LARS VON TRIER – LE ONDE DEL DESTINO (BREAKING THE WAVES)


LARS VON TRIER – LE ONDE DEL DESTINO (BREAKING THE WAVES)

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Scozia. Anni Settanta. La giovane Bess McNiell chiede agli anziani il permesso di sposare Jan Nyman, un forestiero che lavora su una piattaforma. Quelli non vedono invero di buon occhio il matrimonio con uno straniero…

CAPITOLO PRIMO – BESS SI SPOSA

Il giorno del matrimonio Bess è nervosa e arrabbiata per il ritardo con cui arriva in elicottero Jan…
Le nozze tra i due amanti vengono celebrate in chiesa, poi i festeggiamenti hanno inizio con il pranzo. La rigidezza dei locali si contrappone all’estroversione di amici, colleghi e parenti di Jan. La cognata, Dodo, vedova di Sam, fratello di Bess, legge un messaggio con il quale la ringrazia per averla accolta nella comunità nonostante la sua origine straniera, come straniero è ora Jan…
In bagno lei gli chiede di fare sesso, perdendo così la verginità…

CAPITOLO SECONDO – LA VITA CON JAN

La vita con Jan scorre felice e tranquilla per Bess, lei già un po’ alienata e incline a parlare da sola in chiesa… Con lui scopre i piaceri del sesso, pur continuando a frequentare la chiesa, del cinema, dello svago e del divertimento…
Ma ben presto per Bess arriva il momento della difficoltà, con l’approssimarsi della ripartenza di Jan per la piattaforma. Dodo invita l’uomo, del quale non si fida, a non trattare male Bess, donna con disagio psichico e facilmente influenzabile…
Poco prima dell’arrivo dell’elicottero, Bess ha un attacco di panico, fuggendo via. Jan la raggiunge tranquillizzandola. Ma, in procinto di partire il velivolo, la donna batte colpo sul portellone, costringendo il marito a scendere e a tranquillizzarla nuovamente. Poi la separazione ha infine luogo…

CAPITOLO TERZO – LA VITA DA SOLA

Parlando nuovamente da sola in chiesa, Bess si colpevolizza per aver provato dolore durante la separazione denotando egoismo. Promette a se stessa di essere buona e di resistere alla solitudine…
Ma la realtà si rivela dura, dolorosa, troppo, per lei, lo stare lontano da Jan. Continui attacchi isterici la colpiscono, isolandola ancora di più dalla comunità…
In Chiesa eccola nuovamente autopunirsi e ripromettersi di saper aspettare i suoi ritorni. Ma vuole unicamente riaverlo a casa, confessa…
Jan subisce un incidente sulla piattaforma, colpito in testa da una trave metallica… Nell’apprenderne la notizia, Bess sviene…
Jan viene riportato in elicottero al villaggio, trasferito nel locale nosocomio dove viene operato d’urgenza…
L’operazione consente di tenerlo in vita, ma a costo di una vita in stato vegetativo. Bess decide di non fargli praticare l’eutanasia, felice che sia ancora vivo nonostante la paralisi…
La donna non può che rivolgersi ancora a Dio, dandosi risposte alle proprie stesse domande. Si rimprovera al punto tale da addossarsi la responsabilità di quanto capitato a Jan, e da ritenere l’incidente una prova d’amore cui deve sottoporsi…

CAPITOLO QUARTO – LA MALATTIA DI JAN

Jan viene vegliato da Bess, ricevendo saltuariamente le visite degli amici… La donna peggiora sempre più, facendo preoccupare Dodo che teme possa cadere ancora in depressione come dopo la morte del fratello, anni prima. Allora era stata anche ricoverata in ospedale…
Il dottore, Richardson, non le prescrive pillole, ritenendo il suo un normale sfogo. Deve tuttavia lavorare sui sensi di colpa che prova Bess, invitandola a pensare più spesso a se stessa anziché a Jan…
La vita scorre monotona, tra visite in ospedale e passaggi in chiesa…
Jan viene riportato a casa per proseguire la convalescenza, ma le sue condizioni non migliorano…
Un giorno, durante i festeggiamenti per il compleanno di Jan, l’uomo propone a Bess di trovarsi un amante. Lui, afferma, non guarirà mai e la comunità non le darà mai il divorzio. Lei la prende male, piangendo e gridando… Jan tenta allora di suicidarsi, ma, non potendo muovere bene le braccia, non riesce a ingoiare le pillole di antidolorifici. Dodo irrompe in stanza, e lui le chiede di aiutarlo a suicidarsi e a lasciar libera Bess. Ma lei gli spiega che la moglie farebbe di tutto per lui e soffrirebbe ancor più per la sua morte. Poi perde conoscenza, finendo nuovamente in ospedale… Lì Dodo spiega a Bess che Jan non può essere lasciato solo e che, per aiutarlo a guarire, dovrebbe fare quello che lui le chiede…
Ma Jan insiste affinché si trovi un amante e, raccontandogli i suoi incontri amorosi, gli consenta di continuare a vivere…

