PIER PAOLO PASOLINI – IL FIORE DELLE MILLE E UNA NOTTE

PIER PAOLO PASOLINI – IL FIORE DELLE MILLE E UNA NOTTE

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PRESENTAZIONE DI STEVE DELLA CASA – PLAY – SCENE – EXTRA (Incontro con Maurizio Ferraris, Le mura di Sanà) – CREDITI

Arabia. Attorno all’anno mille, l’irriverente schiava negra Zumurrud, alla quale era stato attribuito il diritto di scegliere il proprio acquirente, si fa comprare al mercato dal giovane Nur-ed-Din. È lei stessa a lasciare il denaro necessario all’acquisto al ragazzo, con il compito di affittare una casa lì vicino dove fanno sesso non appena giunta la notte…
Il mattino seguente, con il cuore appesantito dalla sensazione che qualcosa li separerà, Zumurrud incarica Nur di vendere al mercato una pregiata tela da lei stessa tessuta, intimandogli però di non lasciarla a un uomo dagli occhi azzurri. Ma il ragazzo finisce per disobbedire, cedendola proprio a un uomo biondo per mille dine, la stessa cifra pagata per Zumurrud. L’uomo segue fino a casa Nur con la scusa di volere del cibo…
Zumurrud legge una storia all’amato…

Il poeta Sium, in viaggio nel deserto con il suo signore e la scorta, si ferma presso un fiume dove si trova un ridente villaggio. Attratto da tre giovani, il poeta li avvicina iniziando a leggergli alcuni versi, invitandoli poi nella propria tenda per mangiare, bere e fare sesso…

Sium racconta una storia, quella di re Harun e della regina Zeudi. I due, in viaggio con la carovana, incontrano rispettivamente un giovane e una giovane, convincendoli a seguirli alla Reggia. L’obiettivo dei coniugi è capire come si verifichi l’attrazione fisica. Addormentati i due con un sonnifero e postili nello stesso letto, la regina è convinta che sarà il più brutto, il ragazzo, a innamorarsi della più bella, la ragazza. Svegliatosi per primo, il giovane fa sesso con la dormiente, rimettendosi poi a dormire sorridente… È poi la volta della giovane di risvegliarsi e, anche lei, fa sesso con il dormiente coetaneo… Nessuno dei due coniugi reali ha vinto, concludendo che i due giovani sono anime gemelle, due lune piene nello stesso cielo…

L’acquirente biondo mangia insieme a Nur. Quando questi si addormenta, ne approfitta per rapire Zumurrud e condurla da uno degli acquirenti da lei rifiutati in quanto impotente, Rasheed, che la frusta selvaggiamente. Ripresi i sensi, Nur inizia a cercare l’amata, piangendo per la sua scomparsa. Una donna lo fa chiamare, chiedendogli cosa lo turbi. Promettendo di aiutarlo nella ricerca, lo ospita in casa propria. Dopo alcune ore, la donna torna con la notizia che Zumurrud è stata rapita da Rasheed e che gli fa sapere di farsi trovare la sera stessa al di fuori delle mura del palazzo del rapitore, per poter così fuggire insieme. La donna gli chiede di fare sesso in cambio del servigio prestatogli. Nur accetta, ma, scesa la sera, di Zumurrud non trova traccia. Addormentatosi, il suo posto viene preso dal capo dei quaranta ladroni che, rapita Zumurrud, la porta nel covo dei banditi, affidandola al vecchio padre in attesa di tornare con i complici…
Nur riprende la ricerca dell’amata, inseguito da frotte di ragazzini urlanti che tentano di lapidarlo…
Convinto il vecchio a farsi spidocchiare, non appena questi si addormenta gli ruba le chiavi della catena fuggendo con i suoi abiti a bordo di un cavallo, raggiungendo la più vicina città dove è appena morto il re senza eredi. I presenti, credendolo un cavaliere, la rinominano Re Sair, come da tradizione in quanto primo uomo capitato in città, costringendola a sposare una ragazza, pena la defenestrazione…
Giunta la notte, Zumurrud rivela alla sposa il proprio segreto. Comprensiva, l’altra promette di mantenere il massimo riserbo e di aiutarla a ritrovare Nur, organizzando un ricevimento al quale prendono parte numerosi uomini, tra i quali il rapitore biondo, Bassum, che il re fa portare al proprio cospetto per aver rubato nel piatto degli altri, condannandolo a morte per il rapimento di una donna (lei). Crocefisso fuori le mura, Bassum attende la morte…
Nur continua la ricerca di Zumurrud, finendo condotto da alcune serve all’interno della reggia dove viene sedotto…
Anche il capo dei ladroni, giunto a palazzo, ruba dal piatto finendo crocefisso…
Sempre in lacrime, Nur si ritrova nel mercato del paese, dove l’ancella Munis gli chiede di aiutarla a trasportare le cibarie acquistate. Durante il pasto, la donna legge per i presenti una storia…

