ARANCIA MECCANICA (DVD) di Stanley Kubrick

 

ARANCIA MECCANICA (DVD) di Stanley Kubrick

WARNER BROS – Stanley Kubrick Collection – Z8 21150
(1971)

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Londra. Al Korova Milkbar Alex e i suoi tre amici (Dim, Pete e Georgie) sono intenti a bere latte “corretto” con anfetamine pensando su come trascorrere il resto della serata…

Fuori del locale, imbattutisi in uno sciatto ubriaco canterino, vista che sempre adira Alex, finiscono per pestarlo. L’uomo si era del resto mostrato privo di paura, felice anche di morire abbandonando un mondo ormai privo di ordine e in balia della violenza giovanile…

Dopo il pestaggio, sulle note di Rossini, i quattro giungono in vista della banda di Billyboy prossima allo stupro di una ragazza… Lo scontro tra i due gruppi è così inevitabile. Superiori Alex e i suoi, ma l’approssimarsi delle sirene della polizia, allertata dalla fuggita ragazza, li costringe a precipitosa fuga…

Più tardi eccoli a folle velocità a bordo di un’auto in direzione campagna stra risa e incidenti provocati… Raggiunto un cottage isolato con la smielata scritta “Home”, mettono in atto la “visita a sorpresa”. La casa è abitata da uno scrittore e dalla moglie che va a vedere chi sia a suonare di notte. Simulando un incidente, Alex chiede di poter entrare per telefonare. Lo scrittore dice alla moglie di aprire e così i quattro, con le maschere al volto, entrano in casa dove Alex, pestato lo scrittore (Frank Alexsander) si dedica al pestaggio, alla distruzione e allo stupro della donna…

Dopo l’ultraviolenza, eccoli tornare al Korova per “ricaricare le batterie”. Il locale è pieno di persone e una donna, arrestatosi lo stereo, intona l’inno alla gioia di Beethoven estasiando Alex. Dim fa una pernacchia e così Alex lo manganella per un simile affronto. Ne nasce un diverbio che però finisce senza conseguenze per la paura di Dim di perdere il duello con i coltelli. Decidono così di tornare a casa per rivedersi l’indomani…

Nel quartiere operaio in cui vive, Alex rincasa mettendosi ad ascoltare musica classica in piena notte con il suo stereo. La Nona di Beethoven il pezzo ideale per concludere la serata tra visioni di violenza, catastrofi ed eruzioni vulcaniche…
L’indomani, alle 8, la madre bussa alla porta, ma Alex decide di restare a letto e di saltare la scuola con la scusa di avere il mal di testa e di doversi quindi riposare…
Più tardi, svegliatosi, Alex trova in casa Deltoid, ispettore giudiziario dalla sua uscita dal riformatorio. L’uomo lo avverte di stare attento perché alla prossima finirà in carcere. Lui e gli altri sono sotto controllo e malefatte come quelle della notte precedente non saranno più tollerate… Alex nega tutto, promettendo di star lontano dai guai…

Nel pomeriggio Alex si aggira felice tra gli scaffali del negozio di dischi preferito dove, al suono della Nona, ritira l’amato disco di Beethoven ordinato due settimane prima. Due lascive giovani ragazze attirano la sua attenzione, riuscendo a rimorchiarle con la scusa di ascoltare i dischi da loro comprate a casa sua su uno stereo decente….

La sera è ormai giunta e i tre amici, stanchi di aspettarlo al Korova, sono in attesa nell’androne di casa sua. Il loro è un ammutinamento: basta soprusi su Dim e maggiore condivisione del bottino e dei colpi da mettere a segno. Alex accetta di andare a berci su un po’ di latte corretto ma, camminando in strada, ascoltando la musica proveniente da uno stereo acceso in una casa, sulle note di Rossini, pesta Georgie e Dim (che ferisce con uno stiletto alla mano)… Al Duke of New York, Alex si mostra generoso decidendo di eseguire il piano di Georgie: svaligiare la casa di una ricca donna, che vive sola con i suoi gatti, per poi ricettare il bottino tramite Will l’Inglese… E così, poco dopo, ecco Alex bussare insistentemente alla casa della donna chiedendo di poter telefonare per soccorrere l’amico ferito. La donna non apre e così Alex, entrato da una finestra, si ritrova in casa mentre quella, proprietaria della clinica di dimagrimento, chiama la polizia per denunciare l’accaduto. Dopo un acceso diverbio, tra i due scoppia una colluttazione che termina con Alex che la colpisce con una scultura a forma di fallo. L’approssimarsi delle sirene della polizia lo portano a darsi alla fuga, ma Dim lo colpisce al volto con una bottiglia accecandolo…
Alex è condotto in centrale e, dopo esser stato pestato, scopre dal sopraggiunto Deltoid di esser diventato omicida. La donna è infatti deceduta in ospedale. L’uomo finisce per sputargli in faccia prima di andarsene…

Alex, condannato a quattordici anni, è recluso nella prigione 84F, matricola n°6655321. Dopo il riconoscimento, la consegna degli effetti personali e la vestizione, eccolo dunque nel suo nuovo luogo di vita. Tra criminali e pervertiti, Alex punta tutto sulla buona condotta, facendosi amico il cappellano del carcere per poter uscire da lì il prima possibile. Mette la musica e impara passi della bibbia (i più violenti naturalmente) e così, dopo due anni, venuto a conoscenza di un nuovo metodo voluto dal Nuovo Governo capace di rieducare i carcerati trasformandoli in buoni, chiede di esser proposto al fine di ottenere l’immediata scarcerazione. Ma il Metodo Ludovico non convince il direttore né il sacerdote che in esso vede la privazione del libero arbitrio nell’individuo con l’imposizione del solo bene da compiere…

