LARS VON TRIER – IL GRANDE CAPO [DIREKTOREN FOR DET HELE]

LARS VON TRIER – IL GRANDE CAPO [DIREKTOREN FOR DET HELE]
LARS VON TRIER – IL GRANDE CAPO [DIREKTOREN FOR DET HELE]

LARS VON TRIER – IL GRANDE CAPO
[DIREKTOREN FOR DET HELE]

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PLAY – SELEZIONE SCENE – LINGUE E SOTTOTITOLI – EXTRA (Il grande attore: Intervista-mockumentary al cast danese; Il grande regista: intervista a Lars von Trier; I grandi stranieri: intervista-mockumentary al cast francese e islandese; Automavision: le nuove tecniche di Lars von Trier; Dietro le quinte-foto; Trailer italiano)

…Film realizzato con la tecnica dell’automavision…

Danimarca. Un attore disoccupato ed egocentrico, Kristoffer, ottiene un ingaggio: impersonare il capo di una società d’informatica che il vero presidente e proprietario, il signor Ravn, ha deciso di vendere. Tocca a lui pertanto occuparsi delle trattative con i potenziali acquirenti e i dipendenti, ma senza aggiungere nulla alle battute scritte sul foglio che gli viene consegnato…
I due si recano a colloquio con il signor Finnur Sigurdsson, potenziale acquirente islandese. Ma, parlando di procura in favore di Ravn, quello s’infuria intimando al presidente di presenziare alle trattative della settimana seguente…
Nel congedare l’ospite, i dipendenti vedono per la prima volta quello che credono il vero presidente che gli si è presentato per salutarli… Ravn la prende male e spiega all’attore di non aver mai avuto il coraggio di presentarsi come presidente, spacciandosi per semplice dipendente… Kristoffer firma così un contratto per una settimana, periodo durante il quale dovrà continuare a recitare la parte del capo…
Ravn convoca i sei dipendenti più “anziani”, i creativi dell’azienda, presentandogli il “grande capo”… Questi chiedono innanzitutto il nome a chi per dieci anni non si è mai fatto vivo, comunicando raramente unicamente con alcune impiegate via mail. Una di queste cita il nome di Svend E. L’attore spiega allora di chiamarsi Svend Eckersberg… Gorm, uno dei presenti, un po’ pazzo, fissato per la vita in campagna, d’un tratto lo aggredisce colpendolo con un pugno…
La sera Kristoffer affronta Ravn, intimandogli di rivelargli tutto sul personaggio che deve impersonare. L’indomani dovrà infatti improvvisare nel corso della riunione tecnica d’informatica in programma…
E così eccolo inventarsi di tutto, riuscendo a cavarsela con scaltrezza e durezza. Ma i sei sono ossi duri, e chiedono subito miglioramenti delle condizioni lavorative, infuriati per la soppressione di una gita in programma a Kullen, il cui annullamento Ravn ha fatto ricadere su di lui, il Grande Capo…
Una delle dipendenti, Heidi, lo affronta… Non è credibile, dovrebbe vuotare il sacco, nasconde qualcosa… Kristoffer la prende alla larga, con una nuova improvvisazione. A salvarlo è la stessa Lise, che ritiene si stia fingendo gay e digiuno di informatica. Con lei Ravn ha scambiato a suo nome numerose mail, tenendola lontano… Uscita la donna, l’attore chiede a Ravn un nuovo incontro… Questi gli spiega di aver raccontato sul suo conto cose differenti a tutti i dipendenti. A Lise di essere gay. Ravn lo tranquillizza, invitandolo a resistere per i pochi giorni rimasti, rilassarsi, improvvisare e dire sempre sì ai dipendenti, tranne Jakumsen…
Lisa, convintasi che stia sbavando per lei e che non sia affatto omosessuale, decide di concedersi sessualmente a Svend/Kristoffer…
Con Heidi, invece, si verifica un problema enorme: dicendo sempre sì, si crea un equivoco in merito a una mail cui la donna non ha risposto. In pratica Svend si ritrova a confermare la promessa di matrimonio inviatale via mail!…
Tornando in ufficio per sfogarsi ancora sessualmente con Lise, vi trova la ex moglie che… è ora l’avvocato di Finnur, giunta in loco per verificare che il vero presidente della società presenzi all’incontro previsto per l’indomani. Kristoffer è così costretto a confessare il suo accordo con Ravn. Quello è un manipolatore, gli spiega la donna, che scarica tutti i problemi sul “grande capo” rimanendo così in bella luce di fronte agli altri. La riunione, conclude, riguarda la vendita della società e, di certo, nessuno dei dipendenti ne è stato informato!… Impossibile, pertanto, difendere quello che lui crede il buon Ravn…
Kristoffer inizia così un giro d’interviste ai dipendenti, chiedendogli se si sentano o si siano sentiti manipolati. Apprende così tutte le decisioni malvagie scaricate sul suo conto da Ravn che, racconta Lise, è arrivato a farsi prestare 25000 dollari da ciascuno dei dipendenti! Il marito di Mette si è poi suicidato, dopo il licenziamento, in sala fotocopie…
Nel pomeriggio l’attore chiede spiegazioni a Ravn, facendogli notare che ha avviato la società con i soldi degli ingenui dipendenti. Ma l’altro si mostra cinico come sempre, sminuendo quelle che dichiara dicerie sul proprio conto…
L’indomani, al momento della firma, Kristoffer scopre che Ravn sta vendendo la società per cifre milionarie, unico peraltro a mantenere il posto di lavoro dopo la cessione… Infastidito, tirando sul prezzo, riesce a far infuriare nuovamente Finnur, il quale abbandona così il tavolo delle trattative per riflettere sul da farsi…
Al cinema, la sera, Ravn rimprovera Kristoffer per non aver firmato. L’attore gli fa notare che sta giocando sporco con i dipendenti. Finiscono per firmare un nuovo contratto e accordarsi per comunicare il vero agli altri…
L’indomani, Ravn, fingendosi affranto, confessa ai dipendenti di doverli licenziare senza cedergli parte dei diritti per il software Brooker 5, scaricando però alla fine la colpa su Svend che viene dai dipendenti aggredito…
Kristoffer pretende che Ravn dichiari il vero, ma, ancora una volta, l’altro lo plagia, costringendolo a firmare il contratto nel prossimo incontro, dichiarato ai Sei partito per l’azienda…
Nonostante il rischio di essere pestato, Kristoffer, dopo un colloquio con la ex moglie che lo invita a fare l’amico di tutti, torna l’indomani in azienda, mescolandosi ai dipendenti e pranzando con loro… Durante il pasto calma gli animi dei presenti, dichiarando di essere solamente un sottoposto del vero grande capo che si trova e agisce negli USA. Il giorno seguente potranno recarsi a Kulle, per la gita annullata e ora ripristinata… Mantenendo la promessa, diviene il nuovo idolo dei sei veterani… Durante la cena, invidioso dei canti in onore di Svend, Ravn si alza da tavola accusandoli di essere dei parassiti che criticano il grande capo sperperandone il denaro…
Svend, per il disappunto di Ravn, ha permesso ai sei di presenziare alla firma del contratto… Giocando sul sentimentalismo di Ravn, prima della firma l’attore declama un patetico discorso di ringraziamento (che Finnur deplora)… In lacrime, Ravn getta la maschera, confessando di essere il vero grande capo… Gorm lo colpisce con un pugno, mentre Mettel dichiara di perdonarlo e di aver sempre conosciuto il suo ruolo…
Ravn dichiara annullata la vendita, chiedendo a Kristoffer la restituzione delle procure. Questi, piccato per essere stato snobbato e non aver avuto la giusta attenzione che un grande attore come lui merita, fa un po’ di manfrina, decidendo infine, dopo una sfuriata di Finnur e la sua citazione di Gambini, il drammaturgo al quale s’ispira, di firmare…
Eccolo infine recitare il “monologo dello spazzacamino”, da Finnu applaudito…