ALL THE INVISIBLE CHILDREN

ALL THE INVISIBLE CHILDREN

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INIZIO FILM – LINGUE E SOTTOTITOLI – SELEZIONE SCENE – CONTRIBUTI (Backstage Uno sguardo dentro; Video musicale di Teach me again; Trailer e TV spot; Galleria fotografica)

TANZA di MEHDI CHAREF

Tanza e altri coetanei sono dei bambini costretti ad essere soldati dagli adulti… Durante un assalto a una jeep, uccidono un coetaneo…
Dopo una lunga marcia notturna, eccoli irrompere in un villaggio apparentemente disabitato. Lì Tanza scova una fionda celata in un muro da un bambino, poi i pochi effetti personali di una coetanea, e per un attimo pensa alla sua infanzia perduta. Il richiamo dell’adulto presente, lo riporta alla realtà. La notte, spiega questi loro, assalteranno un pacifico villaggio in costruzione, dove numerosi bambini sono intenti a giocare. Tanza li guarda interessato prima di rimettersi a controllare le armi. Un bambino-soldato poco più grande, gli rivela che il gruppo inizialmente era composto da undici membri, ora morti… L’attacco è rimandato al mattino successivo…
Seguendo le direttive ricevute, i bambini occupano gli edifici assegnatigli. Tanza esegue, ma, ritrovatosi in quella che sembra essere una scuola, si mette a giocare usando la bomba che tiene con sé… Scrive sulla lavagna e, più tardi, disattiva il detonatore addormentandosi sulla dinamite…

BLUE GIPSY di EMIR KUSTURICA

Uros Petrovic è un piccolo zingaro che, dopo esser stato recluso in un riformatorio minorile per i furti commessi su ordine dei familiari, è combattuto tra la possibilità di rimanere nella struttura e quella di tornare a casa. Lì il padre padrone lo picchia quotidianamente, obbligandolo poi a rubare… E, infatti, i familiari minori, sono tutti attivi in stazione, derubando bigliettaia e passeggeri in attesa…
Il giorno della scarcerazione, Uros è triste, prelevato in struttura dal padre e dagli altri familiari. Vorrebbe andare a fare il parrucchiere dallo zio Bojan, ma il padre gli spacca una bottiglia in testa, intimandogli di rubare i soldi da un taxi posteggiato poco lontano. Il proprietario lo rincorre, e lui si dà alla fuga nei campi, braccato da un poliziotto e da numerosi altri adulti. Usando un forcone come asta, Uros si proietta di nuovo nel riformatorio, dove almeno nessuno lo obbliga a rubare e lo picchia…

JESUS CHILDREN OF AMERICA di SPIKE LEE

Brooklyn. La piccola Blanca vive con i genitori, una coppia di tossicodipendenti malata di AIDS. Anche lei soffre di continui malanni. Il padre, Sammy, reduce della guerra del Golfo, non ha un lavoro e litiga spesso con la figlia, priva di giochi, DVD e telefono cellulare, che detengono invece le coetanee. La madre, Ruthie, non le ha ancora detto che è anche lei affetta da AIDS, tentando di farle prendere le medicine spacciandole per vitamine. Ma sia il padre che la piccola ritengono siano inutili…
Sammy viene incaricato di acquistare le medicine, ma finisce per rifornirsi di droga. Rincasando trova Blanca intenta a vomitare in bagno e Ruthie svenuta sul tavolo dopo una dose di droga, con la casa invasa dal fumo per del cibo che si sta bruciando sui fornelli…
Le bulle della scuola, insultano e malmenano sempre Blanca che, un giorno, si ribella all’ennesimo sopruso. Debilitata dalla malattia, sanguina dopo aver sbattuto la testa contro una ringhiera. Viene quindi derisa come affetta da AIDS, proprio come i genitori… La madre della coetanea con cui si è pestata si presenta a scuola, chiedendo l’allontanamento della piccola per via della sua malattia. Tornando a casa, la piccola continua ad essere insultata. In suo soccorso arriva il vecchio negoziante di quartiere. Blanca si ferma a guardare un manifesto sul quale compare il volto di Magic Johnson a incitare i malati a non arrendersi alla malattia…
Tornata a casa, osserva i genitori litigare. Sammy ha attaccato l’aids a Ruthie che, in gravidanza, l’ha passato a Blanca. La piccola scaglia una scatola di medicine contro il padre. Piange, dicendo che sta per morire e per il fatto che loro si drogano. Tutti la prendono in giro e la picchiano per colpa loro…
I due genitori decidono infine di portarla in un centro specializzato, dove trova conforto in un gruppo di sostegno. Lì i pazienti raccontano a turno la propria storia…

BILÙ & JOAO di KATIA LUND

San Paolo di Brasile. Joao e la sorellina Bilù sono costretti a raccogliere lattine da rivendere per acquistare i mattoni necessari al completamento della casa che i genitori stanno costruendo…
Dopo una notte di duri lavori ai mercati e mille peripezie, arrivano di poco in ritardo sulla chiusura del deposito di materiali recuperati. Grazie all’arrivo di un mezzo, riescono ad entrare e a vendere quanto recuperato… Stanchissimi, tornano infine nel quartiere, pronti l’indomani a una nuova giornata di duro lavoro…

