ABEL FERRARA – THE DRILLER KILLER

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New York, fine anni Settanta… Un giovane pittore, Reno, entra in chiesa, in stato d’agitazione, fuggendo nel panico dopo esser stato toccato da un vecchio seduto al primo banco indicatogli in precedenza da una suora. Si allontana accompagnato dalla fidanzata, Carol, che gli fa notare come il vecchio potesse ben essere il padre… Prima di far ritorno a casa, si fermano in un locale dove si esibisce la coinquilina Pamela…
Al verde, si ritrova con un’esorbitante bolletta del telefono da saldare. S’infuria, lanciando il telefono dalla finestra… Nel quartiere, Lower East Side di Manathann, ovunque poveri e vagabondi…
Sempre più disturbato, il giovane comincia ad avere visioni in cui si vede trapassare le pupille con un trapano…
Reno si reca dal gallerista Dalton Briggs per chiedere un nuovo anticipo da cinquecento dollari sul grande quadro di un bufalo dallo stesso commissionatogli, ricevendo un secco rifiuto…
Assistendo continuamente a scene di violenza in strada ad opera di balordi e vagabondi, peggiora la propria condizione psicofisica, litigando anche con Carol… Nuovi vicini, peraltro, diventano, per cinquecento dollari al mese, la punk band dei Roosters del leader Tony Coca-Cola per il quale canta anche Pamela…
Carol amoreggia sovente con Pamela, ricevendo ancora lettere e denaro dal suo ex marito…
Reno protesta con il proprietario di casa per il rumore della band che, provando, gl’impedisce di suonare e riposare, invano… Quello gli regala infine un coniglio scuoiato sul quale, in casa, sfoga la propria frustrazione a colpi di coltello infierendo sul cadavere… Sua ossessione divengono poi i trapani…
Lavorando al quadro, è sempre più di frequente vittima di sanguinose visioni che lo spingono a scendere in strada ad uccidere un barbone che dormiva in un bus abbandonato con un trapano portatile… In breve diviene un serial killer, ripulitore dei bassifondi delle città…
Tony gli chiede di realizzare un suo ritratto per cinquecento dollari, entusiasta del bufalo che sta dipingendo per Dalton…
La notizia degli omicidi inizia a fare il giro dei quotidiani, rendendo ancora più nervoso Reno…
Il quadro viene completato, ma non rappresenta la svolta economica dal pittore agognata. Dalton lo ritiene infatti un mero esercizio di tecnica privo di passione, una vera schifezza… Carol protesta e invita Reno a far qualcosa, ma lui si limita a guardarla attonito…
La donna finisce per lasciarlo, tornando da Steven, con Reno a tentare invano di fermarla… Rimasto solo, la follia pervade senza più freni la mente del pittore, sempre più in preda a visioni truculente…
Contattato Dalton, lo convince a raggiungerlo con la scusa di mostrargli qualcosa di interessante e con la prospettiva di poter star soli, noto omosessuale l’altro… Quando questi arriva trova la porta aperta e traccia alcuna dell’ospite che, poco dopo, lo affronta con un trapano, uccidendolo… Nel rincasare dopo una seduta di coro da Tony, Pamela rinviene il cadavere del gallerista appeso alla porta con una punta ancora conficcata nel cuore. Reno l’agguanta con un trapano…
Nel mentre Carol e Steven si baciano in casa. Poi, mentre lei è intenta a farsi una doccia, Steven viene aggredito e ucciso da Reno… Carol, ignara di quanto accaduto, torna a letto dove crede di giacere al fianco dell’ex marito…