GIUSEPPE TORNATORE – LA SCONOSCIUTA


GIUSEPPE TORNATORE – LA SCONOSCIUTA

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FILM – SETUP – SCENE – EXTRA (Backstage, Bozzetti, La straniera invisibile di Mario Sesti, Speciale, Promo, Trailer, Provini)

Sicilia. In un fatiscente edificio alcune ragazze si mostrano in bikini e una di loro, Irena, viene selezionata…
Irena arriva a Velarchi, in Veneto, iniziando a cercare un lavoro. Ha molti soldi ed è ossessionata dai ricordi delle violenze subite e della vita trascorsa… Le fragole che un operaio, Nello, dei mercati generali le offriva in Sicilia unico ricordo felice…
Irena trova lavoro come domestica in un palazzo signorile, sito di fronte a quello dove ha trovato un appartamento, grazie a un accordo con il losco portiere dello stabile al quale versa il 30% dei guadagni. Il vero obiettivo della donna è quella di riuscire a entrare in casa degli Adacher, famiglia di gioiellieri, facendo all’uopo amicizia con Gina, donna che si occupa della loro bambina, Gina. Una sera, al cinema, riesce ad appropriarsi delle chiavi di casa, facendone un duplicato. Le chiavi funzionano e Irena può effettuare una prima sortita, disturbata però dal sopraggiungere del portinaio che si reca in laboratorio per asportare polvere d’oro dei gioielli lavorati…
L’indomani, mentre è intenta a lavare le scale, provoca la rovinosa caduta di Gina che viene così ricoverata in ospedale dandole l’occasione d’essere assunta dagli Adacher… Tea è figlia di Valeria e Donato, collerico gioielliere che litiga spesso con la moglie facendo piangere la piccola… Tea inizialmente non ha un buon rapporto con Irena…
Grazie al libero accesso ai locali della casa, Irena ha modo di localizzare l’ubicazione di una cassaforte segreta…
Dopo aver ricevuto una telefonata dal suo protettore, al rientro a casa Irena trova l’appartamento a soqquadro…
Irena riesce a carpire anche la combinazione della cassaforte, pagando peraltro la retta di Gina, ricoverata in una struttura per anziani e malati in stato semi-vegetativo…
Con rudezza Irena cerca di far superare a Tea l’incapacità di proteggersi mentre cade, fatto che le provoca lividi e crisi di pianto in continuazione, e di reagire alle offese e agli attacchi…
La notte della vigilia di Natale, mentre torna verso casa, viene raggiunta e pestata da due uomini vestiti da babbo natale… Ricattando il portiere con la storia della polvere d’oro, ottiene da quello ospitalità…
I ricordi riaffiorano alla mente di Irena: Muffa e le sue violenze, Nello ben presto scomparso, l’impossibilità di avere altri figli, il rinvenimento del cadavere dell’amato, seppellito in discarica…
La tumefazione del volto impedisce a Irena di continuare a lavorare, ma non di seguire Tea che finalmente sembra essere in grado di difendersi…
Il portiere avverte Irena di esser stata cercata da due uomini e di essere stata sostituita da una nuova governante. Ricorda poi il momento dell’uccisione di Muffa con un paio di grosse forbici…
Presi i soldi che aveva con sé, si appresta a lasciare la città, imbattendosi in Valeria che la riprende a servizio pur privandola di una copia delle chiavi… Un pomeriggio, al parco, Tea sembra esser stata rapita da un uomo con un giornale, Muffa, evidentemente tutt’altro che morto, ma, fortunatamente, era già tornata a casa. Il mattino seguente, però, la macchina di Valeria viene rinvenuta con i vetri fracassati. Irena trova ancora alloggio presso il portiere che tenta di violentarla, respinto…
Valeria, intanto, sempre più sospettosa, inizia a pedinare Irena… Questa, dopo aver visionato un nuovo appartamento, finisce in balia di Muffa che vuole sapere dove si trovino i soldi. I due sono interrotti dall’arrivo di Valeria che scorge così dalla finestra il proprio appartamento, nel palazzo di fronte. In casa trova inoltre libri sulle malattie neurodegenerative, disegni e fotografie di Tea. Le chiede così il compenso per la bambina, adottata dalla coppia, ma Irena rifiuta finendo licenziata con l’intimazione di non farsi più vedere. Uscita la donna, Muffa intima all’ucraina di consegnare i soldi entro una settimana…
Irena, durante le sue visite a Gina, dichiara di aver cercato un lavoro presso gli Adacher per poter stare vicino a Tea, sua figlia naturale… A sorpresa Gina si mostra in grado di comprendere, chiedendole il perché di tante firme (quelle sui vaglia in favore di Tea)…
Valeria viene rinvenuta annegata all’interno della propria auto rinvenuta in un canale… Muffa la contatta ancora, poi Irena si ritrova interrogata dalla polizia per un presunto coinvolgimento nell’omicidio di Valeria per la patente e una scarpa rinvenute all’interno del veicolo, manomesso dal balordo… Muffa, morto al termine di una colluttazione, sbattendo il capo contro una pietra appuntita, seppellito come lui aveva fatto a Nello… Il pappone, oltre a farla prostituire, l’aveva anche utilizzata per partorire figli da concepire con i “selezionatori” ultimo dei quali, di nove, Donato Adacher… Irena racconta ai giudici tutto quanto capitatole, dichiarandosi certa della maternità di Tea, un cui atto di adozione ha rinvenuto nella cassaforte. Ma si scoprirà, tramite test del dna, non essere la di lei vera madre… L’equivoco era dovuto al fatto che la donna che faceva partorire le prostitute, Genna Lucrezia, pressata da Irena, aveva chiesto informazioni a Muffa, che, non conoscendo il nome, aveva profferito quello di “Adacher” letto sulla catenina…
Credendo di esser stata abbandonata dalla madre e dalla governante, Tea smette di mangiare. Il giudice acconsente così a che Irena la vada a trovare…
Alcuni anni dopo, uscita dal carcere, Irena si siede su una panchina dove le si fa incontro una ragazza, giunta poco prima al cancello: la sorridente Tea!…