JOEL ED ETHAN COEN – NON È UN PAESE PER VECCHI [NO COUNTRY FOR OLD MEN]


JOEL ED ETHAN COEN – NON È UN PAESE PER VECCHI [NO COUNTRY FOR OLD MEN]

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INIZIO FILM – OPZIONI – CONTENUTI SPECIALI (Le riprese di No country for old men, Al lavoro con i fratelli Coen, Diario di uno sceriffo) – SCENE

Texas 1980. Lo sceriffo Ed Tom Bell, voce narrante, esprime considerazioni sulla vita, sulla società contemporanea e sugli sceriffi del passato, tra cui i propri avi… Un suo collega arresta Anton Chigurh, che, in centrale, uccide il piantone per poi allontanarsi con un’auto della polizia e una bombola di ossigeno che usa per uccidere un automobilista fermato in una landa desolata al confine con il Messico… In zona si trova il cacciatore di cervi, Llewelyn Moss, ex saldatore ed ex marine texano, che raggiunge una radura nella quale giacciono i cadaveri di numerosi uomini uccisi al termine di uno scontro a fuoco dovuto probabilmente a un regolamento di conti tra narcotrafficanti… Uno di essi è ancora vivo e chiede acqua, ma non riesce a dare informazioni sull’autore del massacro…
Constatata la presenza di panetti di droga, Moss si allontana ispezionando i dintorni, pronto a fronteggiare l’attacco del sopravvissuto… Lo individua poco lontano, deceduto sotto un albero con una valigetta piena di denaro… L’operaio la prende tornando a casa dalla moglie, Carla Jean…
Dopo un breve scambio di battute con l’apatica e vanesia donna, Moss decide di tornare con sommo pericolo sul luogo del delitto, constatando la morte dell’uomo a bordo del veicolo, ma finendo bersagliato dai colpi di alcuni sopraggiunti trafficanti in cerca del denaro… Seppur ferito a una spalla e inseguito da un cane, riesce ad allontanarsi sul fiume uccidendo l’animale non appena messo piede a riva…
Anton arriva presso una stazione di servizio, risparmiando il titolare al quale, dopo un improbabile colloquio, esce testa al gioco cui lo ha costretto a partecipare…
Riuscito a tornare a casa, Moss intima alla moglie di lasciare il paese per tornare dalla madre a Odessa prima dell’arrivo della polizia o dei trafficanti che risaliranno a lui tramite il pick-up rimasto sul luogo della strage… Lì arriva Anton che uccide i due uomini con i quali è giunto, allontanandosi a bordo del di loro pick-up azzurro…
Al mattino lo sceriffo Ed e il vice, Wendell, rinvengono un’auto in fiamme, quella rubata da Anton all’uomo ucciso dopo la fuga dalla stazione di polizia, per poi perlustrare la vicina scena della sparatoria tra trafficanti. Il pick-up di Moss gli è noto…
Il primo ad arrivare a casa dell’operaio è però Anton… Questi la trova vuota, chiedendo invano alla proprietaria dell’area di campeggio dove lavori…
Più tardi arrivano lo sceriffo e Wendell, trovando anch’essi il locale vuoto ma certi di esser stati preceduti dal misterioso killer…
Salutata la moglie sul bus sul quale l’ha fatta salire per tornare a Odessa con la promessa di rivedersi presto per condurre una vita agiata, Moss si sistema in un motel di Del Rio, il Regal, dove cela la valigetta nel condotto d’aerazione…
Anton prova a rintracciare Moss telefonando ai numeri chiamati dal ricercato e rinvenuti su una bolletta…
Scesa la notte, Moss va in cerca dell’amico Roberto, mentre in paese giunge più tardi anche lo psicopatico Anton…
Dopo aver acquistato un fucile da caccia e paletti per tenda, Moss torna in motel cambiando stanza…
Grazie a un localizzatore, Anton individua la valigetta nel Regal motel…
Osservando la mappa e il segnale, si sistema nella stanza occupata in precedenza da Moss, irrompendo in una stanza contigua dalla quale sente provenire dei rumori. L’irruzione lo porta all’uccisione di due uomini, uno dei quali armato di mitra. Un terzo viene eliminato a sangue freddo nella doccia. La valigetta non è però in stanza, nel mentre prelevata da Moss dal condotto d’aerazione. I tre erano trafficanti… Quando si avvede della presenza del condotto, è ormai troppo tardi per recuperare la valigetta ed eliminarne il ladro… Moss si è infatti nel mentre allontanato in auto tramite autostop…
