HARUKI MURAKAMI – VENTO E FLIPPER

HARUKI MURAKAMI – VENTO E FLIPPER
EINAUDI – 2016

*** Libro ricevuto in dono da Giulia D’Amico il 06/06/2016 ***

TRADUZIONE: Antonietta Pastore

ROMANZI NATI SUL TAVOLO DELLA CUCINA.

Introduzione a due romanzi brevi p.3

ASCOLTA LA CANZONE DEL VENTO p.13

Questa storia inizia l’8 agosto del 1970, e finisce diciotto giorni dopo, il 26 agosto dello stesso anno. (p.19)

Il narratore, un giovane studente universitario, si reca per le vacanze estive in una cittadina dove passa il tempo al Jay’s bar assieme all’amico, “Il sorcio”, annoiandosi e parlando spesso con Jay, il cinese proprietario del locale… Il sorcio, che inveisce spesso contro i ricchi pur essendone lui stesso uno di loro… I due si erano conosciuti tre anni prima, allora matricole, uscendo indenni da un incidente stradale dopo una sbronza colossale… Grande lettore il narratore, per nulla Il sorcio che esterna tuttavia la volontà di voler scrivere romanzi in futuro…
Il narratore, affetto da mutismo fino al quattordicesimo anno d’età, si sveglia una mattina in casa di una bella ragazza con sole quattro dita alla mano destra. Reduce dalla sbronza non ricorda come l’abbia incontrata, ma i ricordi si fanno poi nitidi. L’ha riaccompagnata in casa dopo averla raccolta esanime per l’alcol ingerito nei bagni del Jay’s bar. Nega di averla toccata e alle nove l’accompagna vicino al di lei posto di lavoro… Una sera gli telefonano da radio Neb: una vecchia compagna di classe gli ha dedicato un brano e, ricordandone il motivo, vince una maglietta… L’indomani, recatosi al negozio di dischi per acquistare l’album e riconsegnarlo alla vecchia amica, vi trova la ragazza dalle quattro dita, lì commessa… Dopo alcuni giorni di latitanza al Jay’s si rifà vivo Il sorcio, immerso in letture… Nonostante le ricerche intraprese, il narratore non riesce tuttavia a rintracciare la ragazza del disco… Una sera è la ragazza dalle quattro dita a telefonargli dandogli un appuntamento e iniziando una relazione… Il sorcio si fa intanto sempre più depresso, annoiato dalla ricchezza… Dopo una settimana di assenza, periodo durante in cui avrebbe dovuto essere in vacanza, si rifà viva con il narratore la ragazza dalle quattro dita che confessa di aver mentito e di avere un profondo disagio esistenziale. Qualcosa nel loro rapporto si incrina e, giunto il 26 agosto, il narratore, preso commiato da Jay, riparte per Tokyo a bordo di un bus notturno…

FLIPPER, 1973 p.107

Settembre 1973. Il narratore, un giovane neolaureato socio di una piccola agenzia di traduzioni, torna spesso con la mente a Naoko, la fidanzata morta suicida nel 1969, e a paesaggi e situazioni con lei vissuti…

Una mattina si ritrova nel letto con due misteriose gemelle prive perfino di un nome…

In un’altra città, a cinquecento chilometri di distanza, si trova invece Il sorcio, un ricco depresso ragazzo che passa il tempo a ubriacarsi e a filosofeggiare al Jay’s bar… Preso da una storia con una donna che vive vicino a un faro e che gli ha venduto una macchina da scrivere, il ragazzo finirà per lasciare la città dopo aver salutato il barista… Ad accomunare i due giovani la passione per i flipper. Il narratore s’innamora in particolare di un modello statunitense, il rarissimo Spaceship a tre palette. È l’inverno del 1970 quando inizia a giocarci maniacalmente ma, nel febbraio dell’anno seguente, la sala giochi lo cede prima di chiudere. Da allora fa di tutto per ritrovarlo, riuscendovi infine grazie a un appassionato che lo conduce fino a un magazzino dove un collezionista ne detiene ben settantadue modelli diversi. Dopo tre anni riabbraccia così lo Spaceship che gli parla prima dell’addio… Anche le gemelle intanto, una domenica di novembre del 1973, se ne vanno…

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