LARS VON TRIER – ANTICHRIST


LARS VON TRIER – ANTICHRIST

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PLAY – LINGUE E SOTTOTITOLI – SELEZIONE SCENE – EXTRA (Dietro il test; Il male della donna; Lo stile visivo di Antichrist, Eden, I Tre Mendicanti: gli animali di Antichrist, Confessioni sull’ansia, Il trucco, Il suono e la musica di Antichrist, Il caos impera al festival di Cannes 2009, Intervista a Charlotte Gainsbourg, Intervista a Willem Dafoe, Commento audio di Lars Von Trier e del professor Murray Smith, Trailer)

PROLOGUE

Un uomo e una donna fanno sesso. Il figlioletto, Nick, uscito dal box, salito su un tavolino dal quale getta in terra tre statuette di metallo, perdendo l’equilibrio cade dalla finestra aperta. L’impatto al suolo gli è ovviamente fatale, nonostante la presenza della neve…

CHAPTER 1 – GRIEF

Durante le esequie, la madre del piccolo sviene. È una ricercatrice di storia, mentre il marito, Nick, uno psicoterapeuta..
Ricoverata in ospedale, la donna denota uno stato psicofisico pessimo, condizionata dall’elaborazione del lutto e da sensi di colpa esagerati per la tragedia. Il dottore, lo psicologo Wayne, neolaureato, la imbottisce di psicofarmaci, contrariando il marito che ritiene normale il senso di colpa. Entrambi erano presenti, quindi la colpa è di tutti e due. Lei insiste: sapeva che il piccolo era solito svegliarsi e capace di aprire il cancelletto del box… Lui ha deciso di farla dimettere per poterla curare personalmente a casa, nonostante il parere contrario di Lei…
Tornati a casa, Lei inizia la terapia gettando le medicine ed esternando il dolore. Lui le spiega che dovrà attraversare momenti difficili…
Tra i due inizia un confronto sul matrimonio. Lei gli fa notare di quanto sia sempre stato poco presente e di come non le sia mai interessato di lei, come l’estate precedente quando l’ha lasciata sola con Nick. Ma adesso che è sua paziente, sì che la interessa. Anche la morte del figlio, prosegue, lo lascia indifferente… Lui replica che l’estate precedente le ha lasciato la libertà di recarsi a scrivere la sua tesi nel bosco dell’Eden. Lei ha però abbandonato il lavoro, convinta lo considerasse “superficiale”…
Lei sogna spesso gli spasmi del proprio corpo, come se fosse posseduta, soccorsa da Lui… Sta attraversando una normale fase d’ansia, le spiega, successiva a quella del dolore e ricca di malesseri fisici… Lei reagisce alla sofferenza cercando di fare sesso…
Deve affrontare le cose di cui ha paura e di queste va stilata una lista… Durante gli attacchi, Lei sviluppa anche istinti autolesionistici cui dà sfogo con il sesso, nonostante Lui sappia sia sbagliato… Non riuscendo a creare l’elenco, Lui le chiede di indicare i luoghi e le situazioni che le fanno paura. Lei parla allora del bosco, quello di Eden, sebbene non sia la sua principale paura…
Visioni inquietanti del bosco e dei suoi dintorni affollano puntualmente la mente di Lei…
I due coniugi si spostano in treno per raggiungere Eden. Durante il viaggio, lui la ipnotizza chiedendole di descrivere cosa veda… “Sono al ponte, tutto è silente e buio”,dichiara lei. Raggiunge il pendio, le è difficile camminare. Ecco infine la casa e Lui le dice di non entrare e di sdraiarsi in terra, circondata dal verde. Le chiede di sciogliersi nel Verde, di diventare Verde…
A piedi si muovono attraverso il bosco… Durante una sosta, si alza il vento che attrae Lui che, in una radura, vede una femmina di daino con solamente metà del feto espulsa. Scortolo, l’animale fugge via dopo una iniziale indifferenza…

CHAPTER TWO: PAIN (CHAOS REIGNS)

