BASHO – POESIE
ACQUAVIVA – OTTOBRE 2007
TRADUZIONE: Atamaro Citomi e Giuseppe D’Ambrosio Angelillo
LA POESIA DI BASHO p. 5
CENTO ANNI E PIÙ p. 15
Cento anni e più,
ogni anno ha gettato le sue foglie secche
nel mio piccolo giardino. (p. 15)
UNA CIOCCA DI CAPELLI DI MIA MADRE MORTA
Se la prendessi in mano
svanirebbe tra le mie lacrime
come rugiada d’autunno. (p. 38)
VOCI DI REMI
Voci di remi che battono l’acqua:
mi si ghiaccia l’anima
in questa notte di lacrime. (p. 57)
NOBILTÀ p. 71
Nobile colui
che non deduce dal lampo
la vanità delle cose. (p. 71)
IL MONDO
Guarda:
questi i veri fiori
del mondo doloroso. (p. 97)
I PASSERI p. 131
Nei campi delle rape
i passeri
sono solo occhi che guardano i fiori. (p. 131)
SOLITUDINE p. 227
Grande luna!
Ho vagato intorno allo stagno
per tutta la notte. (p. 227)
A UN DISCEPOLO
Fa’ come il salice,
piega al vento
tutti i desideri del cuore. (p. 260)
INVERNO
Tristezza invernale:
l’ululato del vento
nel mondo di un unico colore. (p. 265)