Un uomo d’affari, Sugar, invischiato con la compravendita finita male, assolda il cacciatore di taglie Carson Welles per ritrovare ed eliminare Anton…
Fermatosi in un altro paese, Moss si crede al sicuro, ma nel pieno della notte Anton lo rintraccia ancora grazie al localizzatore. Con lo strano fucile ad aria compressa il bandito riesce a ferirlo, ma Moss fugge con la valigetta ancora una volta eludendo i colpi che l’altro continua a indirizzargli contro… Fermata un’auto di passaggio, il cui conducente viene eliminato da Anton, Moss vi si allontana, ponendosi poi al riparo di un’auto in sosta. Moss riesce a sparargli, ferendolo e costringendolo ad abbandonare il fucile… Ancora una volta è in salvo…
Più tardi Moss s’imbatte, insanguinato e armato, in tre giovani dai quali ottiene una giacca pulita, riuscendo a lanciare la valigetta oltre il confine messicano e a entrarvi lui stesso…
A bordo del proprio pick up azzurro, Anton si ferma in una cittadina dove, con del cotone, ferito a una gamba, dà fuoco al veicolo prima di entrare in una vicina farmacia per prendere quanto occorrentegli alle medicazioni, passando indisturbato grazie al caos di fuoco ed esplosione…
Ed si pone in marcia per Odessa, al fine d’interrogare Carla…
Ricoverato in ospedale, Moss si desta al cospetto di Carson che gli chiede di riconsegnare i soldi, ma rifiuta… Nel mentre la moglie ha un colloquio con Ed che la invita a contattarlo qualora dovesse sapere dove si trovi…
Carson prova a recuperare la valigetta, sicuro sia stata gettata lungo il fiume. La sera riceve la visita di Anton che lo uccide a sangue freddo… Poi risponde a una telefonata dello stesso Moss, intimandogli di incontrarsi per la consegna dei soldi se vuole tenere in vita Carla…
Costretto a passare il check-point di confine per contattare la moglie, lasciato l’ospedale, Moss vi riesce grazie al proprio passato di marine in Vietnam. Acquistati alcuni vestiti, contatta Carla chiedendole di raggiungerlo a Del Rio per consegnarle i soldi al motel e farla ripartire in aereo da El Paso. Si rivedranno dopo che avrà sistemato Anton… Questi assassina intanto Sugar, reo di aver lasciato una trasmittente anche ai messicani…
Carla contatta Ed prima di prendere il bus per El Paso assieme alla madre… L’uomo vi arriverà appena dopo l’uccisione di Moss e di altri messicani ad opera di Anton… Quando Carla arriva non può far altro che confermarle la morte del marito…
I soldi non sono stati trovati dallo sceriffo locale che scambia alcune parole con Ed. Questi torna la sera al motel, scoprendo che Anton, ancora presente in stanza, ha prelevato i soldi dal condotto dell’aerazione nel quale li aveva nascosti Moss…
Ed passa a trovare un vecchio parente, con nel cuore ancora sensi di colpa per non esser stato l’interlocutore nominato vice dal nonno. L’amico gli chiede se voglia davvero lasciare il lavoro ed Ed glielo conferma nonostante le rimostranze dell’altro…
Qualche tempo dopo, di rientro da funerale della madre, Carla si ritrova in casa Anton, giunto fin lì per mantenere la promessa fatta al marito di ucciderla se non avesse riconsegnato la valigetta. Le intima di scegliere testa o croce, poi lo si vede lasciare la casa controllandosi le suole delle scarpe…
Mentre si allontana in auto si distrae per osservare due giovani in bicicletta, finendo colpito in pieno da un’auto proveniente da una via traversa. Con una frattura scomposta al braccio si siede su un’aiuola, facendosi lasciare la camicia da uno dei due giovani, indumento con il quale si fascia il braccio per poi allontanarsi prima dell’arrivo dell’ambulanza…
Ed racconta alla moglie l’ennesimo sogno avuto. Il padre, morto giovane, che gli lascia soldi che lui perde. Di notte attraversano un passo innevato. Il genitore ha una torcia con la quale accendere un fuoco per riscaldarsi prima del suo arrivo… Durante il servizio non si è mai sentito all’altezza del compito spettantegli di tutore della legge, soprattutto in confronto con le “gesta” del padre e degli altri parenti sceriffo…