOR SKOFIC – FASCISTI SU MARTE



CORRADO GUZZANTI E IGOR SKOFIC – FASCISTI SU MARTE
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PLAY (GIOCA!) – LINGUA E SOTTOTITOLI – SELEZIONE SCENE – ECCEDENZE (FUTILI TRUCCHI, RETROQUINTA, PROPAGANDA (Reclame 1, Reclame 2, Manifesti, DVD Rom: Allarmi, MP3, Salvaschermo, Sfondi) – SCENE MUTILATE

La voce fuori campo annuncia il ritrovamento e la diffusione di un documento video, a lungo ritenuto un falso di propaganda dagli oppositori, che mostra come un manipolo di fascisti, i prodi Pini, Fecchia, Freghieri, Barbagli e Santodio, abbiano conquistato Marte alle ore 15.00 del 10 maggio 1939…

Cinegiornale n. 1
I cinque sono partiti con un prototipo di razzo di progettazione nazista…
L’atterraggio non è morbido. C’è atmosfera? Me ne frego, dichiara il gerarca Barbagli, ordinando agli altri di respirare…
Il manipolo avanza con attenzione, temendo imboscate, piantando la bandiera fascista sul suolo alieno…
Il pianeta sembra deserto e il pessimismo inizia a serpeggiare tra le camicie nere. Barbagli, consultatosi con il busto del Duce, li rincuora invitandoli a dormirci sopra…
La radio non funziona e così non c’è modo di diffondere la notizia sulla Terra…
Il Pianeta viene esplorato e conquistato poco a poco, ma d’acqua e di cibo non c’è traccia…
Flashback. 1938. L’Italia si espande in Africa, Grecia e Albania. L’Italia ha diritto alla sua espansione in verticale, proclama allora Barbagli, individuando Marte come obiettivo, il pianeta rosso che deve diventare nero. Rapito Majorana, viene completato il razzo Repentaglia IV, a bordo del quale Barbagli e gli altri riescono nell’impresa. Prima della partenza, il balilla Bruno Caorso, in realtà un trentasettenne, tenta invano di accompagnarli… Fine flash-back…
Barbagli cerca di portare il buon umore tra i suoi anche nell’avversa sorte…
Ma lo sconforto cresce sempre più per via del nulla che caratterizza il pianeta…
Uno sputo di Barbagli viene scambiato per acqua da Pini, suscitando il giubilo degli squadristi che avviano progetti per l’estrazione del liquido vitale. Un rumore sulla nave li attrae. Un intruso a bordo: Bruno Caorso, il ritardato mentale trentasettenne che si ostina ad atteggiarsi a balilla… Per punizione viene preso a cinghiate… Ma la ricerca dell’acqua li costringe a tornare presto al lavoro. Nulla viene trovato. La radio non funziona e la fame e la sete li porterà presto alla morte…
Bruno infastidisce tutti con i suoi giochi. Colpendo il busto del Duce e facendolo cadere, viene condannato a morte, riuscendo a fuggire al momento della fucilazione. Avanzando s’imbatte in una pietra levigata che l’atterrisce. Tornato dagli squadristi, racconta di aver visto un marziano gigantesco che ha esclamato “mimimmi” dopo averlo scorto. Barbagli guida allora il manipolo per affrontare l’alieno che individua in un gruppo di pietre. Tornati indietro, convocano allora una seduta del Gran Consiglio decidendo di attaccarli. Creata una macchina da Santodio, vanno all’attacco. Barbagli propone un’alleanza, ma gli “anglosassi”, non rispondono…
*Cartone animato di regime a rilassare gli animi degli squadristi…*
Per giorni attendono una reazione che non arriva. Nuove ricognizioni non portano nessun rinvenimento di cibo e acqua… Per simulare un attentato, Barbagli ordina di lanciare dall’alto uno dei massi che, però, lo colpisce in testa. Ordina così la guerra contro i mimimmi, al termine della quale, durata solamente quindici minuti, inizia la dominazione fascista sul pianeta rosso… I mimimmi vengono rastrellati e trasportati presso il campo, mentre i partigiani mimimmi di montagna restano arroccati sulle loro posizioni…
