ANGELO BRANDUARDI – SI PUÒ FARE

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ANGELO BRANDUARDI – SI PUÒ FARE
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TRACKLIST

1.SI PUÒ FARE 4.21

2. IL VIAGGIATORE
4.45

3. NOI, COME FIUMI 5.03

4. CASANOVA 3.16

5. FORTE
4.27

6. INDIANI 6.50

7. CAMBIA IL VENTO, CAMBIA IL TEMPO
5.02

8. L’OMBRA 4.32

9. DEVI TRATTARLA BENE 3.54

10. PRIMA
DI RIPARTIRE 2.28

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Il disco, uscito nel 1993, è uno dei migliori di Branduardi (non
è un caso che sia stato un successo di critica e pubblica).

I
soliti testi “poetici” sono firmati dalla sola Luisa Zappa
(moglie del cantautore), mentre gli arrangiamenti e le musiche sono
eccellenti.

Tra le canzoni spiccano “Si può fare”
(ottima melodia), “Il viaggiatore”, “Noi, come fiumi”
(una delicata ballata d’amore), “Casanova” (ottimo il
testo, carico d’immagini), “Indiani” (forse la migliore del
disco), “Cambia il vento, cambia il tempo” (un po’
malinconica, con uno stupendo finale di solo violino ad accrescere
questa impressione), “Prima di ripartire” (breve sonata di
(solo) pianoforte). Le uniche due canzoni che, a mio avviso, non sono
all’altezza del disco sono “”Forte” (un po’ forzata,
con batteria e percussioni a farla da padrone, mentre la voce di
Branduardi – sfruttata al meglio in questo disco – è troppo
sincopata, pessimo il finale con assolo di chitarra elettrica) e
“L’ombra” (troppo lenta, “lamentosa”).

Per quel che concerne l’aspetto grafico del cd, questa volta è
ben curata: nel libretto dei testi le scritte sono
colorate (sullo sfondo c’è la scritta Branduardi: BR nelle prime 2
pagine, poi ANDUAR, infine DI) e ben 2 foto extra oltre a tutti i
“crediti” del disco.

Ottimo disco consigliato a tutti e
non solo agli ammiratori di Branduardi.

TESTI
SI PUÒ FARE

Si può fare, si può fare

si può prendere o lasciare

si
può fare, si può fare

puoi correre, volare.

Puoi cantare,
puoi gridare

puoi vendere, comprare

puoi rubare, regalare

puoi
piangere, ballare

Si può fare, si può fare

puoi prendere o
lasciare

puoi volere, puoi

Fotografie per Si può fare – Angelo Branduardi
1
lottare

fermarti e rinunciare.

Si può fare, si può
fare

puoi prendere o lasciare

si può crescere,
cambiare

continuare a navigare

Si può fare, si può fare

si
può prendere o lasciare

si può fare, si può fare

partire,
ritornare.

Puoi tradire, conquistare

puoi dire poi negare

puoi
giocare, lavorare

odiare, poi amare

Si può fare, si può
fare

si può prendere o lasciare

si può fare, si può
fare

mangiare, digiunare.

Puoi dormire, puoi soffrire

puoi
ridere, sognare

puoi cadere, puoi sbagliare

e poi
ricominciare

Si può fare, si può fare

puoi vendere,
comprare

puoi partire, ritornare

E poi ricominciare.

si può
fare, si può fare

puoi correre, volare

si può piangere,
ballare,

continuare a navigare

Si può fare, si può fare

si
può prendere o lasciare

si può fare, si può fare

puoi
chiedere, trovare.

Insegnare, raccontare

puoi fingere,
mentire,

poi distruggere, incendiare

e ancora riprovare.

IL VIAGGIATORE

Questa è la tua ora, parti, viaggiatore

che ancora molto
per te deve accadere.

Per anni sui mari ti sei
avventurato,

seguendo cauto le vie delle tue carte.

Quale
desiderio rende inquieto il tuo cuore,

quale marea ti sta rubando
il sonno.

Tu che nella tempesta sicuro hai navigato,

è questa
l’ora, parti, viaggiatore.

Apri le vele ad accogliere il vento

che
ancora molto per te deve accadere.

Cerca la rotta seguendo la
corrente

verso un’oscura, remota stella.

Quale desiderio rende
inquieto il tuo cuore,

quale marea ti sta rubando il sonno.

Senza
esitare abbandona il tuo porto,

è questa l’ora, parti,
viaggiatore.

NOI COME FIUMI
In questa notte fonda

si consumano le stelle,

si vive
d’amore

per qualcosa o qualcuno.

Ancora una volta

mi ritrovo
a cercare te,

ancora una volta

ritorno a te.

In questa notte
fonda

le nostre strade si raggiungono,

confuso d’amore,

ti
parlo senza fiato.

Prima che nella notte

si consumino le
stelle,

mi prende una voglia

di cose belle.

Noi, come fiumi
che vanno al mare,

noi, come fiumi,

divisi ci
manchiamo

sperduti ci cerchiamo

come fiumi verso il mare.

