OSAMU TEZUKA – LA FENICE 15

OSAMU TEZUKA – LA FENICE 15
HAZARD EDIZIONI – I ed Giugno 2011

TRADUZIONE: Francesco Nicodemo

L’imperatore nomina in punto di morte come successore il figlio Otomo dopo che il fratello, Oama, ne aveva rifiutato la successione per farsi monaco. Prima di partire per il convento di Yoshino, Oama chiede a Otomo di graziare Inugami, grazia che viene accordata. Ma, sulle rive del fiume dove il messaggero Nutari gli comunica l’amnistia, Inugami viene colpito da una freccia e bersagliato da altre… Sono sette monaci buddisti ad attaccarlo. Due riesce ad eliminarli nonostante le profonde ferite, è infine la lupa a portarlo in salvo al villaggio dove la vecchia guaritrice si prende cura di lui… Durante lo stato d’incoscienza si ritrova ancora una volta nei panni di un sicario del futuro, Suguru, che a sua volta ha continui sogni di lui nel passato… Al sicario viene proposto un nuovo incarico: infiltrarsi nella sede del Clan della Luce e trafugarne il simbolo, l’uccello di fuoco… L’indomani eccolo salire in superficie lasciando momentaneamente Shadow, il mondo sotterraneo in cui lui e altri sono stati relegati. Superando varie difficoltà, eccolo riuscire ad introdursi nella sede del Clan della Luce travestito con i panni della sorella, moglie del direttore dell’ufficio Didattico del Clan stesso… La donna, pur di salvarlo, si è volutamente lasciata cadere dalle scale…
Prima di arrampicarsi in cima alla torre, Suguru riceve la chiamata dello scienziato a capo della rivolta degli Shadows che gli spiega di come il nipote, catturato nello spazio l’uccello di fuoco, abbia dato anni prima il via alla religione della Luce, esiliando nel sottsuolo i non credenti, gli Shadows. Trafugando l’uccello di fuoco potranno dar vita a una rivolta… Suguru si arrampica agevolmente, raggiungendo la stanza dov’è custodito l’uccello dopo aver eliminato alcuni membri del clan della Luce. Ma è una trappola e il ragazzo viene catturato. Il cognato lo grazia esaudendo la richiesta della moglie, inviandolo poi in un centro sottomarino destinato al lavaggio del cervello e all’indottrinamento dei nuovi adepti della Luce… Lì al ragazzo viene imposta una maschera di cane da cui gli giunge incessante una voce a lode dell’uccello di fuoco. Tormentato il ragazzo perde i sensi e la storia si sposta nuovamente su Inugami, con il quale sembra avere un collegamento…
Il ragazzo viene accudito dalla vecchia e da Marimo che lo curano leccandogli le ferite… Poco tempo dopo, completamente ristabilitosi, Inugami riceve la visita di due funzionari governativi che gli chiedono l’invio di duecento giovani per la costruzione di un tempio voluto dal Mikado. Ma, nonostante le rimostranze della vecchia, rifiuta. L’anziana gli chiede allora di separarsi da Marimo che, secondo lei, è uno spirito maligno. La lupa abbandona così il villaggio con le lacrime agli occhi, vanamente cercata poi da Inugami… Qualche tempo dopo un generale giunge con l’esercito in vista del villaggio, attaccandolo dopo l’ulteriore rifiuto di Inugami di piegarsi al volere del Mikado… Il primo assalto viene respinto grazie al petrolio che, incendiato, costringe il generale alla fuga. L’uomo manda a chiamare cinquemila fanti di rinforzo che però l’improvvisa piena del fiume travolge… Membri della tribù dei canidi sono visti allontanarsi tra gli alberi, mentre un buddhista scaglia fulmini dal cielo crepando il letto del fiume e facendo così scomparire l’acqua… Al villaggio Inugami trova ad attenderlo uno strano uomo uccello, Tsufu, amico di Rubetsu della tribù dei canidi e pronto a dargli manforte… In breve gli spiriti si radunano presso il villaggio affrontando un’impari lotta con gli spiriti buddisti. Inugami trova rifugio presso una grotta dove i feriti sono stati trasportati. Una strana donna uccello propone loro di curare i feriti presso il tempio di Yaobikuni, la donna che cura qualsiasi essere vivente. Poi scompare con le sembianze della fenice… Per far cessare la battaglia Inugami decide di arrendersi per poter tentare così di convincere l’imperatore Otomo a rivedere il suo buddismo di stato… Dopo un sommario processo Inugami viene condannato a morte, ma il generale riesce a fargli avere un colloquio con Otomo prima della decapitazione. L’imperatore condivide le sue opinioni sulla tolleranza religiosa, ma, per motivi politico-sociali, non può arrestarne la diffusione forzata avviata dal padre… Riportato nel luogo di reclusione, riesce a fuggire prima dell’alba e a sottrarsi poi alle ricerche grazie al nascondiglio indicatogli dalla principessa. La ragazza lo raggiunge la sera, indicandogli il luogo in cui poter trovare rifugio: il tempio di Yoshino diretto da suo padre, Oama!… Dopo aver giaciuto con lei che gli lascia una tavoletta per il padre, Inugami riparte superando a fatica con sembianze canine il guado del fiume… Suo obiettivo Yoshino…