PIER PAOLO PASOLINI – EDIPO RE

PIER PAOLO PASOLINI – EDIPO RE

MENU

PRESENTAZIONE DI STEVE DELLA CASA – PLAY – SCENE – AUDIO – SOTTOTITOLI – EXTRA (Incontro con Emiliano Morreale, Profezia: L’Africa di Pasolini, Pasolini a Sant’Angelo, Trailer, Cast Artistico, Cast Tecnico) – CREDITI

Nord Italia. Anni Venti. In una casa di campagna, con un cartello Tebe conficcato in un prato, nasce un bambino, Edipo… L’amorevole madre lo allatta, guardando fissa in camera, mentre la telecamera, simulando lo sguardo del piccolo, fa una carrellata di cielo e chiome di alberi…
Il padre, un militare, lo guarda con astio, convinto che il piccolo voglia sottrargli l’amore della moglie… La notte tenta invano di fare l’amore con lei, divenuta fredda per via del bambino… L’uomo si alza, afferrando per i piedi il piccolo…
La scena si sposta nell’antica Grecia. Un bambino, Edipo, viene trasportato legato e incaprettato a una lancia da un uomo che, non trovando il coraggio di ucciderlo, lo abbandona nel desertico Monte Citerone. Un pastore di passaggio raggiunge il neonato, consegnandolo al proprio re, Polibo di Corinto, che lo adotta considerandolo il “figlio della fortuna”, felice di poter avere un erede nonostante la sterilità della relazione con la moglie Merope…
Anni dopo, azzuffandosi con un compagno di giochi, Edipo viene accusato di essere un trovatello. Scosso dalla rivelazione, con la scusa di voler far luce su un brutto sogno che non ricorda, il giovane decide di recarsi a interrogare l’oracolo di Delfi in merito alle proprie origini. I genitori acconsentono al viaggio e così il giovane si mette in cammino senza indugi…
L’oracolo è infausto: Nel tuo destino c’è scritto che assassinerai tuo padre e farai l’amore con tua madre. Inizialmente ilare e incredulo, Edipo riprende la via di casa fortemente turbato dalla rivelazione…
In lacrime per il destino previstogli, si ferma in un campo, poi riprende a camminare fino a imbattersi in un gruppo di persone intente a danzare e cantare presso i resti di una città in rovina e abbandonata. Questi lo invitano a giacere con una ragazza… Ripreso il cammino lontano da Corinto e sulla via di Tebe, Edipo incrocia la strada con un uomo in carrozza e la sua scorta che, insultandolo come straccione, gli intima di cedergli il passo. Furioso, Edipo lancia un sasso contro un soldato, uccidendo poi tutti gli uomini della scorta che lo hanno inseguito per poi tornare a massacrare il prepotente… Postosi sul capo l’elmo di uno dei soldati uccisi, alle porte di Tebe s’imbatte in un gruppo di profughi, in fuga per la presenza della terribile Sfinge. Un ragazzo lo conduce dapprima al cospetto del profeta cieco Tiresia, poi nel punto dove dimora la Sfinge, rivelandogli inoltre che la regina Giocasta ha promesso di sposare chiunque riuscirà ad eliminare il mostro. Senza nulla da perdere e in cerca di una bella morte, Edipo decide di affrontare il mostro, sconfiggendolo in preda alla furia spingendolo in un abisso (che è dentro di te, proclama il mostro nel precipitare)…
I tebani festeggiano la morte della Sfinge e il nuovo re, Edipo, in sostituzione del da poco defunto Laio…
Ma in breve la città viene colpita da una terribile pestilenza. Edipo invia il cognato Creonte a Delfi per consultare l’oracolo. Non deve più vivere a Tebe un uomo appestato, colpevole di un delitto, è il responso, reo identificato dai cittadini come colui che ha ucciso il precedente Re, Laio. Edipo decide quindi di voler ricercare l’assassino, come se Laio fosse il proprio padre da vendicare… Convocato Tiresia, questi gli chiede di lasciarlo andare per non creare problemi a entrambi. Minacciato, rivela che anche lui, a breve, in ottemperanza al suo stesso editto, vagherà esule e solo nel deserto per il male che alberga nel proprio intimo. Edipo s’infuria, accusandolo di essere al soldo di Creonte per rovesciarlo. Tiresia prosegue: un giorno capirà chi ha sposato e chi lo ha generato, lui figlio della fortuna… Quell’uomo che tu stai cercando con minacce e ordinanze, è di Tebe. Divenuto cieco e mendico se ne andrà, padre e fratello dei suoi figli, figlio e marito di sua moglie, figlio e assassino del padre…
Una notte Creonte, giunto alla reggia, nega le accuse a suo carico, professandosi innocente. Edipo lo scaccia dal regno. Ma, parlando con Tiresia, il re apprende che Laio è stato ucciso assieme ai soldati della scorta da un ignoto viandante mentre si stava recando all’oracolo di Delfi… L’oracolo gli aveva rivelato che sarebbe stato ucciso dal proprio figlio. Alla nascita di un bambino, Laio lo ha fatto abbandonare legato sul monte Citerone… Edipo realizza così di essere l’assassino. Non lo avevano inoltre deriso da piccolo, a Corinto, per essere un trovatello?… Appresa la verità, Giocasta preferisce tacere la verità per amore del figlio…
Alcuni giorni dopo, ecco che da Corinto giungono messaggeri con la notizia della morte di Polipo e la richiesta di riavere Edipo come re. Conferma definitiva della colpevolezza di Edipo…
Edipo si reca dal servo che lo abbandonò sul Citerone, avendo conferma sulle proprie origini e colpevolezza…
Tornato a casa, trova Giocasta impiccata. Addolorato, decide di accecarsi, vagando, come predetto da Tiresia, di città in città suonando il flauto…

La scena si sposta nell’Italia contemporanea, dove Edipo suona il flauto in una città accompagnato nel suo peregrinare dall’amico Angelo. I due passano infine di fronte alla casa dove Edipo è nato, fermandosi infine nel campo dove la madre lo ha allattato a inizio film, ripetendo la carrellata cielo chiome degli alberi…