CAPITOLO QUINTO – IL DUBBIO

Bess continua a non accettare l’idea di farsi un amante per soddisfare la richiesta di Jan… Il marito peggiora e, dopo il solito soliloquio a due voci, la donna, come prova d’amore, decide di frequentare un altro uomo. Si reca così a casa del dottore, ballando e ubriacandosi. Ma, poco dopo, lui non accetta di fare l’amore. In ospedale lei mente a Jan, raccontandogli l’incontro sessuale mai avvenuto. Fattosi rivelare il nome dell’uomo, lui scrive che non è vero quello che gli ha raccontato…
Durante un esercizio respiratorio, Jan mostra di stare male, invitandola a “raggiungerlo in fondo al bus”… Lei va via in lacrime… Salita sul bus, masturba un uomo in fondo allo stesso, vomitando non appena scesa… Si autocolpevolizza e autoassolve dell’atto…
In ospedale racconta l’avventura realizzata, trasponendo Jan nel ruolo del protagonista…
Jan viene staccato dal respiratore e così l’ingenua Bess si convince che la prova sessuale sia stata effettivamente d’ausilio, realizzando il desiderio del marito…

CAPITOLO SESTO – LA FEDE

Dodo mette in guardia Bess, invitandola a non seguire troppo alla lettera le richieste di Jan e a non ritenere possibile il salvarlo con prestazioni come quelle cui si sta sottoponendo…
La malattia rende cattivo, Jan che, attaccando la moglie per il suo aspetto, la spinge a modificare il proprio abbigliamento e a stare per davvero con un uomo. Provami di amarmi stando con un altro uomo, le dice. Al colloquio è presente Dodo, che, in bagno, schiaffeggia Bess cercando di farla ragionare, ormai plagiata dalla depravazione di Jan…
Dopo l’ennesimo soliloquio a due voci, vestita in maniera provocante, Bess si reca in un bar. Lì abborda un uomo, portandolo presso una scogliera mentre Jan viene sottoposto all’ennesima terapia, scorta da uno dei membri della comunità… Dopo l’amplesso, Bess si reca in ospedale. Jan le scrive il messaggio di lasciarlo morire poiché la sua mente è cattiva, ma lei rifiuta dichiarandogli ancora il proprio amore…
L’indomani la madre affronta Bess, facendole capire che sta tenendo un comportamento indegno che rischia di portarla all’esclusione… Anche il dottor Richardson cerca di farla ragionare, ma Bess è ormai palesemente non più a contatto con la realtà. Ha fede e sta amando Jan, afferma. Dopo il litigio con il medico, al quale chiede di non farsi più vedere, eccola di nuovo in chiesa, poi a farsi portare da un barcaiolo fino a una grande nave ancorata al largo sulla quale le altre prostitute non vogliono più salire…
Jan rifiuta il trasferimento a Glasgow per una nuova operazione, accettando invece un ricovero di Bess, sempre più turbata dalla sua malattia e succube del suo stato psichico. Firma quindi i fogli per il ricovero in ospedale psichiatrico della moglie…

CAPITOLO SETTIMO – IL SACRIFICIO DI BESS

Bess sale a bordo della nave abbigliata come una prostituta e accolta come tale dai passeggeri… Deve fare sesso con un marinaio di fronte al capitano, ma inizia a piangere e ne nasce una colluttazione dalla quale sfugge impadronendosi della pistola del capitano… Raggiunta la chiesa, interrompe la funzione: come ci si può innamorare della parola? Lo si può fare solo con una persona… Le donne non possono parlare in assemblea e così viene espulsa dalla chiesa. Raggiunge l’ospedale, dove trova ad aspettarla Dodo e due inservienti incaricati di portarla a Glasgow. Ha una nuova crisi, ma viene portata via di forza. Al momento dell’imbarco, approfittando di un momento di distrazione dei due agenti, fugge…
L’indomani, i bambini la insultano dicendole puttana e prendendola a sassate. La madre le fa trovare la porta chiusa. Raggiunge la chiesa, dove sviene all’esterno. Lì la rinviene il pastore che, allontanati i bambini, manda a chiamare Dodo. La cognata l’informa della prossima morte di Jan. Convinta di poterlo salvare con il proprio amore, eccola tornare ancora sulla nave dei violenti. Ma, dalla stessa, torna direttamente in ospedale per via delle ferite inflittele. Prima di essere operata, pretende di vedere Jan, convinta che potesse stare meglio per via di quanto fatto… Ma un arresto cardiaco, nonostante i tentativi di rianimazione di Richardson, provoca la morte della donna che, fino all’ultimo, ha chiesto del marito… Unica a disperarsi per la sua morte è Dodo…

EPILOGO – IL FUNERALE

Affinché il funerale possa essere celebrato, Richardson è costretto a spiegare e giustificare agli anziani della comunità il comportamento promiscuo tenuto da Bess dopo la malattia di Jan. Era una persona buona, di una bontà eccessiva…
La sepoltura viene accordata, ma non la celebrazione di una messa in sua memoria, come da tradizione… Alle esequie assiste Jan, ora in grado di stare in piedi con le stampelle… Con l’ausilio dei suoi amici, l’uomo riesce a trafugare la salma…
Nessuno di voi ha il diritto di condannare Bess all’inferno, dichiara invece Dodo agli anziani che ne stanno interrando la bara…
Raggiunto l’alto mare, Jan, dopo un ultimo saluto, con l’ausilio degli amici, getta il cadavere della donna in mare…
All’alba, dal cielo, il suono di campane commuove i presenti. Lo spirito di Bess che li saluta. Il suo sacrificio ha portato al miracolo in cui lei credeva, ridando la vita a Jan…