PAOLO VILLAGGIO – FANTOZZI FOREVER (TAVOLE E TESTI DI FRANCESCO SCHIETROMA)

PAOLO VILLAGGIO – FANTOZZI FOREVER

(TAVOLE E TESTI DI FRANCESCO SCHIETROMA)

CAIRO EDITORE – Collana EXTRA . I edizione novembre 2014

COLORI: Rino Benvenuto

 

31 dicembre 2014. Roma. Paolo Villaggio entra in un bar dove, riconosciuto, il barista gli dice di saper tutto di lui per via di tale Pupazzi, Ugo Pupazzi, che vive lì vicino da anni… il Ragionier Ugo Fantozzi, corregge Villaggio… L’uomo gli chiede se voglia andare a salutarlo, dandogli così le indicazioni necessarie… Poco dopo ecco Villaggio in casa Fantozzi. Umile e gaffeur come sempre, il ragioniere, ormai in pensione, accoglie il celebre ospite nel suo squallido appartamento. Pina è fuori per gli acquisti necessari al cenone, mentre Mariangela, sposatasi con un nullafacente e orrido australiano, si è ormai da anni trasferita nel continente dei canguri. Il ragioniere passa dunque il tempo a smanettare con un notebook, alle prese con Facebook e Google, termini che non sa neanche pronunciare correttamente, con il lavativo e ladruncolo omonimo nipote a dargli saltuarie lezioni. Gli ha anche regalato un telefonino… ma non sa come usarlo… Su imbeccata di Filini, racconta il ragioniere, ha tentato di farlo imbucare presso la megaditta appellandosi in ordine: a Cobram III, capo del personale che va a trovare al campo da  golf in cui è solito giocare la domenica mattina; a Cobram II, direttore dell’ufficio personale; al capo dell’ufficio Bustarelle e Favoritismi (in realtà sempre Cobram) che gli lascia una sola speranza: farsi massone…

E così, per una settimana, come Alberto Sordi nel film Un borghese piccolo piccolo, Fantozzi si mette a studiare il libro di massoneria ricevuto. Poi, giunto il giorno prefissato, eccolo presentarsi con Filini al luogo indicatogli. Ma la cerimonia d’iniziazione finisce male, con l’incendio del palazzo e la furia di Cobram. Addio raccomandazione per il nipote…

In continuazione suonano esattori di equitalia che il ragioniere congeda presentandosi di volta in volta travestito da qualcun altro (Irina, un cinese…).

Vorrebbe tornare alla Megaditta, gli chiede Villaggio? Sì, peccato che quella sia poi fallita e, nel frattempo, il megadirettore Balabam sia entrato in politica per evitare il carcere. Filini organizza all’uopo una contestazione in occasione di un comizio dell’ex-capo: Fantozzi finirà linciato dopo esser stato additato come esempio di fannulloneria e causa dei mali del paese… Balabam sarà ovviamente eletto…

Su Facebook ha scovato il profilo della Silvani e, grazie al nipote, ne ha ottenuto un appuntamento… E così, tentando invano di spacciarsi per moderno e al passo coi tempi, tra una disavventura e l’altra, la serata si concluderà in un disastro. Neanche stavolta ha potuto dunque dichiararle il proprio amore.Della sventurata serata la Silvani, sola e immersa ormai in Facebook e reality, posterà invece un falso resoconto…

L’estate precedente, prosegue Fantozzi, si è recato da una nota fattucchiera per cercare di porre rimedio alla sfortuna che da sempre lo perseguita. Quella gli prepara una pozione, da bersi in riva al mare possibilmente alle Maldive. Ma lui e Pina perdono l’aereo, accettando di farselo cambiare con uno diretto su Beatomedia, pianeta descritto come oasi della Galassia dai prezzi bassissimi. Ma, anche lì, nulla fila per il verso giusto, né la pozione ha effetto. Torneranno sulla Terra a bordo dell’astronave di un omologo sfigato alieno…

Suonano alla porta. Ad aprire va Villaggio che, scambiato per Fantozzi, viene portato via dagli esattori…

Suonano ancora: sono la moglie, il nipote e i colleghi giunti per il cenone con tanto di fuochi d’artificio… Il ritardatario Filini però, presentatosi con un carro armato, farà saltare in aria l’appartamento…

Villaggio, seduto in auto tra gli esattori, brinda in auto augurandogli buon anno…