LA DIFESA DELLA RAZZA – ANNO I N. 6 – 20 OTTOBRE XVI

LA DIFESA DELLA RAZZA – ANNO I N. 6 – 20 OTTOBRE XVI
SCIENZA – DOCUMENTAZIONE – POLEMICA – QUESTIONARIO

DIRETTORE: Telesio Interlandi
“Uomini siate, e non pecore matte, sì che’l Giudeo di voi tra voi non rida!” (Dante – Paradiso V)
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COMITATO DI REDAZIONE: Guido Landra, Lidio Cipriani, Leone Franzì, Marcello Ricci, Lino Businco
SEGRETARIO DI REDAZIONE: Giorgio Almirante

SOMMARIO p. 2

LA DICHIARAZIONE DEL GRAN CONSIGLIO p.7
La rivista pubblica per intero la Dichiarazione della razza del Gran Consiglio…

PREMESSA
Di Telesio Interlandi p. 8
Plaudendo alle deliberazioni del Gran Consiglio, Interlandi espone il piano del fascicolo, di 64 pagine in luogo delle 46 ordinarie…

Dal complesso di studi che qui sono raccolti vuol risultare la necessità e tempestività della separazione operata tra ebraismo e italianità, tra il vivente corpo della nazione e l’escrescenza giudaica. (p. 8)

DOCUMENTAZIONE
TUTELA FASCISTA DELLA RAZZA
Di Lino Businco p. 9
“L’attività del regime è diretta al miglioramento qualitativo e quantitativo della razza Italia”

Businco esalta l’azione svolta dal Fascismo in funzione del miglioramento della razza italiana, mediante la tutela del lavoratore della maternità e della gioventù…
Il Fascismo, pur nello spazio relativamente breve di un quindicennio, può vantare di aver condotto in favore della tutela e del miglioramento del popolo italiano una azione grandiosa[…]. (p. 9)
L’azione del Fascismo per il miglioramento della sanità fisica e morale del popolo italiano può dividersi essenzialmente in: tutela del lavoratore, tutela delle nascite, tutela della giovinezza. (p. 10)
Tre immagini e una tabella a corredo del testo…

RAZZA E PREVIDENZA SOCIALE
Di Paolo Triz. p. 12
“Il fascismo ha svolto da sedici anni e svolge un’attività positiva in materia di razza”. Il Gran Consiglio

La politica previdenziale fascista può inscriversi all’interno di una più ampia politica razziale, cerca di dimostrare l’autore dell’articolo… L’assicurazione per la maternità, l’invalidità e la vecchia estese all’intero nucleo familiare ne sono le basi…
È interessante esaminare come la politica previdenziale, svolta da sedici anni dal Regime, presenti tutti i caratteri di una politica razziale. (p. 12)
Visibilissimo è, dunque, l’apporto dato nel campo della politica razziale, dallo spostamento, operato dal Regime, della tutela previdenziale dal singolo assicurato a tutti i componenti della sua famiglia. (p. 13)
Due foto a corredo del testo…
DISFATTISMO EBRAICO p. 14
“I cittadini italiani di razza ebraica non potranno prestar servizio militare in pace e in guerra”. Il Gran Consiglio

Nell’articolo, anche presentando faziose citazioni, si pone in evidenza il presunto disfattismo ed imboscamento ebraico, plaudendo alla decisione del Gran Consiglio di escluderli dal servizio militare…
Gli ebrei furono e sono maestri di disfattismo. […]
Gli ebrei, quindi, hanno sempre avuto orrore del servizio militare. […]
L’antimilitarismo giudaico ebbe campo di manifestarsi fin dai tempi dell’antica Roma. (p. 14)

GLI EBREI E LA RIVOLUZIONE FASCISTA P. 16
“L’ebraismo è stato l’animatore dell’antifascismo in tutti i campi”. Il Gran Consiglio
Nell’articolo sono descritti personaggi e citati fatti e notizie inerenti ebrei antifascisti, il tutto per avvalorare la tesi espressa dal Gran Consiglio dell’equazione ebraismo=antifascismo…
Le foto di Mortara, Luzzatto e Rosenberg corredano il testo…
COME GLI EBREI DERUBARONO LA GERMANIA DURANTE LA GRANDE GUERRA
Di Elio Gasteiner p. 17
L’autore riprende articoli tedeschi atti a dimostrare come gli ebrei, oltre al disfattismo e all’imboscamento, siano stati capaci di depredare la Germania durante la prima guerra mondiale mediante la creazione di enti e società…
L’attività degli ebrei in Germania durante la guerra mondiale merita ancora oggi una grande attenzione, trattandosi quasi certamente di una delle più enormi truffe di tutta la storia umana. (p. 17)
Mentre si svolgevano queste azioni di derubamento organizzato, la stampa ebraico-marxista demoralizzava sistematicamente lo spirito di resistenza dell’esercito. (p. 19)
Una foto e i ritratti di Rathenau e Ballin a corredo del testo…
L’EBREO NON SI ASSIMILA
Di Francesco Callari p. 20
“Ogni forma di pressione sugli ebrei, per ottenere abiure, va rigorosamente repressa”. Il Gran Consiglio

