CLINT EASTWOOD – CHANGELING

 

CLINT EASTWOOD – CHANGELING

 

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Los Angeles. 9 marzo 1928…

Alla periferia della città la giovane Chrtistine Collins saluta il figlioletto Walter, di nove anni, all’ingresso della scuola prima di proseguire il viaggio in tram per raggiungere gli uffici della compagnia telefonica per la quale lavora come centralinista…

Dopo il lavoro passa a riprendere Walter, che ha bisticciato con un compagno di classe reo di averlo insultato per l’abbandono da parte del padre…

10 marzo. È un sabato mattina. Chrtistine riceve una chiamata dall’ufficio per una sostituzione. La donna accetta, pur avendo già promesso a Walter di andare insieme al cinema… Al rientro a casa constata la scomparsa del figlio. Inizia subito a cercarlo, ma invano. Ne denuncia pertanto la scomparsa alla polizia…

Dopo due settimane del piccolo non ci sono tracce e Christine trova supporto nel reverendo Gustav Briegleb, che lancia appelli alla radio scagliandosi contro l’inefficienza del dipartimento di polizia…

3 aprile 1928… Christine continua a cercare Walter contattando i vari centri di bambini scomparsi…

10 luglio 1928. Dekalb, Illinois. Un balordo entra in un locale con un bambino, lasciandolo in loco come pegno per ottenere dal proprietario il permesso di andare a casa a prendere il portafogli dimenticato… Non facendo ritorno viene chiamato lo sceriffo…

Christine viene informata sul posto di lavoro del rinvenimento di Walter…

Alla stazione l’attende però una brutta sorpresa: il bambino che si trova di fronte non è infatti Walter. I poliziotti non la credono, ritenendola sotto shock, tanto più che il ragazzino dichiara di essere Walter Collins, suo figlio… La polizia fa pressione per sfruttare il caso a proprio vantaggio e mettere a tacere le critiche piovute contro il dipartimento. Christine accetta così di portare a casa il piccolo, pur sapendolo un estraneo…

Mentre si fa il bagno, quello mostra di essere circonciso, per di più ben più basso di Walter al momento della sua scomparsa…

Christine torna al distretto di polizia per chiedere di riaprire il caso alla luce degli elementi acquisiti, ma ancora una volta non viene creduta, accusata peraltro di volersi sottrarre ai doveri di madre… Il capitano Jones le manda a casa un dottore con il compito di convincerla dei presunti cambiamenti fisici intervenuti nel corpo del ragazzino durante i cinque mesi di prigionia… Talmente sfacciato l’uomo da dichiarare che lo schock può ben aver fatto accorciare la colonna vertebrale del bambino, mentre la circoncisione è stata senz’altra opera del rapitore… La porta poi in giro per il quartiere, dove gli abitanti dichiarano essere il bambino Walter… Christine non può far altro che telefonare ancora a Jones per protestare…

Christine viene intanto contattata dal reverendo Gustav Briegleb, da tempo avverso al Dipartimento di polizia di cui denuncia la corruzione e l’inefficienza. L’uomo ritiene che sia vittima di un caso di mala giustizia e che faranno di tutto per screditarla…

Portato il bambino dal dentista, questi conferma a Christine che il paziente visitato e curato non può essere Walter… Anche a scuola il ragazzino mostra di non conoscere i docenti e i compagni di classe, incapace perfino di trovare il posto assegnatogli. Anche la maestra si dichiara pronta a testimoniare in Tribunale…

Christine contatta poi la stampa per esporre il caso di Walter e ottenere la riapertura del caso… Jones ordina così ai suoi di condurre la donna in centrale, accusandola di essere una menzognera e facendola ricoverare all’ospedale psichiatrico per stato paranoico, alienazione e infermità mentale…

In un ranch nei pressi di Wineville, un investigatore, Ybarra, che si occupa di minori riesce a trovare un adolescente, Sanford Clark, scomparso da casa e da rimpatriare in Canada… Il ragazzino tenta la fuga all’arrivo del detective che, però, lo cattura e carica in auto…

Non vedendo arrivare Christine per la trasmissione radiofonica serale, Gustav ordina a un sottoposto di controllare casa della donna, leggendo poi informazioni sul caso di Walter…

