EDWARD ZWICK – L’ULTIMO SAMURAI (THE LAST SAMURAI)

EDWARD ZWICK – L’ULTIMO SAMURAI (THE LAST SAMURAI)
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INIZIO FILM – LINGUE – CAMBIA SCENA – INSERTI SPECIALI (Commento di Edward Zwick)
Il nobile samurai Katsumoto Moritsugu resta uno dei pochi restio alla modernizzazione e all’abbandono della tradizione e del senso dell’onore giapponesi…
1876. Il capitano Nathan Algren si esibisce alticcio in circhi e fiere raccontando le proprie imprese contro gli indiani compiute con i fucili Winchester, che usa per promuoverne la vendita mostrandone l’efficienza con perfetti tiri. Little Big Horn ne ha tuttavia segnato l’animo…
Licenziato dall’impresario, Nathan viene condotto dall’amico sergente Zebulon Gant in un locale dove un giapponese, il primo ministro Omura, è presente assieme ad alti graduati statunitensi, tra i quali il colonnello Bagley. Gli viene proposto di addestrare truppe regolari imperiali contro il ribelle Katsumoto, lavoro per il quale riceverà un lauto compenso. Alcolizzato e tormentato dai ricordi del passato, di massacri ai danni di tribù di pellirosse e di compagni morti, accetta…
12 luglio 1876. Nathan sbarca a Yokohama assieme a Gant e Bagley, accolto dall’interprete Simon Graham. Lì trova una società divisa tra la modernizzazione e l’apertura al mondo occidentale, voluta dal nuovo imperatore Meiji, e la millenaria cultura tradizionale incentrata sul senso dell’onore, compresa la concezione ideologica e romantica della guerra che sopravvive nei samurai…
Graham conduce Nathan al cospetto dell’imperatore…
22 luglio 1876. Gli addestramenti hanno inizio. I soldati sono coscritti provenienti dal contado e inesperti di armi e guerra, guidati dal mediocre generale Hasegawa, un ex samurai. Da questi apprende che Katsumoto combatte con sole armi bianche e l’armatura, fedele alla tradizione…
Il capitano inizia a studiare la cultura dei samurai, facendosi tradurre alcuni libri da Graham…
I ricordi del massacro di inermi pellirosse, su ordine di Bagley e Custer, tormenta la febbricitante mente di Nathan…
Katsumoto attacca la ferrovia e così Nathan viene incaricato di condurre i coscritti contro il nemico. Nonostante mostri l’impreparazione dei soldati, l’ordine viene ribadito…
Sul campo di battaglia, gli esperti samurai hanno la meglio sull’esercito imperiale. Zeb viene ucciso, mentre Nathan lotta ferocemente da solo, nonostante le ferite, contro numerosi avversari. Il suo eroismo viene apprezzato da Katsumoto, anche per via della lancia con l’emblema della tigre bianca che agita come difesa, che gli fa salva la vita ordinando di portarlo via. Hasegawa e gli altri generali sono invece costretti a compiere seppuku…
Katsumoto conduce il prigioniero nel villaggio controllato dal figlio e immerso nel cuore delle montagne, confermando la decisione di fargli salva la vita…
Nathan viene curato, sebbene i primi giorni, vittima dei dolori delle ferite e quelli della mente, per i ricordi dei massacri perpetrati in passato, beve in continuazione saké urlando in piena notte…
Presentato a Katsumoto, apprende da questi che la donna che si sta occupando di lui, