LUIGI FILIPPO D’AMICO – IL PRESIDENTE DEL BORGOROSSO FOOTBALL CLUB


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INIZIO FILM – SELEZIONE SCENE – SOTTITOLI – CONTRIBUTI SPECIALI (Note biografiche Alberto Sordi e Luigi Filippo D’amico)

Il presidente del Borgorosso Football Club, Libero Fornaciari-Valli, sul bus che conduce la squadra alla partita in programma fuori casa con il Guastalla, incita i giocatori a giocare solo ed esclusivamente per la vittoria al fine di ottenere l’agognata promozione nella categoria superiore…
Benito, il figlio del Presidente, impiegato del Vaticano, viene convocato dal vescovo affinché si rechi al capezzale del padre morente. Il vecchio non è mai stato presente nella vita del ragazzo che con il genitore non ha infatti rapporti… Eseguendo le direttive dell’ecclesiastico, Benito parte con la madre, Amelia, alla volta di Borgorosso di Romagna… L’uomo è ancora vivo e intento a seguire la partita con un walkie-tolkie, impartendo le direttive all’allenatore. La squadra vince, agganciando così la prima in classifica prima dell’ultima giornata. Ma Libero ha un attacco cardiaco…
Benito perlustra i locali della ditta vinicola del padre, invero dedito solo ed esclusivamente alla sorte dell’amato Borgorosso, team per il quale è arrivato a spendere fino a trenta milioni per tre giocatori… Erminia, l’ultima amante del padre, è colei che ha gestito fin lì l’azienda. Arriva a chiedergli se la voglia ancora, ma, conscio del di lei ruolo, Benito è felice di chiederle di rimanere pur di non inimicarsi le altre dipendenti…
Bulgarelli, il sindaco del paese, si propone di diventare presidente. Benito chiede al commercialista di preparare le carte per la cessione della squadra…
Più tardi, eccolo visitare il campo della squadra, assistendo anche a un allenamento…
La domenica giunge infine. Per il Borgorosso è l’ultimo decisivo incontro, quello valevole per la promozione… Alla partita assiste anche Benito che, dall’animalesco spettacolo espresso dai tifosi, rimane sconvolto abbandonando lo stadio all’inizio del secondo tempo…
La squadra ha perso la gara, fallendo quindi l’occasione della promozione. I piani di Benito, di cedere la squadra lucrando sulla promozione, vanno così in fumo. Bulgarelli gli offre solamente dieci milioni, senza possibilità di riavere indietro i soldi spesi dal padre per la squadra…
In ufficio si presenta un procuratore, Zuccotto, per offrirgli giocatori con i quali rafforzare la rosa, ma anche per prospettargli l’opportunità di cedere giocatori. Quattro di loro lasciano la squadra per trentadue milioni, facendo infuriare i tifosi… Ma ecco una notizia a sorpresa: alcuni giocatori del Celerina, la squadra promossa, sono stati trovati positivi alle anfetamine e, pertanto, il team è stato penalizzato di dieci punti. È il Borgorosso la squadra promossa. La folla, infuriata per le cessioni, circonda l’auto di Benito che, a fatica, riesce ad entrare in casa. La polizia è costretta ad accorrere… Di Benito non ci sono tracce, intento nel mentre a tentare la fuga in abiti da donna. I facinorosi assaltano la casa, costringendo i poliziotti a sparare in aria… Il ritratto di Libero parla a Benito che, seguendo il consiglio del genitore, arringa la folla placando gli animi e trasformando la rabbia in giubilo promettendo l’acquisto di giocatori di livello…
Benito in persona si reca a Milano per la campagna acquisti. Ingaggia subito il mister italo-peruviano José Bonservizi, detto lo “stregone”, e i giocatori da questo voluti… Incontrando al mare Omar Sivari, Benito resta attonito quando quello gli dice di non conoscere Bonservizi…
Ad agosto la squadra raggiunge il fastoso ritiro pagato dal presidente. L’entusiasmo è alle stelle, sebbene i nuovi acquisti non sembrino proprio dei campionissimi…
Il ragioniere informa Amelia che i giocatori sono costati sessantaquattro miloni, oltre cento l’allenatore. La squadra si sta indebitando, anche per l’acquisto di un bus e di una auto e, pertanto, l’ha convocata per parlarci… Benito è ormai completamente preso dalla nuova avventura, al punto da dichiararle di non avere intenzione di tornare a Roma e di essersi anzi dimesso dall’incarico in Vaticano…
Prima del campionato, allenatore e tifosi prevedono di conquistare una nuova promozione vincendo il girone con cinquantuno punti… Durante la prima gara stagionale, le certezze del precampionato si rivelano fasulle, e la squadra perde due a zero. Lo stregone millanta sicurezza, mostrandosi non preoccupato per nulla della pessima prestazione e della mediocre preparazione atletica denotata dai giocatori… Le infelici prestazioni si susseguono e, dopo sette giornate, la squadra è ultima in classifica con un solo punto all’attivo… I tifosi rumoreggiano, e in molti si chiedono cosa aspetti Benito ad esonerare il tecnico…
Consigliato da Erminia, Benito prende in mano la situazione, esonerando lo stregone, in realtà di Castellamare di Stabia, e portando i giocatori in ritiro, a farli esercitare con lavori manuali e mangiare di tutto. A spiarlo, Bulgarelli e altri tifosi del Borgorosso, scettici sui risultati che porterà il nuovo approccio alle gare…
Ma la squadra trae giovamento ed entusiasmo dal cambio d’allenatore, vincendo per tre a uno contro il Brighella…
In ritiro, il sempre più esaltato Benito impedisce le visite clandestine delle mogli ai giocatori…
I successi si susseguono e in pochi restano seguaci dell’esonerato stregone…
Durante il derby con il Sangiovese, sotto di un goal per un rigore fatto ripetere, al momento dell’espulsione di un giocatore, Benito protesta duramente incitando la folla contro l’arbitro. Gli spettatori danno libero sfogo alla violenza, producendosi in un’invasione di campo che invano lo stesso Benito cerca d’impedire… Tra petardi, risse, danneggiamenti e cariche della polizia, si conclude la breve ma intensa avventura di Benito alla guida del Borgorosso… Il campo viene squalificato per otto giornate, la società multata e costretta a risarcire i danni…
La madre e il vescovo cercano di convincere Benito a cedere la squadra a Bulgarelli, che ha nel frattempo rastrellato tutte le cambiali firmate dal presidente per un valore di oltre cento milioni. Ma Benito, sempre più fanatico, rifiuta di accettare l’accordo. Schernito in strada dai tifosi accorsi in piazza, comprende di essere ormai fuori luogo, decidendo di firmare l’accordo e di tornare a Roma…
Mentre prende gli ultimi effetti personali in ufficio, Erminia e le operaie cercano di farlo desistere dalla decisione presa…
Durante l’assemblea, i soci votano per assegnare la presidenza a Bulgarelli. Erminia prende la parola in attesa dell’arrivo di Benito che, dopo un accorato discorso d’addio, presenta l’ultimo acquisto: Omar Sivori!… I presenti non possono far altro che acclamarlo e riprenderlo alla guida della squadra…
Furioso, Bulgarelli si vendica facendo pignorare tutti i beni di Benito, la cui azienda vinicola fallisce… Ma Benito non se ne cura e la domenica parte, seguito da tutto il paese, detrattori compresi, per raggiungere lo stadio per la prima partita con Sivori in campo…


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