GIUSEPPE D’AMBROSIO ANGELILLO – UN FIORE PER MIA MADRE

GIUSEPPE D’AMBROSIO ANGELILLO – UN FIORE PER MIA MADRE
ACQUAVIVA – MARZO 2005
Copia n. 178

Giuseppe D’Ambrosio Angelillo dedica poesie alla memoria della madre, del padre e dei nonni, ripercorrendo così anche parte della propria infanzia e giovinezza…

TU E PAPÀ p. 21
Ora la vita, mamma,
è un punto
che mi trema sulla mano.
Per il resto
Corro ancora
Come un cavallo senza briglie. (p. 24)

LETTERA A MIA MADRE p. 40

E allora io, anche senza un soldo in tasca,
mi sento forte come un leone
e bello come un dio
perché tu, mamma,
mi hai amato
e mai,
nemmeno per un secondo in tutta la vita,
sei stata contro di me. (p. 45)

LA CASETTA DI VIA LEANDRO PECCI AL 25
Una casa che sembra una biblioteca comunale
A chiunque venga a trovarci (p. 50)

UNA MASSA DI DOLCI RICORDI SBANDATI p. 57

Ti vedo ancora in sogno, mamma,
e la mia infanzia felice
la mia gioventù contenta
mi ritorna ancora nell’anima
anche se adesso sono solo un gattaccio vecchio
e di brutte e brusche maniere,
ma una dolcezza infinita mi rimane sempre nel
cuore:
come un cielo sereno
che si apre a un nuovo giorno
e alle grandissime speranze di quando c’eri ancora
tu.
Mi sembra di essere un albero selvatico di bosco
Ma ancora in grado di sfidare la notte nera
Per cercare di capire
Che a volte all’Amore capita
Di vincere la morte. (p. 58)