La giovane Dunya sogna un colombo grigio intrappolato in una rete. A salvarlo giunge una colomba bianca con la quale spicca poi il volo… Il sogno muta. Imprigionata è ora la colomba bianca, non soccorsa dal colombo grigio… La donna si desta, impegnandosi ad ultimare un quadro che riproduce la scena, interpretata come simbolo dei tradimenti degli uomini nei confronti delle proprie donne…
Il cavaliere Tagi arriva presso un’oasi dove si trova il giovane Aziz. Questi cerca di celare una pergamena, unico ricordo dell’amata cugina Aziza, sua promessa sposa. In lacrime racconta la loro storia…
Prossimi alle nozze, Aziz va prima a salutare un amico, sotto casa del quale un fazzoletto bianco, con inscritta una frase poetica, lasciato cadere da una donna da un balcone, lo colpisce in testa. La donna lo invita a salire con un gesto che il giovane non capisce, rimanendo nella di lei attesa fino a sera…
Tornato a casa, il ragazzo trova Aziza in lacrime e la notizia del rinvio delle nozze all’anno venturo… Aziz confessa quanto capitatogli ad Aziza che gli spiega il significato dei gesti: tornare di lì a due giorni…
Tornato nel luogo del primo incontro sofferente della pena d’amore, Aziz non trova però ad attenderlo la ragazza… Deluso, a casa percuote Aziza che gli chiede come mai non sia rimasto dall’amata. Forse non si è fatta vedere per misurare la profondità del suo amore… Deve tornarci il giorno seguente…
La misteriosa ragazza si mostra, con uno specchietto e alcuni oggetti… Aziza, nonostante sia ormai certa di aver perso l’amato Aziz, interpreta i gesti della misteriosa: recarsi di notte nel giardino alle porte della città, fermarsi dove c’è un lume e una tenda… Stanco, il ragazzo s’addormenta dopo aver mangiato e la donna del mistero gli lascia in grembo simboli di morte qualora dovesse comportarsi male ancora una volta. Aziza lo invita a riposarsi e mangiare per poi presentarsi all’appuntamento, comunicandogli versi d’amore da sussurrare all’orecchio della ragazza. Stavolta Aziz non commette errori e così, verso l’alba, la donna misteriosa, Budur, giunge giacendo con lui… Gli regala una pergamena che Aziza chiede all’amato in dono…
Indifferente ai sentimenti di Aziza, Aziz continua a vedersi e far sesso con Budur, non accorgendosi del peggioramento delle condizioni di salute della cugina…
Passano i giorni e Aziza gli dà sempre nuovi versi per Budur, che, al termine degli incontri amorosi, risponde con altri…
Rosa dalle pene d’amore, Aziza muore dopo aver dato gli ultimi versi da riferire a Budur che, nell’udirli, capisce la morte della rivale, redarguendo Aziz per non avergliene mai parlato… Durante le esequie, la madre di Aziz gli lascia un messaggio di Aziza per Budur e la promessa di consegnargli una cosa quando lo vedrà piangere sinceramente…
Tornato da Budur, Aziz apprende che le ultime parole lo hanno salvato dalla morte decisa per lui. Dovrà in compenso recarsi ad elemosinare per pagare il muratore che deve costruire per Aziza una tomba. Ma il frivolo ragazzo si perde per osterie ubriacandosi e dimenticando l’incarico. Strada facendo, viene condotto a forza in una casa dove una ricca ragazza lo obbliga a sposarlo promettendogli di salvarlo dalla follia di Budur. Si lascia sedurre, ritrovandosi un anno dopo padre di un bambino. Ma Budur non l’ha affatto dimenticata e, con la scusa di recarsi a trovare la madre, tenta invece di incontrarla ancora presso la tenda dove tante notti hanno fatto l’amore. L’amata è rimasta lì in attesa per un anno intero, rifiutando di stare ancora insieme e chiamando donne affinché lo tengano fermo affinché possa pugnalarlo. Le rime di Aziza salvano la vita ad Aziz, ma non gli risparmiano l’evirazione…
Tornato dalla madre, Aziz realizza finalmente l’amore della cugina per lui, piangendo finalmente sincere lacrime. La madre gli consegna la pergamena, una riproduzione della regina Dunya, eterna nubile per evitare i tradimenti…

Terminato il racconto, Aziz piange ancora, ma Tagi lo rincuora e, simulando la propria morte per farsi dimenticare dal padre, decide di partire alla ricerca dell’affascinante Dunya chiedendogli di aiutarlo…
Recatisi nella locanda dove si trova il padre della ragazza, Tagi apprende da questi che Dunya rifiuta di avere contatti con uomini e di sposarsi, svenendo nell’ascoltare ciò…
Presso il giardino di Dunya, corrompendo il giardiniere, Tagi, avvista la finestra dell’amata. Assoldati due operai, fa loro affrescare il soffitto della ragazza con una variante della storia che ha deciso Dunya per la castità…
Durante il lavoro, Tagi chiede ai due cosa li abbia spinti a divenire umili servitori di Dio. Il più anziano dei due, Shahzaman inizia a raccontare…

