Ivan Graziani – Agnese dolce Agnese

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IVAN GRAZIANI – AGNESE DOLCE AGNESE
BMG – 743214601921 – 1997 (RISTAMPA)
1 – Taglia la testa al gallo

 Taglia la testa al gallo se ti becca nella schienataglia la testa al gallo se ti becca…

Taglia la testa al gallo se ti becca nella schiena

taglia la testa al gallo se ti becca…

Ah! Commare mia, commare mia, commare mia

commare dimmi che senti, dimmi che provi.

Ah! Se la tua terra è ancora in mano ai quattro mori

dimmi che senti, dimmi che provi.

E allora taglia la testa al gallo se ti becca nella schiena

taglia la testa al gallo se ti becca nella schiena

taglia la testa al gallo se ti becca …

Ah! Fratello mio, fratello mio, fratello mio

fratello dimmi che senti, dimmi che provi.

Ah! Se fra te e io straniero c è ancora di mezzo il mare

dimmi se è vero e che non vuoi tornare.

Anche tu, taglia la testa al gallo se ti becca nella schiena

taglia la testa ai gallo se ti becca…

taglia la testa al gallo se ti becca nella schiena

taglia la testa al gallo se ti becca…

Ah! Terra salata, terra bruciata, abisso di dolore

spazzata dai venti tu non puoi parlare.

Ah! Come un illuso io vorrei che fosse vero

che ogni mano che apre il tuo ventre

fossi tu a partorirla.

E allora taglia la testa al gallo se ti becca nella schiena

taglia la testa al gallo se ti becca…

2 – Fame

Hai conosciuto la fame? E’ una signora di classevive nella spazzatura. La fame, infame e nera.

Lei si presenta al momento giusto, col suo profumo

di pollo arrosto, così veloce, così violenta

come la lingua di un rospo.

In nome della fame ho ammazzato le illusioni

piegando le ginocchia ho sfruttato le occasioni

e ho lavorato come un pazzo a cose in cui io non credevo

lasciando che morisse l’erba che io calpestavo

Hai conosciuto la fame

fa – fa – fa – me.

Hai chiesto soldi a un amico, mostrando nude le tasche

e hai ingoiato l’imbarazzo dicendo: “Scusa, sono sotto”

Hai mai sentito conficcate nella schiena

le frecce dell’ironia?

E la vergogna ti ha fatto mai tremare

pensando “La morte tua è vita mia”. No ?

In nome della fame ho ammazzato le illusioni

piegando le ginocchia ho sfruttato le occasioni

e ho lavorato come un pazzo a cose in cui io non credevo

lasciando che morisse l’erba che io calpestavo

Hai conosciuto la fame?

fa – fa – fa – me.

 

3 – Veleno all’autogrill

 Col dito in aria sul raccordo la vogliain corpo di fuggire. “Bologna”

“Grazie mi sta’ bene! Al primo grill mi può lasciare”

Io mangerò, io mangerò io mangerò

ci proverò, ci proverò, ci proverò.

Ma quante cose dentro i cesti, salmone e noci

di prosciutto “Scontrino, prego!”.

“Non ho soldi! Però lo sa, mi andrebbe tutto”.

Mi arrangerò mi arrangerò, mi arrangerò

ci proverò, ci proverò, ci proverò.

Questo me lo piglio, tanto nessuno mi sta guardando.

Vergogna, vergogna, Madonna che vergogna!

Chi è quel tipo là che sta venendo verso me?

E il cuore, e il cuore mi bene nel cervello

che faccio? Resto qui, chiedo scusa oppure scappo?

Le scuse, le scuse è comodo scusarsi

non sei altro che un ladro e adesso pagherai

e il cuore, il cuore mi batte nel cervello

per un pezzo di salmone dormirò in prigione.

4 – Il piede di San Raffaele

 Signora Sofia, che nostalgia quandoal tempo dei tempi la gente, dicevi, era diversa.

Adesso il tuo amante ha diciott’anni

vuole sempre più soldi e ti odia quando volti le spalle.

