ANGELO BRANDUARDI – BRANDUARDI 74

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ANGELO BRANDUARDI – BRANDUARDI 74
7801022 – 1992(CD)
TRACKLIST

 

Branduardi 74
(Rca 1974)
1. Re di speranza2. Il tempo che verrà

3. Eppure chiedilo agli uccelli

4. Per creare i suoi occhi

5. Ch’io si la fascia

6. Storia Di Mio Figlio

7. Lentamente

8. E domani arriverà

9. Il Regno Millenario

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Re di speranza

(Angelo Branduardi)

Re del suono e del
silenzio

che comanda foglie e fiori,

re del fiume, re dei mari,

re del tempo e delle idee.Re del sonno e del risveglio,

di rinuncia e di paura,

re di fiaba e di follia,

re di tutto sono io,

re di niente sono io.

Re del tuono e del sospiro

che comanda roccia e sabbia,

re del pianto e del sorriso

della mia fragilità,

Re del fango e delle stelle,

di fatica e di sollievo,

re del falso, re del vero

della mia fragilità,

re di tutto, re di niente.

Io che voglio andare con la gente

e poi mi trovo solo…

io, re di tutto, re di niente…

Io che so la mia incapacità

ma vorrei fare tutto…

io, re di tutto, re di niente…

Io, con i miei castelli in aria,

re di me stesso,

io con i miei sogni,

re di speranza…

Re del suono e del silenzio

che comanda foglie e fiori,

Re del fiume, re dei mari,

re del tempo e delle idee.

Re del sonno e del risveglio,

di rinuncia e di paura,

re di fiaba e di follia,

della mia fragilità,

re di tutto, re di niente.



Il tempo che verrà
(Angelo Branduardi)
E dove fiorisce l’albero
di neve
fra palazzi d’argento e bianche pianure,

e dove si perde

la nebbia del mattino,

e dove sono io?

E dove sfuma l’albacon gli anni veloci

fra il profumo dei fiori

e l’erba che cresce?

E dove troverò

la traccia del cammino,

che cosa ne farò

del tempo che verrà?

Dolce sogno

dov’è la realtà

Dolce sogno

dov’è la realtà

La felicità tiene per mano il dolore

ed insieme danzano in punta di piedi.

E dove fiorisce l’albero di neve

fra palazzi d’argento e bianche pianure,

e dove si perde

la nebbia del mattino,

e dove sono io?



Eppure
chiedilo agli uccelli

(Angelo Branduardi – Paul Buckmaster)

Eppure chiedilo agli
uccelli del cielo,

essi ti daranno risposta.


Per
creare i suoi occhi

(Angelo Branduardi)

 Per creare i suoi
occhi camminò fino al mare,

e nel soffio del vento si fermò per pensare,

“I capelli” lui disse “con la sabbia farò,

oro e argento prezioso per vederli brillare,

quando poi sulla spiaggia lei volesse danzare

con due ciottoli bianchi a lei piedi farò”.Mentre il vento portava lontano le nubi

“La sua bocca” pensò “la farò con il fiore

che su terre lontane tempo fa seminavo,

quarzo e perle preziose per crearle un sorriso,

quando poi il suo mondo lei volesse abbracciare

con le onde del mare a lei mani farò”.

Ed agli uccelli in volo

prenderò le piume

per crearle la pelle del viso e dei polsi

e della gazzella avrà la dolcezza

e la paura della lepre

ed il coraggio della tigre.

Ed io so bene che,

incontrando l’amore

che per lei ho pensato,

senza esitare lo riconoscerà“.

Così dal suo sogno la fanciulla destava

e tutto quel regno ai suoi occhi si apriva,

e l’uomo schiudeva le braccia e diceva

“Il mondo che vedi, da tempo attendeva”.

E lei lo sapeva,

già lo sapeva


Ch’io sia
la fascia
(Angelo Branduardi)

Ch’io sia la fascia
che la fronte ti cinge,

così vicina ai tuoi pensieri,

ch’io sia il grano di mais

frantumato dai tuoi denti selvaggi.

Ch’io sia al tuo collo turchese caldo,

della tempesta del tuo sangue.Ch’io sia la lana del telaio

che scivola fra le tue dita,

ch’io sia la veste che porti

sul flusso del tuo cuore.

