FRANCO BATTIATO – MUSIKANTEN (DVD – 2005)

FRANCO BATTIATO – MUSIKANTEN (DVD – 2005)

SONY – DV92220

INIZIO FILM

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CONTENUTI SPECIALI

Set di una trasmissione curata da Marta Codevilla, sceneggiatrice appassionata di Beethoven, che parla di musicanti. Il programma s’intitola proprio Musikanten e si occupa della musica nel mondo… Costumi e musiche d’epoca (secondo Rinascimento). La donna dà indicazioni…

Studio di Marta. Monta il servizio, poi sale in taxi. Studia vari appunti, ma una sonata di Beethoven trasmessa dall’autoradio la porta ad estraniarsi come spesso le capita negli ultimi tempi…

Seduta yoga per rilassarsi… A casa si sdraia sul divano ascoltando Beethoven… chiude gli occhi e… si vede a suonare per Beethoven nei panni di un principe…

Con il collega Nicola, Marta si impegna nella realizzazione di un nuovo programma, “L’Altrove”, che illustri, in diverse puntate, il lavoro di ricercatori d’avanguardia. Quattro puntate di lancio con al centro le interviste a Elias Mirada, astronomo e compositore, Jan Palestein capace di far regredire nel tempo, Alberta Iela e Jonas Mekas. [È il Bitte Keine Réklame di Battiato, RAI, 2004].

Il direttore, citando Pound, approva il progetto…
“Se un uomo non è disposto a rischiare per la sua opinione, o la sua opinione non vale niente, o lui non vale niente”…

Marta tiene alcuni casting, tra cui quello di Lucia Sardo, raccomandatagli da uno dei dirigenti del network. Un cameriere vede il pianoforte e suona Chopin, la caduta di Varsavia per sola mano sinistra. Spesso dietro l’umile apparenza si cela il genio…

Negozio di dischi, Marta ascolta Beethoven e una nuova esperienza extracorporea la coglie… poi si reca a cena da amici… si parla di politica, di crisi economica, di salvaguardia della distribuzione del reddito…
Marta e la troupe iniziano le riprese con il primo soggetto da intervistare. Elias Mirada, che gli spiega il potere del suono, della fisica quantistica e del misticismo… In aereo raggiungono poi Alberta Iela, al centro studi per la crescita dell’uomo. Lì si usa un metodo peripatetico dove i vari studiosi di ogni campo si incontrano scambiandosi idee ed opinioni. Immensa la biblioteca… Jan Palestein è il terzo. Nella hall dell’albergo un uomo in carrozzina si fa portare di qua e di là. È Antonio Rezza, l’irraggiungibile. Li invita allo spettacolo serale e se ne va… Palestein gli spiega che l’esoterismo non può essere diffuso a tutti e che non acconsentirà a riprese. Se vorranno potranno però provare l’esperienza della regressione. Marta accetta, ormai ossessionata da un sogno ricorrente fatto di vari frammenti in cui si ritrova a parlare tedesco e suonare il pianoforte, pur non conoscendoli, con Beethoven lì presente. Grazie a Palestein e alla sua tecnica di regressione ipnotica, la donna scopre così di essere la reincarnazione di un principe tedesco amico del compositore…

* Il film si sposta dunque nel passato…

Il principe Lichnowsky, quello nei cui Marta si rivede, racconta gli ultimi incontri con Beethoven nella sua casa di Schwarzspanierhaus….

Ha un nuovo progetto Beethoven, racconta a un nobile amico. Wegeler… Andranno insieme a far visita al suo editore per siffatto nuovo progetto… Si lamenta Beethoven, del ruolo sempre più secondario che la musica ricopre tra gli aristocratici. Scrive quel che vuole, seppur rovinato dai problemi d’udito. Steiner lo riceve, poi se ne vanno… Voce narrante Manlio Sgalambro, a riassumere episodi della vita del compositore o descrivere scene e ambienti…

Ed eccolo il principe da Beethoven, intento a scrivere partiture senza neanche rivolgergli la parola per ore…

A un ricevimento è stato invitato anche Beethoven che, categoricamente, rifiuta di suonare qualsiasi cosa per i “nuovi ricchi” lì presenti…