Però un rimedio ce l’hai

per avere ancora un po’ d’amore se vuoi

puoi provare a baciare il piede di San Raffaele.

(Piede, naso, gomito, occhi. Piede, naso, uh!).

Il piede santo di San Raffaele

perché dove tu hai peccato lui ti ravvede

però soltanto se gli baci il piede

però soltanto se gli baci il piede.

Don Isidoro col bracciale d’oro e di corallo

tu che devi sempre subire la cattiveria della gente

per i tuoi capelli ossigenati

la sciarpina di seta, le scarpe verdi e i collant

tu sì tu, che giri tanto oh sì, soprattutto la notte

dovresti conoscere assai bene il piede di San Raffaele.

(Bocca, denti, dita, pancia. Bocca, denti, dita, uh!).

Il piede santo di San Raffaele

perché dove tu hai peccato lui ti ravvede

però soltanto se gli baci il piede

però soltanto se gli baci il piede.

5 – Dr. Jekyll & Mr. Hyde

 Se tu lo giri è uguale, si dà ragione da soloanche da bambino lui si incoraggiava

a dare sfogo ai suoi difetti

Doctor Jekyll & Mister Hyde.

Come tu, tu lo metti è bravo

lo puoi incontrare ovunque

al caffè, sotto ai piedi dell’attore

recitare soldi e amore

Doctor Jekyll & Mister Hyde.

Lui è – lui è – lui è

quello che non sei, ma vuoi

Doctor Jekyll & Mister Hyde.

Uh, quante donne ha sempre avuto lui

uh, giochi per la mente e per il corpo

anche tu se di giorno non lo sei

di notte assomigli a lui

Doctor Jekyll & Mister Hyde.

Adesso gira per il mondo da sé

paga tutto con parole, con la vita degli amici

si rompe il collo e cambia sempre pelle

e ne fa un trono dei suoi guai

Doctor Jekyll & Mister Hyde.

Lui è – lui è – lui è

quello che non vuoi, ma sei

Doctor Jekyll & Mister Hyde.

6 – Agnese

 Se la mia chitarra piange dolcementestasera non è sera di vedere gente

e i giochi nella strada che ho chiusi

dentro al petto, mi voglio ricordare.

lo penso ad un barcone rovesciato

al sole in un giorno in pieno agosto

le biciclette in riva al mare.

Agnese mi parlava nella sabbia infuocata

ed io non so perché non l’ho dimenticata.

Lei mi raccontava di quello che la gente

diceva del suo corpo con malizia ed allegria

ed io che sto provando le cose che provavo ieri

non ho capito ancora se è gelosia

o se sono prigioniero di questo cielo nero

e di un ricordo che fa male

e se continuo a bere i miei liquori inquinati

è vero che quei giorni non li ho dimenticati.

È uscito un po’ di sole da questo cielo nero

l’inverno cittadino sembra quasi uno straniero

Agnese, dolce Agnese color di cioccolata

adesso che ci penso non ti ho mai baciata.

7 – Il prete di Anghiari

 Signori attenzione c’è il prete di Anghiari (chi è?)è l’orco cattivo delle fiabe del nord (oh!)

e dentro la giacca ha un paio di ali

del suo passato lui non parla mai.

Raccontano i vecchi che ogni anno di giugno

nella notte fatata del Santo Giovanni

all’incrocio più buio di quattro strade

lui arriva guardingo poi si toglie la giacca

Poi batte le ali, ogni balzo tre volte

e sputa per terra, per compiere il rito

poi spicca il volo e raggiunge il paese

per bussare alle porte, con la forza del rostro.

C’è questo dietro agli occhiali

del prete di Anghiari!

E’ un mago, è un mago, il prete di Anghiari

che del suo passato lui non parla mai

però qualcuno l’ha visto fare scivolarello

su ringhiere di scale rinascimentali.

Sul suo arco di pietra ha scolpito una scritta

” Il vento e la notte mi saranno guardiani”

è forse per questo che non ha rughe il tuo viso

è forse per questo che non toglie gli occhiali

Poi batte le ali, ogni balzo tre volte

e sputa per terra, per compiere il rito

poi spicca il volo e raggiunge il paese

per bussare alle porte, con la forza del rostro.

