J.R.R. TOLKIEN – LA STORIA DI KULLERVO

J.R.R. TOLKIEN – LA STORIA DI KULLERVO

BOMPIANI – Collana I LIBRI DI TOLKIEN – II ED Marzo 2016

 

A CURA DI: Verlyn Flieger

TRADUZIONE: Luca Manini e Stefania Marinoni

 

PREFAZIONE p. V

 

INTRODUZIONE p. VII

 

LA STORIA DI KULLERVO p. 1

 

In un tempo lontano in cui la magia è ancora giovane, un falco porta via a un cigno un piccolo, Kalervo, lasciandolo a Telea dove cresce forte e prospero. Della nidiata del cigno un piccolo non viene rapito: Untamo il Malvagio che brama le terre del fratello Kalervo… Un giorno Untamo va a pescare nel fiume di Kalervo, dando il via a una serie di scaramucce che si risolvono infine nell’invasione delle terre di Kalervo che, praticamente solo, trova in breve la morte. Uomini e animali sono massacrati, fatta eccezione per la moglie incinta di Kalervo e i suoi due figli, risparmiati al solo scopo di farne schiavi… La donna partorisce poi due gemelli: il maschio Kulervo e la femmina Wanona…

Un giorno Untamo ode il piccolo Kulervo giurare di vendicarsi della morte del padre dopo che la madre gliene ha narrato l’uccisione donandogli il coltello del padre, Sikki…

Un anno e un mese dopo la loro nascita, i due gemelli, che crescono con incredibile rapidità, incontrano nel bosco il cane magico del defunto padre, Musti, che gli rivela molti fatti sul genitore e sul perfido zio. A Kullervo lascia tre dei suoi peli, da usare per invocarlo in aiuto quando lo zio starà per ucciderlo… Nei giorni seguenti Kullervo scampa così alla morte per annegamento, al rogo e all’impiccagione. Untamo decide allora di schiavizzarlo ancor di più, con la sola Wanona a dargli conforto e cibo. All’età di due anni, ma ormai dotato della struttura fisica di un adulto, Kullervo viene mandato ad aprire una raduna nella foresta Azzurra. Ad aiutarlo, ancora una volta, è la magia di Musti… Untamo constata che il ragazzo ha solamente danneggiato il legname migliore non adempiendo a quanto richiestogli e così lo invia ad erigere una staccionata che separi i campi coltivati da quelli incolti. Di lì in avanti gli assegna altri compiti di cui il ragazzo si mostra incapace, rovinando tutto con la sua forza e irruenza. Furioso, Untamo decide infine di mandarlo dal fabbro Asemo… Lì il ragazzo vive in solitudine con la sola compagnia di Musti, dei lupi e degli orsi. Viene assegnato come servo della moglie del fabbro, ma non è d’aiuto alcuno e così la donna lo manda a pascolare le bestie preparandogli del cibo: in un pane ha messo un sasso!… Fermatosi a metà cammino, Kullervo affetta il pane finendo così per spezzare l’amato pugnale Sikki, unico ricordo del padre. Furioso e carico d’odio per la perfida moglie di Asemo, il ragazzo spinge gli animali nella palude chiamando poi a sé lupi e orsi affinché li sbranino. Poi, ormai giunta la notte, eccolo far ritorno con le bestie feroci a casa dove ordina di catturare la donna convinta di dover mungere le amate vacche… Ma sono orsi e lupi quelli che la moglie di Asemo trova nella stalla, animali feroci che l’azzannano e sbranano su comando di Kullervo, insensibile alle lusinghevoli suppliche della donna che lo maledice in punto di morte. Completata la propria vendetta, il ragazzo vaga un giorno e una notte fermandosi nelle terre di Puhu dove medita sulla propria infelice esistenza. È ora deciso a vendicarsi di Untamo, partendo per tornare nel suo regno. Cammin facendo s’imbatte nella Signora della Foresta che gli indica la strada da percorrere per tornare nelle terre dello zio… Il ragazzo avanza seguendo le indicazioni ricevute, ma al terzo giorni s’imbatte nel bosco in una bellissima fanciulla che lo respinge. Invaghito e con la maledizione della moglie di Asemo sul capo, Kullervo la prende di forza iniziando a vivere con lei nella foresta. Il tempo passa e, raccontandosi dei rispettivi passati, la ragazza capisce di aver commesso un incesto suicidandosi gettandosi nella cascata. Furioso e ora lucido, Kullervo parte alla volta di Untamo per vendicare il padre e ora anche la sorella… Compiuto il massacro, gli appare l’immagine della madre che gli fa capire di aver giaciuto con Wanona. Senz’altra ragione di vita, l’addolorato Kullervo torna nel bosco suicidandosi con la spada…

 

ELENCO DEI NOMI p. 75

 

BOZZA DI SINOSSI p. 79

 

NOTE E COMMENTI p. 83

 

INTRODUZIONE AI SAGGI p. 99

 

SUL KALEVALA O TERRA DI EROI p. 103

 

IL KALEVALA p. 153

 

NOTE E COMMENTI p. 201

 

TOLKIEN, IL KALEVALA E LA STORIA DI KULLERVO

Di Verlyn Flieger p. 207

 

BIBLIOGRAFIA p. 237