Qualche giorno dopo, ecco in visita il nuovo ministro dell’interno, fautore del nuovo metodo. Niente costose nuove prigioni per i criminali comuni, ma un innovativo metodo capace di modificarne il modo d’agire. Attirata l’attenzione del ministro, Alex ottiene così di esser selezionato per il metodo Ludovico. Firmate le carte dal direttore, il giorno seguente eccolo entrare nel nuovo braccio del carcere dove viene preso in cura dalla dottoressa Bronom, assistente di Brodsky capo del centro medico Ludovico. La cura, di quindici giorni, consiste nel guardare dei filmati dopo un’iniezione, spiega la donna. Immobilizzato a una sedia con le palpebre aperte a forza, le proiezioni iniziano sotto la supervisione di Brodsky. Sono filmati di pura violenza che, dopo un po’, iniziano a far star male Alex che, invano, chiede la sospensione delle proiezioni. Associando il malessere alla violenza, guarirà. Il senso di nausea che prova, gli spiega Bronom, è il segnale dell’inizio della sua guarigione… Il giorno dopo però la situazione peggiora. L’inno alla gioia di Beethoven è stato infatti inserito come colonna sonora ai filmati di violenza nazista. Un vero delitto, urla Alex… Dopo quindici giorni, come previsto, Alex viene rimesso in libertà dopo aver superato brillantemente l’ultima prova pratica di fronte al ministro, al direttore, al capo guardia, al cappellano e ad altri soggetti a lui ignoti. Subisce umiliazioni e sevizie da un attore; si arresta di fronte a una magnifica donna in topless. Il metodo Ludovico è dunque un successo che debellerà la criminalità. La nausea si impossessa infatti di chi vuol commettere violenza dopo esser stato sottoposto al trattamento… Un successo dunque, con il solo cappellano a denunciare l’eliminazione del libero arbitrio nei soggetti…

Tornato a casa, Alex trova la sua camera affittata a un operaio, Joe, che tranquillo è intento a far colazione assieme ai genitori, sorpresi dal suo prematuro ritorno. Incapace di pestarli, il ragazzo è così costretto a lasciare la casa. Del resto nulla di suo è più presente, neppure l’amato serpente…

Vagando per le strade, lungo i margini del fiume viene riconosciuto dall’ubriacone che due anni prima aveva pestato con gli altri. L’uomo lo riconosce e, approfittando della nausea di Alex, lo pesta con gli altri barboni. A salvarlo è l’arrivo della polizia ma, i due sopraggiunti poliziotti, sono… Dim e Georgie!… I vecchi drughi lo portano così fuori città dove, per vendicarsi dei torti passati, ammanettatolo, lo manganellano con la testa immersa nell’acqua di una vasca… Scesa ormai la notte e sotto la pioggia, Alex raggiunge un cottage isolato con la scritta “Home”, quello dello scrittore Frank Alexander da lui pestato due anni prima con annesso stupro della moglie. L’uomo, invalido dopo il pestaggio, intento a scrivere a macchina, gli fa aprire da Julien, nerboruto aiutante. Alex riconosce lo scrittore che non può però capire chi lui sia perché al momento del compimento della violenza lui e gli altri indossavano maschere. Ascoltato del pestaggio da parte della polizia, riconosciutolo come il ragazzo sottoposto al metodo Ludovico, Alexander si esalta all’idea di poter usare la sua storia contro il Governo. Nel farsi il bagno però Alex intona Singin in the rain, brano cantato durante le violenze di due anni prima. Lo scrittore telefona agli amici politici, poi però riconosce Alex proprio per via di quella canzone… Mentre il ragazzo mangia, Alexander gli racconta della morte della moglie provocata dal dolore seguito alla violenza subita da parte di una banda di giovani teppisti. Una vittima dell’era moderna, proprio come lui. Ha chiamato degli amici, gli spiega. Ed eccoli giunti. Sono due sovversivi che concordano sull’uso di Alex come strumento di screditamento del governo e della tecnica Ludovico. A loro il ragazzo confessa di non poter più udire la Nona di Beethoven, il cui ascolto gli provoca malessere tale da spingerlo al suicidio. Mentre parla il narcotico messo da Alexander nel vino fa effetto e così, adagiato in un letto, Alex si risveglia tormentato dalle note della Nona. Ma la porta è chiusa dall’esterno e così il ragazzo si butta dalla finestra per la gioia di Alexander che ottiene così la sua vendetta personale e un’arma in più contro il governo… Ma Alex non muore e, tempo dopo, riprende coscienza nel letto d’ospedale in cui è stato ricoverato. Il ragazzo scopre di aver recuperato la propria originaria personalità respingendo i genitori e riscoprendosi a rispondere con sconcezze e strafottenza alle vignette che la psichiatra gli mostra. Lo shock per il suicidio e le cure prestategli durante il coma lo hanno dunque completamente ristabilito…

Qualche giorno dopo, sempre più guarito, ecco il ministro dell’Interno in visita. L’uomo gli dice che il Governo si occuperà di lui e che i politici sovversivi che l’hanno sfruttato sono stati sistemati, Alexander su tutti. Alex, com’è giusto che sia, si lascia imboccare dal governo autoritario che gli porta in dono, a favore di giornalisti, anche un super stereo tra abbracci e strette di mano…

Tra musica e immagini di sesso, Alex ritiene di esser proprio guarito con una comoda vita da vivere da lì in poi…

DURATA: 211′