C’è questo dietro agli occhiali

del prete di Anghiari!

8 Fuoco sulla collina

 Ieri ho sognato un giardino, nel sogno con me c’era un uomolui mi girava le spalle solo perché non vedessi il suo viso.

Ti prego lasciami andare, ti prego chiunque tu sia

com’è che sei così cieco non vedi, c’è il fuoco sulla collina.

E il fuoco proietta le ombre, arrivano fino ai cancelli

l’eco rimanda i rumori non senti, lassù si sa combattendo.

Farò la strada del fiume in un’ora sarò su al passo

gli altri hanno già raggiunto la cima vedremo il fuoco sulla collina

E forse dopo canteremo a squarciagola canteremo

a sedici anni correre senza fiato è dolce.

Illuso, romantico e fesso – lui mi rispose –

i fuochi di cui stai parlando sono fari puntati sul campo

dei trattori che stanno trebbiando.

Ieri ho sognato un giardino, nel sogno con me c’era un uomo

lui mi girava le spalle solo perché non vedessi il suo viso…

9 – Modena Park


E tanto che parliamo seduti sul divano
di scuola, droga, sesso e di tutto quello che vuoi tu

è bello sai, mi piace quel che dici.

Oh, io credevo di aver chiuso, di non riuscire più a capire

poi in mezzo a questa notte sei arrivata tu

e adesso sì che una cosa ce l’ho chiara nella mente.

Ed è che qui, le ragazze hanno gli occhi verdi e le tue idee

qui le ragazze hanno gli occhi verdi e le tue idee.

Gli amici fanno chiasso e la notte è già balorda

qualcuno ride forte con le bottiglie fra le braccia

“Ma questa casa di chi è?” Non lo so e neanche tu lo sai.

Guarda quello lì, da solo nella stanza

lui non ha incontrato un’altra come te

chissà, forse non ha capito che…

Che qui le ragazze hanno gli occhi verdi e le tue idee

qui le ragazze hanno gli occhi verdi e le tue idee.

A Modena Park, puoi starci anche tutta la vita

a Modena Park, puoi fare l’amore, semplicemente se vuoi.

Hai gli occhi un po’ sognanti, ne vuoi ancora

di questo vino dolce che ti frizza dentro al naso?

Le senti le giuste vibrazioni?

Oh sì ti voglio bene, almeno quanto me ne vuoi tu

e dal divano piano, piano scivoliamo giù.

Fuori piove ma noi restiamo qui.

A Modena Park, puoi starci anche tutta la vita

a Modena Park, puoi fare l’amore, semplicemente se vuoi.

10 – Canzone per Susy 

Tutto cominciò con un amoredi Susy per il suo bassista

un bassista duro di Rock and Roll

suonavano in provincia per passione, così…

“Dimmi come faccio io ad amarti”, lui le diceva

“Se suono valzer ogni sera

se a casa ho un’altra donna che mi aspetta”

Ma intanto la teneva stretta, stretta

e con la mano le asciugava dolcemente gli occhi.

Susy era nata a Roma ed era una novità

la sua voce trascinava come il fiume

e a guardarla ti incantavi già.

Oh, ma perché Susy bella quella sera

sei andata dentro al camerino?

Adesso avresti i tuoi capelli lunghi

lunghi, lunghi, fino al mandolino.

Susy non aveva fatto i conti con l’altra

con l’altra e con la gelosia

con l’altra e con la gelosia

così che quando smise di cantare

il destino l’aspettava dentro al camerino.

E prima che lei capisse

una forbice tagliava i suoi capelli

una donna, l’altra donna nello specchio

sfogava con odio il suo dolore.

Susy senza la forza di reagire

sentiva cadere giù

le ciocche dei capelli sopra i piedi

e in quel momento nulla più.

Oh, ma perché Susy bella quella sera

sei andata dentro al camerino?

Adesso avresti i tuoi capelli lunghi

lunghi, lunghi fino al mandolino.