Scampato alla morte durante un assalto di predoni fingendosi morto, raggiunge la più vicina città dove trova lavoro come operaio presso un affittacamere. Inviato a raccogliere legna, scoperta una botola, vi si cala trovandosi al cospetto di una giovane, figlia del re, ivi imprigionata da un demone che ogni dieci giorni si fa vivo per giacere con lei. Il ragazzo ci fa sesso, promettendo di tornare per liberarla. Il sopraggiunto demone lo costringe infatti alla fuga, ma le scarpe lasciate a bordo letto lo tradiscono… L’indomani il demone si aggira in paese in cerca del proprietario delle scarpe che reca seco, trovando in breve la dimora del falegname e giungendo al cospetto del giovane. Il demone lo abbraccia trasportandolo al cospetto della donna alla quale intima di ucciderlo in cambio della libertà. Ma la ragazza rifiuta e Shahzaman fa altrettanto negando di averla mai vista prima. Furioso, il demone mutila la donna fino a decapitarla, mentre Shahzaman viene condotto nel deserto e tramutato in bertuccia come desidera lo spirito segreto del ragazzo… Lì viene catturato da un gruppo di viaggiatori, intenti a scrivere un memoriale, per i quali redige un messaggio per il re indiano che, lettolo, lo fa convocare. La figlia del visir, percepitane la natura umana, lo ritrasforma in umano sacrificando se stessa… Shahzman rinuncia a un avvenire di agi, per riprendere il cammino e fare ritorno al paese natio…

Un giovane schiavo viene incaricato da un vecchio profeta, giunto in India via mare, di recuperare l’indomani dal suo cadavere la tunica e di consegnarla al primo che l’avesse reclamata… Nel mentre Yunan, giovane rampollo che non è mai uscito dalla reggia, chiede al padre di viaggiare per mare e di conoscere il mondo. Il padre acconsente, armando una nave con scorta tutta per lui. Un misterioso cavaliere viene avvistato in lontananza a maledire l’imbarcazione che, poco dopo, nei pressi di un’isola, fa naufragio…
Yunan si salva e, raggiunta l’urna dove si trova l’armatura del cavaliere, si addormenta, ricevendo l’incarico di scavare per recuperare un arco con il quale colpire il cavaliere e liberare la terra dalla maledizione…
Su un’altra isola, scorge un uomo aprire una botola e lasciarvi entrare il figlio quindicenne. Rimasto solo, Yunan apre la botola che scopre celare una dimora dove il ragazzino è tenuto celato. Questi lo implora di non ucciderlo. Al padre è stato predetto che sarebbe stato ucciso proprio nel giorno del suo quindicesimo compleanno da un uomo cieco giunto dal mare dopo aver ucciso un cavaliere. Yunan promette di non farlo e di proteggerlo anzi da un eventuale assalitore. Durante la notte però, in stato di trance, preso un pugnale, Yunan uccide il giovane…
Tornato in spiaggia, Yunan si dispera per il gesto compiuto. La nave del padre, di passaggio in sua ricerca, lo avvista riportandolo alla reggia…
Imbattutosi nel servo del profeta, Yunan si fa da questi consegnare le vesti del maestro, e, indossatele, dà l’addio al padre iniziando una vita di peregrinazione e povertà. È lui il secondo pittore…

Shahzaman e Yunan termino il meraviglioso mosaico e così Dunya trova una scena alternativa del proprio sogno: il colombo grigio non è tornato perché catturato in volo da un falco…
La donna realizza così di aver sbagliato e, dopo esser fuggita, torna da Tagi per farci l’amore e passare la vita insieme…

Terminate le storie di Numis, Nur sogna di essere condotto dalle serve a fare il bagno facendoci poi sesso… Ridestatosi, inizia a cercare Zumurrud, fuggendo via e ritrovandosi al cospetto di un leone, al quale si offre in sacrificio, stanco di cercare invano l’amata perduta. Ma il leone si allontana invitandolo a seguirlo… Ritrovatosi a palazzo, viene convocato da Zumurrud che lo ha scorto tra i presenti mangiare in lacrime il piatto costato la vita agli altri due crocefissi… Il falso re gli chiede di massaggiarlo e dichiara di volerlo tenere come amante. Nur non vuole un rapporto omosessuale, ma Sair gli impone di sdraiarsi sul letto a pena della decapitazione. Lo irride con poesie, poi si fa toccare lasciandosi infine riconoscere: è Zumurrud!…