JONATHAN di JORDAN E RIDLEY SCOTT

Il reporter Jonathan passa le notti insonni, angosciato dalle fotografie scattate sui campi di battaglia. Giunta l’alba della partenza per un nuovo fronte, uscito per fumare una sigaretta, si addentra nel bosco prospiciente la propria abitazioni, seguendo l’immagine di due bambini che sembrano chiamarlo… Si tuffa nel fiume che scorre, ritornando bambino. I due lo issano a bordo della barca su cui si trovano. Fa il fotografo di scene di guerra, spiega loro, e l’Africa Occidentale è la sua prossima destinazione… Raggiunta la sponda opposta, i tre si divertono a rincorrersi, spingersi e sfidarsi con dei bastoni… Ma in breve Jonathan li perde di vista, finendo in balia della nebbia. In una radura li ritrova, intenti a fissare di fronte a sé… un vero teatro di guerra da attraversare! Anche loro bambini immersi nella guerra, sebbene privi di armi con cui combatterla… Cessati il fuoco e le esplosioni, numerosi bambini escono dai rispettivi rifugi. Sono tutti bosniaci e privati dei genitori dalla guerra…
Tornando sui propri passi, Jonathan e i due nuovi amici osservano la di lui moglie avanzare chiamandolo a gran voce per l’arrivo del taxi. La donna non può ovviamente riconoscere il piccolo che le si palesa di fronte. Jonathan decide infine di tornare a casa dove, al limitare del bosco, riprende le sembianze adulte, salutando i bambini che, vivendo nella guerra, riescono a sviluppare un estremo spirito di sopravvivenza…

CIRO di STEFANO VENERUSO

Napoli. Ciro e Bertucciello sono adolescenti, costretti dai genitori a rubare per sopravvivere. Rapinato un automobilista del suo rolex, vengono inseguiti dal cane di un musicista ambulante…
Sul luogo del delitto, intanto, una folla si raduna di fronte a una telecamera, e varie posizioni sulle sanzioni da applicare contro i delinquenti vengono esternate…
Intimorito il cane, Ciro scopre di essersela fatta sotto… Poco dopo eccolo comprarsi dello zucchero filato, per un momento infine bambino… I genitori litigano quotidianamente e per tutto il giorno. Il piccolo mima anche il gesto di suicidarsi con una pistola…
Più tardi Ciro e Bertucciello portano il rolex a un giostraio ricettatore… Oltre ai soldi, Ciro chiede anche dei gettoni, che usano subito, in memoria di un’infanzia perduta e, invero, mai vissuta….

SONG SONG & LITTLE CAT di JOHN WOO

Cina. Song Song soffre nell’ascoltare i litigi tra i genitori. Il padre, facoltoso uomo d’affari, viene cacciato di casa, poiché la compagna non vuole che porti a vivere lì anche il figlio avuto da un’altra relazione. La madre non parla mai con Song Song che, invano, le esterna spesso il desiderio di avere un fratellino, al quale presterebbe la sua bella bambola. La donna le risponde duramente “Tu non hai un fratellino”, e così Song Song getta la stupenda bambola dal finestrino, balocco che viene raccolto da un poveruomo di passaggio, nonostante un braccio di porcellana sia andato distrutto. La bambola è per la piccola Xiao Mao, Little Cat, trovata anni prima in quello stesso luogo dopo averne ascoltato il vagito proveniente da un fusto. La piccola che, anni dopo, è cresciuta e sana, a parte una gamba zoppa, aiuta il nonno adottivo nella cura dell’umile giaciglio che occupano. La bambina è felicissima di ricevere la bambola, rinvenuta nello stesso posto in cui il vecchio aveva rinvenuto lei. Il vecchio è felice. A breve avrà raggiunto la cifra di novecento yuan, che gli permetteranno di farle frequentare la scuola dell’obbligo… Anche lei lo aiuta a recuperare cibo al mercato e a raccogliere oggetti. Nel tentativo di recuperare una matita per la piccola, il vecchio non si accorge però dell’arrivo di un tir che lo investe… Giunta la sera, la piccola, che non si è accorta di nulla, si aggira invano per il mercato in cerca del nonno…
Nei sotterranei della villa di Song Song, Little Cat piange l’assenza del nonno, mentre la ricca bambina seguita ad esercitarsi al piano…
Little Cat viene prelevata da un uomo che le fa vendere mazzi di fiori nei locali cittadini assieme ad altre bambine, facendosi chiamare padrone e passando la sera a ritirare gli incassi. Chi non guadagna viene picchiato e privato del cibo. Nonostante la dura vita, Little Cat non rinuncia ad avere cura della sua meravigliosa bambola, proprio mentre invece Song Song si disinteressa di tutte quelle che ha in casa, distruggendole anzi spesso in preda ad attacchi di rabbia…
Un giorno, uscita in auto con l’algida madre, Song Song scorge in strada Little Cat con in braccio una delle sue bambole scartate. La vede spintonata da un uomo bianco, poi, quando le si avvicina, riceve un fiore dopo aver detto “che bella” in riferimento alla bambola…
La madre di Song Song raggiunge una piattaforma fluviale, nella quale sta per spingere l’auto. La piccola, con in mente l’immagine di Little Cat e della sua bambola, canta il brano musicale al quale si esercita quotidianamente, facendo sì che la madre fermi appena in tempo il veicolo…
Little Cat osserva i bambini di una scuola giocare in giardino, immaginandosi felice studente, come sognato dal nonno, lontana dalla meschina vita che è costretta a condurre…