Callari avalla la tesi del Gran Consiglio, sostenendo l’inassimilabilità dell’ebreo che, pur cambiando religione, resta comunque ebreo…
Le conversioni dell’ebraismo ad altre religioni non rappresentano un fenomeno nuovo nella storia del popolo d’Israele[…] ma ogni volta i giudei sono ricorsi a ciò solo per assicurare a sé ed ai propri figli quei vantaggi che produce in tutti i paesi il fatto di appartenere alla religione dominante. Una questione di opportunità, una necessità puramente pratica è quella che porta gli ebrei a farsi battezzare, un affare, un calcolo. […] (p. 20)
Come l’ebreo non si può emancipare, così non si può assimilare. L’ebreo si adatta, non si assimila. Un ebreo debraizzato resta ebreo. (p. 21)
Due immagini a corredo del testo…

CONVERSIONI GIUDAICHE
Di Nicola Salvati p. 22
“è considerato di razza ebraica colui che, pur essendo nato da un matrimonio misto, professa la religione ebraica”. Il Gran Consiglio
Altro articolo avverso alle conversioni giudaiche…
Una foto a corredo del testo…

LA CONGIURA EBRAICA NEL 1924 p. 23
“Nel 1924-25 l’ebraismo è stato unanimemente ostile al Fascismo”. Il Gran Consiglio
L’ebraismo, strettamente legato alla Massoneria, è dal 1924 strenuo avversario del Fascismo…
“Per ben valutare l’apporto ebraico all’offensiva antifascista scatenatasi in Italia e all’estero nella seconda metà del 1924 – subito dopo il fatto Matteotti – bisogna tener presente che fra massoneria ed ebraismo i legami erano strettissimi.[…]
Ebrei sono in Italia i maggiorenti rivoluzionari più attivi e tenaci. Ed essi speculano su tutto. Oggi fa loro comodo speculare sull’episodio Matteotti. (p. 23)
Una vignetta e una foto di Ernesto Nathan a corredo del testo…

IL CENSIMENTO DEGLI EBREI ITALIANO p. 24
Tre grafici con La distribuzione degli ebrei in Italia; La proporzione degli ebrei in rapporto alla popolazione; L’incremento dei matrimoni misti nel settennio 1930-1936

GLI EBREI CONTRO L’ITALIA NEL PERIODO DELLE SANZIONI
Di A. Trizzino p. 26

“L’ebraismo è stato in taluni periodi culminanti, come durante la guerra etiopica, unanimemente ostile all’Italia”. Il Gran Consiglio

Altro articolo nel quale l’autore dimostra il connubio ebraismo-antifascismo, in linea con la dichiarazione del Gran Consiglio…
Specie dopo l’abolizione della massoneria, l’avversione degli ebrei contro il Fascismo diviene irriducibile.[…]
La Società delle Nazioni venne creata, e fu veramente un “giudaismo ingrandito”. […]l’ebraica lega di Ginevra promosse, organizzò e attuò il mostruoso e infame tentativo di strangolare l’Italia; tutt’intorno la orchestra turpe della stampa mondiale ebraica[…]. (p. 26)
Un collage di articoli di giornale a corredo del testo…

GLI EBREI AL SERVIZIO DI BARCELLONA p. 28
“L’ebraismo mondiale è, in Spagna, dalla parte dei bolscevici di Barcellona”. Il Gran Consiglio
Le illustrazioni contenute in questa pagina non necessitano di commento: la propaganda anarcoide e antifascista dei rossi di Spagna vi è documentata. (p. 28)
Cinque immagini a corredo del testo…