La visione scuote Lui che, richiamato dalla sopraggiunte Lei, dichiara la prosecuzione della marcia…
Poco dopo eccoli al ponte descritto da Lei sotto ipnosi. La donna corre via, passando in fretta quei posti di doloroso ricordo… Lui si accorge che i posti attraversati corrispondono alla perfezione a quelli descritti dalla moglie sotto ipnosi, giungendo infine alla casa, lugubre ed inquietante…
In casa trova polaroid di Nick e di Lei, scattate l’estate precedente durante il loro soggiorno in loco…
In piena notte rumori rompono la quiete… Le ghiande, spiega Lei… Al risveglio, Lui si trova sulla mano delle cimici. Più tardi le prepara degli esercizi da svolgere per superare la paura dell’erba e della natura circostante. Ci riesce, ma la morte è ovunque intorno, nel cucciolo di aquila divorato dalle formiche prima e dai suoi stessi genitori poi…
Ho già avuto paura qui, ma non sapevo lo fosse. Ho avuto paura e ho smesso di scrivere, spiega Lei. Ricorda di aver sentito qualcosa…
Flash-back. Ritagliando carte di tarocchi per la ricerca, di corvo, daino e volpe, sente Nic piangere. Seguendone il lamento, vaga fino al ponticello, ritrovandolo infine nel capanno degli attrezzi di pertinenza della casa. Ma quel lamento non sembrava provenire dal figlio, bensì dalla circostante natura…
Non sapendo spiegare il fatto, Lui le spiega di aver associato la paura al luogo, ad Eden… Quel pianto non era reale… Le parole di Lui provocano uno scatto d’ira della donna che arriva a minacciarlo…
Ascoltando le ghiande, Lei dichiara di aver appreso ad Eden ad ascoltare il pianto di tutte le cose che sono costrette a morire. Ancora una volta Lui ne sminuisce il pensiero. La natura è la chiesa di Satana, prosegue lei e una folata di vento improvvisa la porta a dichiarare essere quello un suo respiro…
Anche ad Eden Nic vagava da solo, perfino di notte…
Il responso dell’autopsia turba Lui, che ha strani sogni…
Al mattino Lei è in forma, professandosi guarita. Lui si mostra distaccato, indisponendola…
Ancora la folata di vento e, tra gli arbusti, una volpe, intenta a mangiarsi le budella, che gli dice “il caos, regna”…

CHAPTER THREE: DESPAIR (GYNOCIDE)

La pioggia inizia a cadere, torrenziale. Lui raggiunge Lei in casa, scosso dalle visioni degli ultimi giorni… In soffitta, in preda all’insonnia, Lui trova immagini e raffigurazioni di streghe e messe nere, materiale sul quale la moglie stava lavorando. Tra di essi un libro d’appunti con la scritta Gynocide sulla copertina. La calligrafia delle ultime pagine si fa incerta e indecifrabile. La caduta di alcune querce lo fanno tornare in casa…
Lui propone a Lei un esercizio, una sorta di gioco di ruolo. Lui impersona la Natura, dichiarando di volerle fare il più male possibile, uccidendola. Instaurano un ipotetico dialogo. La sua è la malvagia natura umana, inferiore, secondo Lei, a quella di Eden… La Natura controlla il corpo delle donne, dichiara, plagiata dalle letture fatte. Lui le spiega che ha interiorizzato, dai libri letti, il male che gli uomini persecutori proiettavano nelle donne, le streghe, punendole…
Più tardi, nel fare sesso, lei chiede di essere picchiata. Non mi ami?, dichiara lei. Forse no. La donna corre nel bosco a masturbarsi e lì la raggiunge infine anche Lui per fare sesso schiaffeggiandola durante l’amplesso… Lei recita parti dei libri studiati… Ancora il vento…
L’indomani Lui spiega che il Bene e il Male non c’entrano nulla con la terapia. Le streghe non esistevano e lei deve vincere la propria paura e ossessione, evitando di compiere cose che altrimenti non farebbe…
Lei trova la busta con l’esito dell’esame autoptico su Nic. In essa, l’unica anomalia riscontrata è una leggera deformazione alle ossa dei piedi…
Lui mostra alla moglie una polaroid in cui si nota il piccolo Nic con le scarpe messe al contrario… Osservando meglio le foto, l’uomo si accorge che il piccolo indossava sempre le scarpe al contrario… In un flash vede la malvagità della moglie che, nonostante i pianti del piccolo, gli calzava le scarpe al contrario per farlo soffrire… Mentre sta appuntando sul foglio d’appunti la parola “me” in cima alla lista delle paure di Lei, viene aggredito dalla donna che lo accusa di stare per lasciarla… Come al solito, per sfogare l’attacco di rabbia e panico lei vuol far sesso. Convinta di non esser amata, colpisce con una trave il basso ventre del marito che sviene. Il pene è eretto e lei lo masturba. L’eiaculazione contiene sangue… Prese delle pinze, la donna smonta la ruota di una mola per usarne la leva per fare un buco nella gamba di lui e infilarci la ruota stessa per impedirgli di andarsene… Sporca di sangue, getta poi le pinze sotto il pavimento della casa, vagando nel prato…
Lui riprende i sensi, cercando di liberarsi della ruota. Non riuscendoci, a costo di enormi sacrifici, si sposta strisciando lontano…
Lei non lo trova, iniziando a cercarlo furiosamente…
Sentendola avvicinarsi, l’uomo si rifugia nella tana di una volpe sotto un grosso albero… Lì disseppellisce un corvo, incredibilmente ancora vivo. I versi dell’animale rischiano d’attirare l’attenzione di Lei, e così è costretto a ucciderlo fracassandogli il cranio. Il volatile riprende vita, come complice di Lei, rinascendo ad ogni uccisione. Individuato il nascondiglio e scortolo, la donna inizia a tirarlo per le gambe. Non riuscendo a estrarlo, torna in casa per prendere una pala con la quale stanarlo. Inizia infine a scavare dall’alto.