In ospedale, intanto, Christine apprende di essere un “codice 12”, ossia persona scomoda per la polizia. Quasi tutte le donne ivi recluse hanno denunciato la polizia o balordi sul loro libro paga…

Sanford confessa al detective di aver preso parte all’omicidio di oltre venti bambini nel ranch di Waneville eseguiti dal di lui cugino, Gordon Northcott. Forse un paio sono riusciti a fuggire…

Insieme si recavano in città per rapire i bambini, rinchiudendoli nel pollaio… A volte il cugino lo costringeva a dare il colpo di grazia a quelli che rimanevano in vita… Ybarra gli mostra le foto di bambini scomparsi, tra i quali Sanford riconosce anche Walter…

Jones minimizza, ritenendo che il ragazzino stia mentendo per trovare una giustificazione sulla sua presenza da clandestino negli Stati Uniti, intimandogli di non avviare nessuna indagine…

In centrale si presenta intanto anche Gustav a chiedere di Christine, vista salire su un’auto della polizia. Jones lo liquida con un è in cura e sotto protezione…

Ybarra decide di contravvenire agli ordini di Jones e, preso Sanders, raggiunge il ranch degli orrori con due collaboratori. Sanders scava nel punto in cui ha lui stesso seppellito i cadaveri, riportando alla luce i resti dei bambini assassinati… Ybarra non può far altro che chiedere rinforzi e un mandato d’arresto per Gordon…

Christine intanto continua a rifiutare i farmaci e a firmare una confessione delle proprie ingiuste accuse alla polizia… Proprio mentre sta per essere sottoposta ad elettroshock, arrivano nella struttura Gustav e i suoi collaboratori, facendo sì che venga immediatamente liberata… Mentre si allontana, Gustav non la vede, raccogliendola in strada mentre ha un mancamento per aver appreso dei resti rinvenuti a Wineville, tra i quali quelli di Walter…

Jones riceve l’ordine dal capo della polizia di dichiarare tra gli assassinati Walter per mettere a tacere il caso…

Il falso Walter dichiara intanto di chiamarsi Arthur Hutchins, originario dell’Iowa, e di essersi spacciato per Walter dopo averne appreso la notizia della scomparsa nel locale in cui era stato lasciato. Il suo scopo era quello di poter incontrare a Hollywood il suo attore preferito, Mix…

20 settembre 1928. Vancouver. Gordon si rifugia a casa della sorella per sottrarsi alla cattura della polizia che, però, chiamata dal cognato, arriva ad arrestarlo…

Christine intenta causa al Dipartimento di polizia, assistita gratuitamente da un noto avvocato amico di Gustav, Hahn… L’uomo ottiene subito la liberazione di tutte le donne ingiustamente recluse nell’ospedale psichiatrico con il “codice 12”…

Christine presenzia sia al processo contro la polizia che a quello contro Gordon che si dichiara incredibilmente innocente… Nutre la speranza che Walter sia ancora vivo, non essendo stati identificati i resti seppelliti al ranch e potendo essersi sbagliato nel riconoscimento Sanders…

Christine vince la causa. Il capo della polizia e Jones sono rimossi e una nuova legislazione che limiti gli abusi approvata…

Gordon viene ritenuto colpevole e condannato a morte…

Due anni dopo, prossimo all’impiccagione, prevista per il 02 ottobre 1930, Gordon invia un telegramma a Christine (il 30 settembre 1930) chiedendole un incontro. La donna non ha mai smesso di cercare il figlio e il condannato vuol vederla proprio per farle rivelazioni sul piccolo che è sicuro stia ancora cercando. Avrebbe infatti mentito durante il processo dichiarando di non averlo ucciso, cosa invece fatta… Quando i due però si trovano a colloquio, Gordon dichiara di non volerla vedere, rifiutandosi di rispondere alla semplicde domanda se abbia ucciso o no Walter…

Due giorni dopo Christine assiste all’esecuzione del criminale…

Cinque anni dopo…

Christine riceve la telefonata dalla madre di uno dei ragazzini dati per assassinati, David Clay. Assiste alla sua deposizione, durante la quale fa il nome di Walter Collins… Insieme sono riusciti a fuggire, separandosi subito… Non sa più nulla di loro, se siano stati riacciuffati da Gordon o al sicuro altrove…

Christine può così vivere con una nuova speranza di poter un giorno riabbracciare il figlio… Non smetterà mai di cercarlo fino alla morte…