SCIENZA
LA SITUAZIONE RAZZIALE DEI CINQUE CONTINENTI
Di Guido Landra p. 28
“Divieto di matrimoni di italiani e italiane con elementi appartenenti alle razze camita, semita e altre razze non ariane”. Il Gran Consiglio
Il divieto di matrimoni interrazziali non può che essere benefico ai fini della Difesa della Razza… Landra dimostra infatti l’assenza di elementi ariani nelle popolazioni africane, asiatiche, centro e sudamericane, oceaniche…
Il divieto di matrimoni di italiani e italiane con elementi appartenenti alle razze camita, semita e altre razze non ariane, fissato dal Gran Consiglio tra i capisaldi fondamentali della politica razziale del Fascismo, è destinato a risolvere radicalmente alcuni aspetti del problema razziale nella Metropoli e nell’Impero. (p. 29)
Con la dichiarazione del Gran Consiglio viene ancora una volta solennemente affermato che la popolazione dell’Italia è di origine ariana, che esiste una nettissima distinzione tra gli europei e le popolazioni semitiche e camitiche, che i caratteri fisici e psicologici arianissimi degli italiani non devono essere alterati in nessun modo, poiché altro significato non può avere il provvedimento che vieta il matrimonio con i non ariani.[…]
È interessante passare rapidamente in rassegna la situazione razziale nei vari continenti per comprendere l’importanza del divieto di matrimoni. (p. 30)
In linea di massima quindi si può affermare che il matrimonio sarà permesso, in definitiva, soltanto con gli ariani originari dall’Europa settentrionale, occidentale e centrale. (p. 31)
Undici foto a corredo del testo…

IMPEDIAMO CHE NASCANO DEGLI INFELICI! p. 32
Aforismi in favore dell’eugenica sono posti a commento di dieci foto di malati…

È utopistica una bonifica umana basata sulla mescolanza di sani con tarati.
La razza deve essere difesa dall’imbastardimento e dalla degenerazione causata dalle tare ereditarie.
Soltanto dall’unione di individui ereditariamente sani la razza può essere preservata dalla degenerazione.
È falso che dall’unione di sani con tarati possano nascere figli sani. (pp. 32-33)
L’INCROCIO CON GLI AFRICANI È UN ATTENTATO CONTRO LA CIVILTÀ EUROPEA
Di Lidio Cipriani p. 34
“Dovranno essere rafforzate le misure contro chi attenta al prestigio della razza nei territori dell’Impero”. Il Gran Consiglio
Oltre ad evitare il meticciato, gli italiani dovranno, nelle colonie, mantenere un atteggiamento tale da non danneggiare il prestigio razziale…
Per noi Italiani è fissato ormai in maniera inequivocabile l’atteggiamento da assumere verso le razze di colore in Africa. Esso si ispira alla convinzione che una inferiorità irriducibile, legata a cause biologiche e quindi trasmissibile nelle generazioni, contraddistingue codeste razze rispetto ai Bianchi. Da ciò la necessità di evitare miscugli di sangue, oltre al dovere di una considerazione appropriata dell’accennata inferiorità, le cui manifestazioni hanno importanza soprattutto nel campo psichico. […]
Il complesso, insomma, denota che gli Africani odierni sono inetti oltre che ad assimilare la nostra civiltà, perfino a serbare la propria. (p. 34)
Con la situazione antropologica determinatasi lentamente in Africa, non stupirà se il miscuglio vi fu sempre deleterio, come evidentemente lo è per i popoli civili che assorbono sangue africano. […]
Di conseguenza assistiamo gli indigeni, ma non alimentiamo in essi velleità parlamentari e di indipendenza[…]. (p. 35)
Alla base di questo nostro originalissimo indirizzo coloniale è, ripeto, la convinzione di una inferiorità mentale irriducibile nei sudditi di colore, connessa a cause razziali di cui sarebbe pericoloso contaminarsi.[…]
Opportuno, di conseguenza, è trattenere nel loro paese gli Africani; inoltre bisognerebbe ricondurre in Africa quanti, puri o bastardi di qualunque grado, uscirono dalle sue genti. Movente principale: la conservazione e l’ascesa della civiltà europea. (p. 35)
L’immagine di un pigmeo correda il testo…
PUREZZA ED UNITÀ DI SANGUE DELLA RAZZA ITALIANA
Di Giuseppe Lucidi p. 36
“Il miglioramento della razza italiana potrebbe essere gravemente compromesso da incroci e imbastardimenti”. Il Gran Consiglio
Nell’articolo, descrivendo le caratteristiche dei gruppi sanguigni, l’autore giunge ad esaltare la presunta purezza ed omogeneità della razza italiana…
Sei tabelle a corredo del testo…
Il sangue, e precisamente il gruppo sanguigno di ogni individuo, essendo, come già facemmo presente, tipico carattere costituzionale, viene ereditato secondo leggi determinate. (p. 36)
La nazione o meglio la razza consiste nella identità di sangue, ed un popolo non può essere forte se la sua razza non è pura, poiché il mescolamento di sangue e l’abbassamento del livello demografico che ne risulta sono forzatamente causa di decadenza. (p. 38)

