MAURIZIO PONZI – MADONNA CHE SILENZIO C’È STASERA

MAURIZIO PONZI – MADONNA CHE SILENZIO C’È STASERA
MAURIZIO PONZI – MADONNA CHE SILENZIO CHE C’È STASERA

MAURIZIO PONZI – MADONNA CHE SILENZIO CHE C’È STASERA

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FILM – SETUP – SCENE – EXTRA (Noccioline in un circo, Miracolo a Prato, Sulle tracce del film,

Prato. Francesco, trentenne disoccupato, si sveglia come ogni mattino di controvoglia, assordato dal suono della metallica sveglia che solo a calci riesce a fermare… Dopo un’interminabile urinata, si cimenta in un dialogo immaginato con l’amata Maria e assurde azioni prima di rispondere all’immancabile telefonata dell’asfissiante madre che lo rivorrebbe a casa con sé… La incontra uscendo, prima d’entrare nell’ascensore. Quando vedo il tuo letto vuoto, mi sembra che tu sia morto, dichiara la donna che lo implora in lacrime, attribuendo la sua attuale condizione all’abbandono di Maria…
Divincolatosi dalla donna, Francesco esce con la sua bici con parabrezza per andare in cerca di lavoro, passando al bar della Casa del Popolo dove al barista confessa il fastidio che la madre gli arreca… Il caffè è amaro, per il bitter che il barista gli ha versato per indispettirlo… Eccolo poi sul tram per andare in centro dove un omosessuale lo molesta dopo averlo adocchiato ed esserglisi seduto vicino. Divincolatosi, Francesco esce di corsa alla prima fermata, leggendo la falsa lettera del padre, morto da ventitré anni, redatta dalla madre per farlo tornare a casa e “non diventare cieco”… Un passante, Magnifico, si ferma e dichiara di essere stato amico del padre, con il quale ha viaggiato in Perù… L’uomo continua: invano lo aveva convinto a emigrare e ad abbandonare il lavoro al telaio… È palesemente alienato anch’egli, fissato con il telaio, il Perù, l’anticlericalismo e la vincita al totocalcio…
Poco dopo, all’esterno di un magazzino di fibre tessili, Francesco chiede indicazioni stradali a un pazzoide… Invano cerca un bagno… Mentre urina dietro alcuni contenitori, si trova minacciato con una pistola da un ragazzino che minaccia di ucciderlo se non gli dà cento precise lire… Il ragazzino lo denuncia poi come ladro, salvo poi raggiungerlo successivamente e dichiararsi orfano di nome Francesco…
Finalmente Francesco raggiunge una tessitoria dove sembrano cercare personale… Tra rumori assordanti di macchinari, grida, e arti amputati, Francesco trova infine le persone giuste che gli consentono di fare una prova pratica… Ovviamente, non avendo esperienza, combina un disastro, provocando la distruzione del macchinario in una sorta di guerra con lo stesso… Tra gli operai trova… Magnifico… che non gli rivolge la parola allontanandosi mesto con un fiasco di vino al momento della pausa, deriso dai colleghi…
Francesco lo segue, poi se ne va fermandosi in un parco con il piccolo omonimo al quale dice che la fabbrica è fallita e che ritenterà altrove. Parlano di Maria, dichiarando che è stato lasciato perché “l’ho deciso io”… Entrano poi in una tavola calda dove la ragazza lavorava e dove si trovano di lei amiche che lo irridono anche per via dei pantaloni che si è appena sgarrato… Chiusosi nel bagno delle donne mentre la cassiera gli cuce i pantaloni, Francesco sente le sopraggiunge amiche spettegolare, parlando anche di Maria che sembrerebbe incinta di quattro mesi proprio di lui e non di Nicola, suo prossimo marito… Per un soffio riesce a non farsi scoprire…
Francesco, recuperati i pantaloni, si presenta in chiesa interrompendo il matrimonio di Maria… che è però un’altra donna…
Il piccolo taccia di codardia Francesco che non è in grado di telefonare a Maria, sfidato a rubare una mela… Il ragazzino usa ancora il trucco della pistola, permettendogli così di perpetrare il furto…
Per sfuggire alla cattura, si ritrovano in un teatro dove si tiene una serata di dilettanti allo sbaraglio cui Francesco si trova costretto a partecipare… Vincendo!, con il brano Puppe a pera… Con i soldi della vincita prospetta un trasferimento in Perù, trovando finalmente il coraggio di telefonare a Maria… Passano in stazione, in cerca d’indicazioni per il Perù, poi a casa del bambino che si rivela chiamarsi Filippo ed esser tutt’altro che orfano. A sorpresa il padre si scopre essere Magnifico… Questi svela che il padre è andato in Perù!, anch’egli tutt’altro che morto alla sua nascita…
Basito, Francesco decide di andare a giocare una schedina in una ricevitoria in chiusura. Obbliga così, pistola giocattolo di Filippo in pugno, il titolare a giocargliela, promettendogli la metà in caso di vincita… Su un ponte ferma poi un uomo che lo invita a sparare sapendo che non ne avrebbe trovato il coraggio. Butta così l’arma in acqua… Poi eccolo al bar, a monologare ripetendo “Madonna che silenzio c’è stasera”, unico avventore oltre al barista. Il locale viene chiuso, previa telefonata della madre di Francesco che lo richiama a casa… La bicicletta gliel’han rubata… Si aggira così per le strade buie, imbattendosi in una donna che scambia per una prostituta e poi in una mercenaria vera… La rimorchia per ventimila lire, facendo finta di non conoscerla sul tram dove il cugino Stefano lo incontra…
Appena messo piede in casa, la madre inizia a tempestare la porta di colpi e a gridare, insultando la prostituta, che si chiama anch’ella Maria, facendola così andare via e mandando in bianco il figlio… Per Francesco giunge il tempo di andare a dormire. A disturbarlo è una telefonata, ma non della madre, bensì dell’amata Maria!…