I fascisti creano numerosi enti e opere pubbliche, come una grande strada. Motti fascisti compaiono sulle pareti rocciose… Ma la fame e la sete si fanno sempre più pressanti…
Dopo un mese nulla è cambiato e, nonostante l’addestramento dei mimimmi, non si riesce a civilizzarli e a usarli come truppe ausiliarie…
La battaglia del grano fa sì che dal seminato si raccolga un’unica spiga…
La fame raggiunge limiti insopportabili, aprendo una crisi. Gli squadristi decidono di tornare sulla Terra. Ma Barbagli li zittisce, non potendo tornare in patria senza prove…
La scomparsa di una scritta, fa sì che gli uomini trovino qualcosa di cui occuparsi. Sbattendo contro un mimimmo durante una perlustrazione in auto, viene trovato un collegamento tra questi e il misterioso cancellatore di scritte, costringendo i conquistatori a diramare leggi speciali…
Nulla cambia e gli uomini sono sempre più prossimi all’ammutinamento, con il solo irriducibile Barbagli a destare sempre alta la guardia…
La fame inizia a far delirare gli squadristi, mentre anche Barbagli perde il controllo iniziando a bere… Tenta addirittura un concordato con la Madonna del Manganello…
In piena notte un fruscio desta l’attenzione di Barbagli che decide l’indomani di usare il balilla come esca per gli alieni… Questi si libera ma, confiscatogli il pallone, il gerarca colpisce con quello la nave spaziale che si distrugge. Non gli sarà più possibile tornare indietro…
Durante la riunione del Gran Consiglio, i mimimmi sono accusati di aver distrutto l’astronave e condannati alla fucilazione alcuni, al campo di concentramento altri…
Un giorno un meteorite cade sul pianeta. Nella conca c’è acqua, ma Barbagli non consente a nessuno di bere fino a che non avranno creato un ente, il Manna… Ma, tornati alla conca, di acqua non c’è più traccia…
Una notte Fecchia viene sorpreso a giacere in tenda con una mimimma. Condannato, riesce a fuggire con il veicolo creato Santodio all’arrivo…
La psiche del manipolo è sempre più labile…
Durante una pioggia di meteoriti, gli squadristi si ribellano seppellendo nella sabbia Barbagli. Senza il gerarca, i traditori si danno all’indisciplina ma, soprattutto, consumano le ultime scorte…
Barbagli riesce a liberarsi, riprendendo le ostilità contro i ribelli che si arrendono. Ma ecco arrivare dal cielo un’astronave aliena. Ne scendono cinque aliene che, senza dare ascolto a Barbagli, analizzano la superficie del pianeta grazie ad uno strumento. Il pianeta è totalmente privo di acqua e cibo. Accortesi della sete degli uomini, lasciano loro quattro taniche d’acqua e cibo che gli squadristi, nonostante gli ordini di Barbagli, accettano arrivando ad umiliarsi per avere sempre più…
Le aliene non sono minimamente impressionate dalle parate che Barbagli inscena per loro. Queste spiegano che il mimimmo è solo un sasso e che lì non c’è acqua né cibo. Se vogliono, terminato il rifornimento della navicella, li riaccompagneranno a casa. Gli squadristi preparano i bagagli, ripartendo con le aliene. Tutti tranne Barbagli, che aveva tentato di allontanarli pur di non farli salire a bordo… Pini, prima di essere issato a bordo, cade in acqua rivelando essere una spia negra…
Divenuto un frate penitente, Fecchia vagherà invece nel pianeta fino a precipitare nello spazio…
Epilogo
In sottofondo il secondo movimento della Settima di Beethoven…
Barbagli, rimasto solo sul pianeta, finisce presto in preda ai miraggi, trascinandosi dietro il busto del Duce e maledicendo tutti i falsi fascisti e gli opportunisti trovati sul cammino…
1996. La Mars Pathfinder fotografa i mimimmi, bloccandosi sui resti di Barbagli, il miglior statista che Marte abbia mai avuto…