GIUSEPPE TORNATORE – MALÈNA

GIUSEPPE TORNATORE – MALÈNA
GIUSEPPE TORNATORE – MALÈNA

GIUSEPPE TORNATORE – MALÈNA

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INIZIO FILM – LINGUE – SOTTOTITOLI – SELEZIONE SCENE

Sicilia, Castelcutò. Fine primavera del 1940. Il tredicenne Renato Amoroso ricorda di averla vista per la prima volta, la bellissima Maddalenna Scordia detta Malèna, in un giorno per lui indimenticabile: dichiarazione di guerra di Mussolini e sua prima bicicletta… Proprio mentre la prova, raggiunge gli amici che, scorta arrivare la donna, lei figlia del professore di latino, si sistemano sul muro per ammirarla. E lungo il tragitto la precedono con le biciclette, fermandosi su vari muretti… Per Renato è la scoperta della passione amorosa, tra erezioni ed insonnia, tormentato dalla di lei visione ad agognarne l’ambito corpo…

Per aver tentato di farsi fare pantaloni lunghi su misura da un paio rubato al padre, Renato ha un duro litigio con il genitore, ricevendo unicamente la promessa che solamente una volta caduto il fascismo potrà averne un paio proprio. L’uomo è infatti antifascista, come la maggioranza in paese…

Grazie a un cannocchiale Renato inizia a spiare da lontano Malèna quando si asciuga in terrazza o legge lettere di suo marito dal fronte passandosele sul petto, oppure osservandola mentre balla in casa ascoltando una canzonetta in voga (Ma l’amore no) o si spoglia in bagno prima di andare a dormire… Ne acquisterà anche il disco, di quel brano, toccandosi nel pensarla e immaginandosi a spogliarla…

Le scrive poi una lettera, seguendola per appurare se realmente abbia un amante segreto come si vocifera in città… In effetti la scorge bussare a un uscio, del quale riceve le chiavi da un uomo presente al primo piano che gliele lancia dalle persiane…

L’ossessione cresce sempre più, inducendola a vederla trasfigurata nelle eroine dei film che vede…

Il marito di Malèna, Nino, perde la vita in AOI. Per gli spasimanti di ogni età sembra così essere giunto il momento di poter realizzare i propri sogni erotici…

Mentre tutti sono in strada per il funerale, Renato s’introduce nella casa della vedova, carezzandola e baciandola in bocca, promettendo di essere sempre al di lei fianco. Lei l’accarezza e abbraccia…

In paese le maldicenze e dicerie sul presunto amante di Malèna si diffondono sempre più. La donna osserva invero uno stretto lutto…

Renato fa voto in Chiesa, chiedendo di tenere lontana dalla donna gli altri spasimanti e di farla aspettare tre anni… Continua così a spiarla e vegliarla…

Quando riesce ad appropriarsi di un indumento intimo lasciato steso, la sua masturbazione compulsiva raggiunge livelli inarrivabili… Scoperto per essersi addormentato con quello in testa, viene pestato da padre e madre e recluso in casa per purificarsi dai cattivi pensieri…

Quando un giorno, a scuola, l’ennesimo messaggio anonimo perviene al professore per la presunta prostituzione della figlia, Renato si azzuffa con i compagni… Decide così di spiarla la sera, vedendola in compagnia di un giovane ufficiale, il tenente dell’aviazione Cadei… Nell’andare via quello si azzuffa con il dentista, spasimante storico, con la presenza delle invidiose donne del posto… Malèna viene denunciata dalla moglie del dentista, a sua volta denunciato dall’ufficiale. Tutto il paese segue così il processo… La bellezza la sua unica colpa, enfatizza l’avvocato nella sua arringa…

La causa viene vinta, ma l’avvocato è chiaro: la vuola per pagamento della parcella… Da un albero, dal quale cade, Renato assiste al loro rapporto sessuale non consenziente… Gesù non ha mantenuto la promessa… Il tenente Cadei viene invece trasferito in Alnbania previa dichiarazione essersi trattato di una mera avventura…

L’avvocato, grasso e di mezza età, inizia a frequentare assiduamente la di lei casa, senza che Renato affievolisca il proprio sentimento per l’amata…

Quando l’avvocato litiga con la madre per via di Malèna, le dicerie e le molestie aumentano a dismisura per la donna, importunata e insultata da chiunque. Unico a continuare a seguirla e a soffrire per lei è sempre e solo Renato…

I bombardamenti alleati provocano morte e distruzione anche in paese. Tra i defunti c’è anche il vecchio professore ad arrecare un nuovo lutto a Malèna…

La donna si taglia i capelli, costretta a concedersi agli uomini in cambio di cibo e altri beni di consumo… Il nuovo look la rende ancora più bella e giovanile, frequentando esponenti fascisti e nazisti, suscitando così ancor più maldicenze e astio…

La gelosia e lo struggimento d’amore conducono Renato anche allo svenimento e allo sfinimento fisico… I genitori, compreso trattarsi di problemi di natura sessuale, decidono di condurlo in una casa chiusa… Sceglie la ragazza che più Malena gli ricorda…

All’arrivo degli americani, le donne si vendicano trascinando in strada, spogliando, picchiando e rasando Malèna e l’amica Gina… Addolorato, Renato la guarderà partire in treno, trasferendosi a Messina con tanti altri… Getterà in mare il disco acquistato tempo addietro…

Tempo dopo, mentre gli americani censiscono la popolazione per eventuali epurazioni, torna Nino, con il braccio amputato ma vivo, disperso in India durante la guerra… Nessuno sembra riconoscerlo e nessuno gli dà informazioni su Malèna, né gli americani né gli ex fascisti di un tempo che, anzi, lo irridono pesantemente… È Renato, con una lettera, a informarlo della partenza per Messina della moglie…

Un anno dopo, osservati da tutto il paese, Nino e Malèna tornano in paese… Le ipocrite donne, stavolta, vedendola appesantina e non più fascinosa come un tempo, la trattano dignitosamente…

Un pomerggio, mentre torna verso casa, quasi in riva al mare, a Malèna cadono le arance. Lui la aiuta a rimetterle a posto, salutandola con un: Buona fortuna signora Malèna. Gli anni sono passati ma il suo amore per lei non si è mai affievolito… Ora è vecchio, ha avuto tante donne che ha dimenticato, ma non lei, Malèna, l’amore di una vita…