CARLO VERDONE – TROPPO FORTE

CARLO VERDONE – TROPPO FORTE

MENU

INIZIO FILM – SOTTOTITOLI – SELEZIONE SCENE – CONTENUTI EXTRA (I miei ricordi sul film. Intervista a Carlo Verdone)

In un bar un ragazzo inizia a giocare al flipper. Il coatto e frequentatore assiduo del locale, Oscar Tassinari, esperto del gioco, gli dà una lezione su come si debba giocare correttamente. 995000 il suo punteggio finale… Troppo forte la scritta che ha impressa sul retro del gilet smanicato di pelle che indossa. Poi, in sella alla sua moto Yamaha, dopo aver rotto la scopa di uno spazzino passandoci sopra, riparte fermandosi in attesa di quattro amici biker. Strada facendo nuovi motociclisti si uniscono al corteo. Insieme raggiungono infine Cinecittà dove sono ingaggiati come comparse. Tutti tranne Oscar!, il sedicente leader del gruppo, scartato dal produttore americano per la sua presunta faccia da buono. Invano tenta di far rinunciare gli altri in nome della solidarietà fin lì dichiarata…
All’esterno Oscar arringa una serie di comparse del film. Ad osservarlo e ascoltarlo anche un uomo anziano che gli si propone come avvocato, tale Conte Giangiacomo Pignacorelli in Selci, a suo dire in grado di tutelarlo e di aiutarlo nell’ascesa nella carriera cinematografica. Mentre parlano notano il produttore americano che ha scartato Oscar. L’avvocato gli suggerisce cosa fare, iniziando con il memorizzare l’auto dell’uomo che il ragazzo inizia a pedinare. Il giorno convenuto, ottenuta conferma dall’avvocato, simula un incidente con l’auto del produttore facendo in modo di sbattere sul fianco sinistro, quello della milza a suo dire già lesionata dai tempi di una comparsata in un film girato in Rodesia…
In ospedale Oscar tiene banco con i suoi racconti sulla Rodesia. L’avvocato gli porta un’ingiunzione di pagameno da cinque milioni per l’attrice e la notizia che a guidare era lei e che la macchina era in affitto da due fratelli insolventi. Possono quindi lucrare solo ai danni dell’attrice chiedendo tanti soldi o la parte di antagonista maschile nel film al produttore con una causa. Il dottore però arriva a dimetterlo: non ha nulla e la milza è appena gonfia…
Nel pomeriggio Oscar affronta l’attrice, Nancy, appena uscita dalla clinica in cui era stata ricoverata, affinché gli saldi l’ingiunzione di pagamento. Ma la donna scopre che Adams le ha disdetto la camera e lasciata a Roma senza soldi. Oscar è così costretto a darle ospitalità nella sua fatiscente abitazione di periferia… La ragazza telefona al produttore scoprendo di esser stata sostituita con un’altra attrice e che non sarà mai pagata… Nancy prepara una lista d’amici da chiamare e Oscar scende per fare la spesa indebitandosi ancor di più. Nessuno degli amici contattati accetta di aiutare la ragazza che così tenta il suicidio con un mix di farmaci. Due vicine di casa aiutano l’agitato Oscar. Mentre le prestano i soccorsi qualcuno telefona dal Texas, ma lui gli dice di richiamare l’indomani…
Il giorno seguente, dopo una telefonata all’avvocato, Oscar si decide a farsi pagare. Ma, ormai invaghito della ragazza, finisce per prestarle altri soldi per consentirle di fare jogging e per portarla al mare dove lei, in acqua, si diverte e glielo succhia… Tornati a casa, Nancy va a telefonare mentre ad Oscar vengono tolte le chiavi della moto per i debiti contratti con il negozio d’alimentari. Dal bar lo avvisano di una telefonata di Adams che lo invita ad un colloquio per l’indomani per una parte da antagonista. Il cast è ovviamente pilotato e alla fine, nonostante le sue carenze, viene scritturato. Di lì a due settimane inizieranno le riprese. Gli offrono subito quaranta milioni alla firma del contratto. Proprio mentre ha quasi ultimato le firme, arriva l’avvocato a fermarlo. Oscar insiste, ma l’avvocato è inamovibile. Il legale di Adams offre il doppio, Oscar sta per firmare, ma Giangiacomo lo porta via spiegandogli che per via della milza potrà ottenere ottocento milioni…
Per poter tirare avanti con un po’ di contanti, Oscar deve impegnarsi la moto. Ma un amico, Capua, gli propone di provare a giocarsela in una delle scommesse clandestine organizzate dal losco Murena e dal suo socio Sergio… Con la moto prestatagli da Capua, Oscar se la gioca vincendo la sfida… Poco dopo però, lui e l’amico sono pestati dagli uomini di Sergio e del Murena e derubati… Capua telefona all’avvocato che gli dice di portarlo alla clinica Villa dei Principi di Frascati del suo amico Cecconi. Lì l’avvocato fa asportare la milza ad Oscar… Capua spiega intanto a Nancy quanto capitato. La ragazza riceve la visita del suo ex compagno e produttore Frank…
L’avvocato va a trovare Oscar al quale rivela l’asportazione della milza. Cecconi gli ha redatto un certificato utile per il processo al produttore…
Frank chiede a Nancy di tornare a casa, invitandola a prendere una decisione entro due giorni…
Durante la convincene arringa, l’avvocato ha un malore e viene portato via…
Oscar si reca più tardi a casa dell’avvocato. Lì scopre che l’uomo è affetto da disturbi di personalità multipla e il ruolo dell’avvocato è stato solo uno dei personaggi interpretati. Ora è coreografo maestro di danza e invano il ragazzo tenta di farsi riconoscere… Chiamando casa, Oscar viene a sapere da Capua che Nancy è partita. Tornato a casa trova dei soldi e una lettera da lei scritta. Si precipita quindi all’aeroporto dove, trovata la ragazza, la saluta lasciandole una busta con tre fotografie da mostrare al produttore…
Oscar continua a sostenere assurdi provini come comparsa a Cinecittà. Gli amici sempre ad attenderlo dabbasso con le moto e riviste di cinema…