CAPITAN HARLOCK 4 – LEIJI MATSUMOTO (D/VISUAL)

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CAPITAN HARLOCK 4 – LEIJI MATSUMOTO (D/VISUAL)
(D/VISUAL – 2010)
L’Arcadia si inabissa seminando le navicelle mazoniane. Daiba comunica di allontanarsi dal pianeta, ma Harlock avanza comunque giungendo in vista di una miriade di piramidi. Seguendo il segnale trovano la piramide in cui si trova l’amico, penetrandovi all’interno. Sembra essere uno spazio infinito ma scoprono presto essere pieno di semi lì in incubazione. Trovato Daiba lo riportano a bordo. Il ragazzo sta bene… 
Mentre l’Arcadia torna in superficie, ecco la ribellione dei Tokaga che fanno esplodere le piramidi. Raflesia manda allora tre sottoposte a sedare la rivolta, ma le navi di Tokaga si ritirano nello spazio contattando poi l’Arcadia. La comunicazione è però presto interrotta dall’avvicinarsi di tre navi mazoniane e così l’Arcadia si allontana dal Pianeta che esplode poco dopo. La navicella dei figli di Zol insegue le tre mazoniane disintegrandole. L’Arcadia la segue a sua volta evitando così i detriti di Tokaga e caricando poi a bordo la navicella. Ne escono i due figli di Zol che, rincuorati dalla morte eroica del padre che ritenevano invece un traditore, rivelano che le mazoniane controllano l’universo colonizzando i pianeti con i semi… 
Mentre Daiba chiede al computer centrale se sia un umano o una macchina, l’Arcadia lascia che la navicella dei figli di Zol riparta per lo spazio…
Il dottor Zero chiede ad Harlock se anche lui ritenga possibile che gli umani discendano dalle mazoniane. Si è possibile dice il capitano, ma un dubbio permane: perché vogliono allora conquistare la Terra?…
 Per riparare l’Arcadia e per far riposare l’equipaggio Harlock decide la ritirata sul Pianeta dei Pirati, l’asteroide artificiale che sempre li segue…
 Mentre Meeme e Daiba sono in spiaggia, sull’Isola atterrano due mazoniane che, rilassatesi, iniziano a giocare a palla. Ma un’esplosione provocata da Yattaran attrae la loro attenzione. Le due penetrano nell’Asteroide raggiungendo la spiaggia. Lì, piangenti e abbracciate, intente ad ammirare il mare, le raggiunge Yattaran che le uccide suo malgrado. Loro non capiscono la sua lingua e sembravano estasiate dal rivedere il mare, forse ricordo del passato. Le mazoniane hanno dunque sentimenti simili agli umani…
L’Arcadia si avvicina al sistema solare di Eufrate dove si trova Heavy Maelder, pianeta in cui l’amico di Harlock ha trovato la morte…
Sulla Terra intanto, il Primo Ministro non riesce a sapere nulla sull’identità di Harlock, ma ottiene il nome di chi ha costruito l’Arcadia: Tochiro Oyama. L’uomo è poi convocato da un botanico che gli mostra un blocco di ghiaccio vecchio di cento milioni di anni pieno di mazoniane, esseri vegetali. Il Primo Ministro fugge non sentendo che sulla Terra stanno proliferando piante sconosciute…
Su Heavy Maelder Harlock rende omaggio assieme al corvo alla tomba di Tochiro, mentre l’equipaggio maschile gira per la deserta città finendo nell’unica osteria ancora aperta. Lì li raggiunge poco dopo il capitano che ricorda con l’oste il passato. Maetel, Tetsuro ed Emeraldas non si son più visti dice l’uomo, ma ecco che una donna seduta al tavolo si presenta: è Raflesia! Ma mentre i due parlano, una flotta mazoniana attacca l’Arcadia presidita dalle sbronze Meeme, Yuki e dalla cuoca. La nave si muove da sola distruggendo parte delle navi nemiche. Raflesia si accommiata da Harlock asserendo che l’attacco non è stato da lei voluto e che in futuro vorrà parlargli ancora. Più tardi anche l’Arcadia lascia Heavy Maelder dopo un ultimo saluto a Tochiro. La flotta mazoniana li attende nello spazio per la prossima battaglia…
IL GIORNO CHE HARLOCK FINÌ ALL’OSPEDALE
di Federico Colpi