CHAPTER FOUR – THE THREE BEGGARS

Giunta la notte, la donna sembra essersi placata e, terminato di scavare la buca, vi estrae il marito, ormai semi incosciente, che le chiede di rimuovere la ruota. Ma la chiave inglese non riesce a trovarla e così lo trascina fino in casa…
Perché non mi uccidi?, le chiede. Non ancora, perché i tre mendicanti non sono ancora arrivati. Il loro arrivo rappresenta infatti la morte di qualcuno… Recita altre parti dei libri studiati, poi si spoglia, prende delle forbici e si stende al suo fianco facendosi masturbare. In un flash si vede Lei osservare il bambino salire sul tavolo, buttare le statuette e cadere dalla finestra, senza fare nulla per impedirlo. Sintomo evidente della sua malvagità… Inizia a piangere, chiede a Lui di tenerla e, prese le forbici, si taglia il clitoride e le piccole labbra prima di uscire nel prato…
Ripresi i sensi, Lui vede nelle stelle la figura presente in una delle immagini studiate dalla moglie e rappresentante i tre mendicanti: Daino, Volpe e Corvo, con su incise le parole Grief, Pain e Despair. In alto un secondo corvo…
Lei rientra e sviene nel vedersi e sentirsi nei panni di un’altra se stessa. Iniziano a piovere ghiande. Lei giace in terra. Il daino è in casa, poi ecco arrivare la volpe. Un corvo gracchia da sotto il pavimento. Lui sfonda le assi permettendogli di entrare. Scorge la chiave inglese, con la quale inizia a svitare il bullone che serra la ruota alla sua gamba… Nel mentre L si alza, conficcandogli le forbici nella schiena… Lui si libera e, alzatosi, in preda a una forza misteriosa, soffoca la moglie che ha infine la spiegazione a una delle visioni avute quando ancora erano nella casa di città…
A morire è stata dunque lei e non lui che gli animali aveva visto…
Trasportato il cadavere della moglie sotto l’albero e collocatala su una pira, vi dà fuoco, iniziando ad allontanarsi lentamente…

EPILOGUE

Lentamente Lui si allontana dal bosco, scortato dai tre animali e seguito da una miriade di donne bruciate al rogo o uccise come streghe nel corso dei secoli. Tutte senza volto…

* Alcune immagini hanno una fotografia mozzafiato. Visioni provenienti dai suoi stati depressivi, dichiara tra gli extra il regista… Si ritroveranno anche in Melancholia, secondo capitolo della non dichiarata “Trilogia della Depressione” (Antichrist, Melancholia, Nymphomaniac).*