Ch’io sia la sabbia nei mocassini

che accarezza le dita dei tuoi piedi,

Ch’io sia il tuo sogno notturno

quando nel sonno parli e gemi.

 


Lentamente

(Angelo Branduardi)

Lentamente tu scendi
la china

mormorando parole senza senso,

io con calma ti seguo finché posso,

come se non avessi più alcun peso…Lentamente ti apri e ti ritrai

e sicura continui la tua danza

mentre il filo che dipani dolcemente

senza fine mi avvolge e mi accarezza…

amore mio, è così che ti sento respirare

ed io so bene il tuo fiato sottile,

quando fra realtà e fantasia

la linea che tracciamo è così tenue…

Lentamente ti muovi e le tue mani

mi aiutano a capire quel che dici,

fino a quando il tempo non ritorni

a portarci i suoi doni inariditi.

In silenzio mi guardi e ti appartengo,

così piccola ed io tanto lontano,

ti spio mentre gli occhi tuoi son chiari

e piano piano cercano la riva.

Amore mio è così che ti vedo allontanare

ed io so bene il tuo silenzio assente,

quando fra realtà e fantasia

la linea che è segnata è così grave…


Storia di
mio figlio
(Angelo Branduardi)

Ecco, quando parli
d’amore

basta guardarti e non pensare

ed ogni cosa va lontano

e dentro me e in fondo al cuore

tutto diventa più leggero.Ora al mio fianco ti distendi

e piano piano ti addormenti

schiudi le palme delle mani

ed una fitta dolce pioggia

fra poco su di te cadrà…

Cadrà su me che ora ti guardo

e ripercorro ad una ad una

le vie di gioia e di dolore

lungo le quali ho camminato

per arrivare fino a te.

Se il mondo forse ha vinto me

giorno per giorno e con pazienza,

ora nel sonno già percorri

le bianche strade di Galilea

insieme a Lui che nascerà.

Domani nascono fiori nuovi

dalla tua pelle sul mio capo

tutto diventa più leggero

ed una fitta dolce pioggia

tra poco su di noi cadrà.

 


E
domani arriverà

(Angelo Branduardi)

Bimbo mio il fiume va,

passa sotto il ponte e va,

guarda bene la tua immagine,

domani cambierà.Bimbo mio che cosa fai

Cosa speri di fermare

Prendi un giorno dopo l’altro

senza fretta e in umiltà.

E domani arriverà…

e domani arriverà…

e domani arriverà…

e domani arriverà…

Bimbo mio il tempo è tuo,

non è poi quanto tu credi,

vedi, tornano le nubi

con i giorni di ieri.

Bimbo mio non ti voltare,

ogni giorno è come un fiore,

sii gentile nel raccoglierlo

e vedrai non morirà.

E domani arriverà…

e domani arriverà…

e domani arriverà…

e domani arriverà…

Nove mesi, un tempo lungo da passare

per sorridere al colore dei tuoi occhi,

veder crescere il tuo corpo dentro il suo,

e domani arriverà…

Nove mesi, un giorno lungo da passare,

attraversare tutto il mare per potere

abbracciare le tue mani e le sue spalle,

e domani arriverà…



Il Regno
Millenario
(Angelo Branduardi)

E’ vero, da tempo ha
varcato i confini,
il respiro sospeso ho cercato il cammino,

ma quando anche l’ultima strada era chiusa

ho lasciato in porto la nave

ed oggi cammino.

In frammenti di vetro il mio amore ho creato,con parole leggere te l’ho raccontato,

la mia voce oggi ti parla di sogni,

tu li senti dentro di te e non li rifiuti…

Ora lo so, tu mi conosci

quando mi cerchi con la mano

e resto lì ad aspettare un gesto tuo;

e l’attesa non è un peso…

sopra gli alberi sono alte le montagne,

ti rifugi nelle pieghe del tuo viso,

il cammino è verso il regno millenario.

Ora lo sai io ti conosco

quando ti cerco con la mano

e resti lì ad aspettare un gesto mio,

e l’attesa ti dispiace…

ed al vento si inchinano gli abeti

le tue braccia e le tue mani sono ali


siamo in volo verso il regno millenario.  
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