OMOGENEITÀ DELLA RAZZA ITALIANA
Di Luigi Castaldi p. 39
“Divieto di contrare matrimonio con donne straniere di qualsiasi razza”. Il Gran Consiglio
L’autore sostiene nel testo che i matrimoni avvengono in genere tra persone fisicamente affini, analizzando al riguardo fattori quali la statura, il colore degli occhi, omogeneità che tra gli italiani è, a suo dire, maggiormente rispettata…
In altre parole i caratteri che più influiscono nella scelta sessuale tra coniugi, sono la statura, la forma della faccia, il colore degli occhi, che sono anche quelli che più parlano con l’eterno fascino dell’amore. […]
[…]è una bella prova che in queste nostre terre l’omogeneità, cioè la purezza razziale, è tuttora più spiccata che in altri paesi. (p. 41)
Quattro immagini a corredo del testo…

GLI ASPETTI GIURIDICI DELLE DECISIONI DEL GRAN CONSIGLIO
Mario Baccigalupi p. 42

“…nell’attesa di una nuova legge concernente l’acquisto della cittadinanza italiana”. Il Gran Consiglio
“alle direttive del Gran Consiglio dovranno ispirarsi le leggi che saranno sollecitamente preparate dai singoli Ministri”. Il Gran Consiglio
L’autore commenta alcuni passi della dichiarazione del Gran Consiglio, tra i quali la cittadinanza agli ebrei e la loro esclusione dal PNF e dalle Forze Armate…

POLEMICA
DIONISIO CLERICALE
Di Massimo Lelj p. 45
“Il regime è antitetico alla psicologia di Israele”. Il Gran Consiglio
A creare la civiltà non sono stati certo gli ebrei con la Bibbia, spiega Lelj, ma la cultura classica portata ai massimi livelli da Roma antica…
Non furono gli ebrei i prediletti, non la Bibbia fece la civiltà. (p. 45)
NÉ CON 98 NÉ CON 998
Di Giorgio Almirante p. 47
“è escluso in ogni caso per gli ebrei l’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado”. “Il Ministro dell’Educazione Nazionale ha istituito cattedre per gli studi sulla razza nelle principali Università”. Il Gran Consiglio.
Almirante plaude all’esclusione degli ebrei dall’insegnamento…

Occorre dire che l’Italia non ha ancora avuto la sua scuola. […]
Il razzismo è il più vasto e coraggioso riconoscimento di sé che l’Italia abbia mai tentato. (p. 47)
Si è parlato di razzismo spirituale. […] è meglio parlare di razzismo integrale[…].
Si parte dal fatto biologico fondamentale – esistenza di una razza italiana – e si giunge al gigantesco fatto politico: esistenza e potenziamento dell’Impero italiano. […]
Ed è ora assolutamente necessario, più che mai necessario, il sorgere di una nostra scuola.
Abbiamo udito, in questi giorni, in seguito alla totale eliminazione degli ebrei dalle scuole italiane, qualche timido lamento. (p. 48)
Era in atto un processo di ebraizzazione della scuola italiana; e lo si è tempestivamente troncato. Troncato alla radice; ma alcune propaggini – quelle costituite dai cosiddetti ebraizzati – sono rimaste in vita e a vivere, e peggio, a generare, continueranno, se non si provvede in tempo.
La scuola italiana non si fa con 98 nuove cattedre, né con 998. Si fa mettendo l’italianità alla base di ogni insegnamento. (p. 49)
Quattro immagini a corredo del testo…

EBRAISMO E BOLSCEVISMO NEL MONDO p. 50
Due carte geografiche dimostrano “l’identificarsi, in ogni parte del mondo, del giudaismo e del comunismo”. (p. 50)

BOLSCEVISMO
Di Aldo Bomba p. 52
“Tutte le forze antifasciste fanno capo ad elementi ebrei”. Il Gran Consiglio
L’autore sostiene con forza il connubio antifascismo-bolscevismo=ebraismo, citando faziosamente testi di ebrei…
Del resto che il bolscevismo sia di natura giuridica è stato anche affermato dagli ebrei stessi. (p. 52)
Tutto questo potrebbe però essere preso in una relativa considerazione se ad avvalorare la documentazione non vi fosse il fatto inconfutabile che in Russia dal 1917 ad oggi quasi tutti i posti di responsabilità e di Comando sono stati sempre ricoperti da Ebrei. (pp. 52-53)
La cristiana terra degli Zar è diventata un vero feudo israelita. (p. 53)
Tre foto e una vignetta a corredo del testo…

