STENO – FEBBRE DA CAVALLO

 

STENO – FEBBRE DA CAVALLO

 

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FILM – SCENE – SETUP – EXTRA [Trailer, Photogallery, Crediti]

 

In un’aula di Tribunale si svolge un processo a carico di Bruno Fioretti, Armando Pellicci, Felice Roversi e del sedicente avvocato De Marchis. Fioretti descrive l’ambiente di Tor di Valle dove si aggirano persone di ogni ceto, tutte accomunate dalla passione e dal vizio per le corse ippiche. In tanti sono sul lastrico e tra questi proprio Fioretti, detto Mandrake, indossatore e attorucolo, Pellicci detto Er Pomata e Felice…

Un giorno Er pomata riesce a farsi dare ventimilalire per una giocata sul cavallo Mon Amour da Otello Rinaldi, detto Manzotin, un grossolano macellaio. Con lui giocano anche Mandrake e Felice, da tempo in società… La corsa viene vinta da Sole mio, mentre Mon Amour, da loro giocato, viene squalificato a pochi metri dal traguardo per lo strappo delle briglie… Sulla via del ritorno restano senza benzina, irrisi da Manzotin che ha invece vinto trecentomila lire…

In serata i tre amici studiano i cavalli da giocarsi l’indomani a Napoli… Mandrake litiga con la fidanzata, Gabriella, titolare di un bar, mentre Felice inizia il suo turno di parcheggiatore abusivo… Promettendole di sposarla, Bruno riesce a placare Gabriella, salvo poi farle capire di aver perso ancora per via dell’impotenza che lo coglie dopo le scommesse fallite…

Er Pomata è invece costretto a fingere di essere un malato che rientra a casa per evitare le cacce del Ventresca, che da lui pretende trecentomilalire… Er Pomata vive ancora con la nonna e la sorella dall’alito pestilenziale che lo mantengono…

L’indomani Mandrake non riesce a recitare la parte di un vigile urbano in uno spot di un superalcolico, dimenticando la battuta. Per reperire i soldi da giocare a Napoli, ferma un automobilista sanzionandolo per quarantasettemila lire incassando la somma brevi manu…

Ma i soldi non bastano e così decidono di truffare Manzotin ordinando telefonicamente della carne per conto di un sedicente conte De Simone con il resto di centomila lire. Ad effettuare la consegna è il figlio del macellaio, che lascia novantaquattromilalire al Pomata, spacciatosi per il conte, convinto di incassarne centomila lire dal di lui maggiordomo (invero Mandrake)…

Con oltre centomila lire in tasca, i tre raggiungono così Napoli, perdendo però la giocata… Le diecimila lire per i biglietti del treno sono bruciati al gioco delle tre carte, costringendoli a continui spostamenti di carrozza in carrozza per evitare i controllori…

La sera Gabriella si accorge dell’ennesima giocata perdente di Mandrake… L’indomani si reca da una cartomante che vede per lei tre cavalli convincendola a giocare una tris… Tornata a casa, mostra le carte a Mandrake, chiedendogli di giocare i cavalli King, Soldatino e D’Artagnan…  

Mentre si reca a Tor di Valle, Mandrake incontra Er Pomata che lo convince a giocare le trentamila lire di Gabriella su Antonello da Messina vincente, data la scarsezza dei tre cavalli scelti dalla donna… Impietosendo il farmacista dichiarandogli la morte della nonna, Pomata riesce a farsi rimborsare alcuni medicinali ottenendo la sua parte per la giocata su Antonello da Messina nella corsa di Cesena… Ma, a sorpresa, Soldatino, il cavallo dell’indebitato avvocato De Marchis che non gli ha potuto dare neanche la biada, vince davanti a King e D’Artagnan. Gabriella avrebbe così vinto venti milioni!…

Tornato al bar, Mandrake la trova intenta a festeggiare, cercando di vendicarsi del Pomata attendendolo invano sotto casa…

Il driver di soldatino, Stelvio Mazza, intima a De Marchis di pagargli gli arretrati, mentre il conte Dallara  decide di assoldare il più noto fantino europeo, Rossini, per la sua cavalla Bernadette…

Mandrake prova a farsi prestare i soldi dalla collega indossatrice Mafalda, ma invano. Recatosi a casa del Pomata per regolare i conti, lo trova occupato con i funerali della nonna, con presenti in loco anche vari creditori tra i quali Er Ventresca… Si rivelerà tutta una messinscena per placare i creditori…

Sulle sponde del Tevere gli amici si arrovellano su come placare Gabriella, accorgendosi della presenza di De Marchis che vorrebbe suicidarsi… Insieme vanno a pranzare e, scorgendo una foto di Rossini sul giornale, ideano una “supermandrakata”: sostituire il francese alla guida di Bernadette per far vincere Soldatino… Inizialmente però Mandrake rifiuta dichiarandosi pronto a confessare a Gabriella la mancata giocata… Tornato a casa e scorto inservienti trasportare mobili nuovi al bar, pagati con quindici milioni di cambiali firmate dalla donna, non trova il coraggio di farlo…

E così, atterrato Rossini all’aeroporto, Er Pomata, spacciandosi per commissario di polizia, lo prende in custodia con la scusa di doverlo proteggere da un possibile rapimento… In un bagno lo fa spogliare, passando i vestiti a Mandrake che sfila così tra i giornalisti…

Pomata conduce in auto Rossini fuori città, simulando un tentativo di rapimento ad opera di De Marchis… Felice, che conduce l’auto dei presunti rapitori, finisce però per sbattere contro un cartello pubblicitario provocandole gravi danni…

Nel mentre Mandrake arriva in albergo dove fa la conoscenza di Dallara…

Pomata lascia Rossini in un appartamento fuori città dove si trova Mafalda che dovrà intrattenerlo fino all’indomani…

Mentre Mandrake “parla” con Bernadette, Pomata arriva a Tor di Valle giocando due milioni di lire su Soldatino… Ma, prima della corsa, Stelvio, non ancora pagato, rifiuta di condurre il cavallo. A sostituirlo è Pomata, ancora in possesso del patentino di driver…

La corsa ha inizio e dopo un avvio lento che rischia di smascherare la truffa, invasato dalla corsa, Mandrake conduce Bernadette al successo su Soldatino…

Dopo una vita in cui perdevo, ho voluto essere primo, vincere, dichiara Bruno al Giudice…

De Marchis e gli altri hanno tentato di linciare Mandrake subito dopo la corsa, facendo venire a galla la truffa…

Mandrake si cimenta in un elogio del giocatore di cavalli, cercando di puntare sull’infermità mentale… A difesa degli imputati arriva anche Gabriella che confessa di aver giocato la tris, certa che lui non l’avrebbe fatto. Inizia a insultarlo, finendo allontanata dall’aula… Pomata e scommette con Mandrake che la sposerà… Ma ecco che il giudice si mostra un incallito giocatore e appassionato di ippica, assolvendo tutti gli imputati…

Durante il viaggio di nozze Mandrake scende dal treno per comprare sigarette da un venditore ambulante che si rivela essere Pomata. Rimane così a Cesena con la promessa di raggiungerla a Venezia, potendo così recarsi a giocare con i sopraggiunti De Marchis, Felice e giudice…