Noi
come fiumi che vanno al mare,

noi come fiumi verso il mare…

CASANOVA

Camminava verso Venezia Casanova,

come un gabbiano a sera
torna al nido,

fra le ombre profumate

di donne mai
dimenticate,

lo accompagnava verso casa

lo nostalgia…

Ora
viene la notte,

ora viene l’inverno, Casanova…

Solo, lungo
quella strada polverosa,

inquieto se ne andava verso il mare,

nei
riflessi dei canali

figure mascherate,

stagioni lontane e
giardini

illuminati…

Ora viene la notte,

ora viene
l’inverno, Casanova…

Cento notti, cento donne in una
vita,

meravigliose vergini e puttane,

una favola
inventata

ormai la giovinezza…

Splendori, miseria, gloria
e

malinconia…

Ora viene la notte,

ora viene l’inverno,
Casanova…

FORTE

Sei cresciuto nei vicoli scuri,

sei diventato forte,

giù
nella città nascosta

dove la gente ha paura.

Un serpente
velenoso

nella sua tana,

ti sorprende all’improvviso

colpisce
alle spalle.

Sei cresciuto nei vicoli scuri

sei diventato
forte,

tu cammini sicuro nel buio

luogo queste strade vuote.

I
tuoi passi nella notte

risuonano cupi,

risvegliando di colpo
dal sonno

chi dorme nel suo letto.

Sei forte, forte, sei
diventato forte

forte, sei diventato forte…

Sei cresciuto nei
vicoli scuri

sei diventato forte,

tu ti muovi protetto dal
branco

come i lupi.

Un serpente velenoso

nella sua tana,

in
agguato negli angoli bui

mi guardi dritto negli occhi.

Sei
forte, forte, sei diventato forte

forte, sei diventato forte…

INDIANI

Larghe nuvole erranti

come bianche pianure

il cammino
arrestate

a bagnare la terra…

Come nebbia dal
mare,

inafferrabile, eterna,

in vaghe forme la pioggia

verso
il cielo risale.

Bianche nuvole erranti

come vaste
pianure

dissetate la terra

che il suo seme nasconde…

Le
distese riarse

risvegliate dal sonno,

alla polvere
inerte

riportate la vita.

È caldo il sangue della mia
donna

che accanto a me respira

e maestose maree

muove la
luna…

Viene da Oriente il sole,

avanza al battere del cuore

e
maestose maree

muove la luna.

CAMBIA IL VENTO, CAMBIA IL TEMPO

Cambia il vento, cambia il tempo,

fumo negli occhi,

si
fa sera…

Mentre cammino lungo il fiume

tirando sassi ai mio
cane.

Un aria fredda viene dal nord

e nel mio petto

il cuore
pesa.

Cambia il vento, cambia il tempo,

sento l’inverno alle
mie spalle.

Luci lontane oltre il fiume

voci lontane,
indistinte,

vedo le macchine passare,

le ombre a tratti
illuminare.

Sento nei bar gente gridare

la sento ridere,
cantare.

Penso a te che sei lontana

che tu possa ora
riposare

Cambia il vento, cambia il tempo,

fumo negli occhi,

si
fa sera…

Dai giorni andati una canzone

mi torna in mente da
lontano,

Cambia il vento, cambia il tempo,

sento l’inverno alle
mie spalle.

Spero che là dove ora vivi

per te sia facile il
cammino.

Che tu non conosca la paura,

la tristezza,
l’abbandono,

che ti protegga il mio ricordo

nel vento freddo
dalla sera.

Qualcuno tenga la tua mano

e che non ti senta
sola.

Io penso a te che sei lontana

che tu possa ora
riposare.

Cambia il vento, cambia il tempo,

fumo negli occhi e
si fa sera…

Io penso a te che sei lontana,

che tu possa ora
riposare.

L’OMBRA

Mi protegga l’ombra

e non mi trovi la tristezza,

mi
protegga l’ombra

e mi riporti a casa.

Su questa vecchia
strada

ho camminato e camminato,

senza mai fermarmi,

senza
mai riposare.

L’anima mia inquieta

segua il suo cammino,

mi
protegga l’ombra

dalle ombre della se

DEVI TRATTARLA BENE

Devi trattarla bene,

di te si fida.

Lei sempre ha avuto
pane

per la tua fame,

nei giorni del dolore

lei ti ha voluto
bene,

quando ti ha visto triste

ti è rimasta accanto.

Devi
trattarla bene,

esserle amico.

Lei sempre ha avuto pane

per
la tua fame,

nel freddo dell’inverno

lei ti ha tenuto
caldo,

quando ti ha visto stanco

con te ha camminato.

Devi
trattarla bene,

di te si fida.

Lei sempre ha avuto pane

per
la tua fame,

lei che con te ha diviso

la gioia e il
pianto,

quando ti ha visto solo

lei ti ha parlato.

Devi
trattarla bene,

esserle amico

Quando la vedi triste

parlale
piano

e quando viene notte

proteggila dal male,

ridi della
sua gioia,

consolala se piange.

PRIMA DI RIPARTIRE

In casa non c’era nessuno,

il sole sui letti
sfatti.

Sfinita dal caldo d’agosto

la bambina s’era
addormentata.

Così, trattenendo il respiro,

l’ho guardata
dormire

in silenzio per non farle paura

per lasciarla
riposare.

In casa non c’era nessuno,

il sole sui letti
sfatti.

Chissà mai da dov’era venuta,

da quale misterioso
viaggio.

Col capo fra le braccia,

bambina sconosciuta,

stava
sognando di cose bambine

prima di ripartire.

 

 

 

 

 

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