ARTE NOSTRA E DEFORMAZIONE EBRAICA
Di Giuseppe Pensabene p. 54
“…l’internazionalismo d’Israele” Il Gran Consiglio
L’autore plaude ai provvedimenti antiebraici, fatto che porterà l’arte italiana a liberarsi dall’influenza ebraica, dominatrice delle deprecabili correnti contemporanee, dopo aver subito per decenni quella francese…
La separazione del popolo italiano degli ebrei avrà le sue conseguenze nell’arte.[…]
Prima vi era una nostra parziale dipendenza dalla Francia[…].
Una nobilissima scienza, una copia della perfezione di Dio: ecco il modo nostro di intendere la pittura. La quale è intieramente oggettiva.[…]
La pittura straniera, al contrario, essendo superficialmente ed accidentalmente veristica, è rimasta lungi da questa oggettività.[…]
La guerra mondiale e la propaganda comunista hanno dato il massimo sviluppo alla pittura ebraica. (p. 55)
L’architettura ha avuto nel complesso una sorte simile. […]
Ci siamo ridotti in ultimo, col funzionalismo, a perdere la coscienza che l’architettura è un’arte. (p. 56)
Tre immagini a corredo del testo…

EBRAISMO E FASCISMO p. 57
“I cittadini italiani di razza ebraica non potranno essere iscritti al Partito Nazionale Fascista”. Il Gran Consiglio.
Tra ebreo e fascista non c’è semplicemente un contrasto contingente e ristretto all’attuale momento politico, ma una permanente antitesi. L’ebreo non può essere sinceramente fascista, anche se lo vuole. La sua mentalità, la sua sensibilità, le sue aspirazioni, le sue tradizioni, lo tengono irriducibilmente lontano dalla prassi del fascismo. Può aver luogo, ed ha avuto luogo, una momentanea adesione di qualche ebreo al fascismo, ma lo spirito ebraico non manca mai di rivendicare i propri diritti.[…]
Il pensiero politico degli ebrei sfocia fatalmente nell’internazionalismo bolscevico o bolscevizzante che è stato il primo nemico della nostra rivoluzione. […]
L’internazionalismo, come appare chiaramente dalle parole di Marx, è la via attraverso la quale Israele cerca di realizzare il suo sogno di nominazione mondiale. (p. 57)
Costituita nella Russia sovietica una formidabile pedana di lancio per i propri principi sovvertitori, gli ebrei passarono alla seconda parte del programma, che potrebbe dirsi la parte tattica o diplomatica, dando vita a quella ibrida creatura che è la Società delle Nazioni e servendosi di essa come di uno strumento utile ad una pacifica e ben dissimulata penetrazione in ogni parte del mondo. […]
L’ingiusta pace di Versaglia, da cui nacque Ginevra, fu anch’essa manipolazione dell’ebraismo. (p. 58)
È evidente, dunque, che gli interessi dell’ebraismo e quelli dell’internazionalismo massonico non sono assolutamente dissociabili. […]
Gli ebrei non potranno dunque mai fare una politica di “destra”, cioè una politica ortodossamente nazionalista. (p. 59)
Undici foto a corredo del testo…
GLI EBREI E LA MORALE BORGHESE
Di Armando Tosti p. 60
“lo stato d’animo degli ebrei italiani” Il Gran Consiglio
La borghesia è finita in mano ebraica, sostiene l’autore, così come l’alta finanza…
La borghesia, già per istinto propensa ai lucri, onorò e protesse gli ebrei, anzi ispirò agli usi ebrei le sue opere e i suoi pensieri, e così si ebbe in Europa una borghesia neo-giudaica, nata dal connubio fra i discendenti della tribù di Giuda e il ceto degli affaristi. (p. 60)
FUORIUSCITISMO EBRAICO p. 61
“L’ebraismo estero o italiano fuoriuscito…” Il Gran Consiglio
Citazione di un passo dei Fratelli Rosselli…
Citiamo, come testimonianza della campagna antifascista condotta dall’ebraismo italiano fuoriuscito, il seguente passo pubblicato da Giustizia e Libertà, organo parigino del fuoriuscitismo, diretto dai giudei fratelli Rosselli. (p. 61)
QUESTIONARIO p. 62

INSERZIONISTI: Il Tevere, Quadrivio, Banca Commerciale Italiana, Società Italiana Per le Strade Ferrate Meridioonali; Credito Italiano; Istituto Nazionale delle Assicurazioni; Fonti Romane della Fratta; Lo zucchero; Oliofiat; Mentòla

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