Lavora incessantemente il compositore, che spesso va a cercare rilassamento e ispirazione nel bosco vicino casa. Talvolta qualcuno lo disturba rivolgendogli la parola, costringendolo così ad andarsene in cerca della perduta solitudine…

Altra visita del principe senza occasione di scambiar parola con il maestro…

Uscita pomeridiana di un allegro Beethoven, accompagnato da una serie di amici. Ma un critico, il barone P., lo manda fuori dai gangheri con il suo giudicare non buona la musica contemporanea e il suo lodare il Don Giovanni di Mozart… Bettina ricorda il suo incontro con Beethoven…

A un ricevimento si leggono lettere inedite di Puskin, Beethoven spiega la sua “poetica”…

Suona al cospetto di Beethoven, che ne corregge gli errori d’esecuzione, il principe…

Sotto un albero secolare, lo stanco compositore immagina nella sua mene il Kyrie della Messa in Do Maggiore…

Due anni son trascorsi ormai dal peggioramento delle sue condizioni di salute. Non esce più di casa e si dispera. Wegeler cerca di consolarlo, dicendogli trattarsi di un segno del destino che gli ha lasciato nelle orecchie il solo suono delle note e non quello delle stolte parole umane…

I colloqui in casa sono ormai una sofferenza per via dei problemi d’udito. Cresce il disagio e gli si chiedono nuove opere. Potranno comunicare con lui con un quaderno gli amici, questa la sua trovata per non isolarsi completamente dagli altri… Come tutti gli anni, in autunno lasciava Vienna per recarsi in campagna a riposarsi e a cercare ispirazione immerso nella natura…

Applausi scroscianti al termine dell’esecuzione della nona sinfonia, applausi e frastuono che con dolore lui non può percepire…

Beethoven fa scrivere urgentemente dal segretario una raccomandata per il medico: il nipote Karl si è ferito con un colpo di pistola in testa… I pettegolezzi si susseguono e così i due si trasferiscono nella casa di campagna del fratello Caspar…

In novembre, il ritorno a Vienna su un carro scoperto e la notte in una gelida locanda fanno ammalare irrimediabilmente il compositore…

Dio è immateriale, amorfo, non ha inizio né fine, è musica, dice al nipote prima di mandarlo a cercare il medico… ma il nipote si ferma strada facendo a giocare a biliardo a casa di un amico…

Hendel è il più grande compositore, dice Beethoven sul letto di morte. Qualcosa appassisce in me… lascio nel mondo solo mortali. Comoedia finita est…

Beethoven è morto e numerosa folla ne accompagna la salma durante le esequie… il generale dei musicanti è morto… rintocca la campana..

Marta esce dall’ipnosi, apprendendo da Nicola che il Partito Democratico Mondiale ha preso il potere con un colpo di stato. “Non invochiamo la libertà, ma l’ordine supremo”, recita il comunicato letto alla TV dall’esponente italiano…

Claudio Rocchi dà invece una visione diversa dei concetti di spazio e tempo… Il tempo non ci definisce e lo spazio non ci colloca… L’illusione che non si possa conoscere il tutto… Anche il barista dice la sua citando la Bibbia, la teoria della retribuzione…

Sotto l’albero in cui era stato Beethoven è ora Marta…

DURATA: 86′

CONTENUTI SPECIALI

BATTIATO INTERVISTA ALEJANDRO JODOROWSKY

Tratto da Bitte Keine Réclame, puntata numero 4 integralmente riproposta.

Ci sono, tra gli altri, anche gli interventi di Claudio Rocchi, Juri Camisasca e Manlio Sgalambro.

ENRICO GHEZZI PARLA DI MUSIKANTEN

TRAILER CINEMATOGRAFICI

OMAGGIO ALL’IGNARO SPETTATORE

Come away, death. Teatro Arcimboldi, Milano, 14.11.2005. Royal Philarmonic Orchestra.

SCENE IN LINGUA ORIGINALE DI ALEJANDRO JODOROWSKI

FRANCO BATTIATO

Biografia

Discografia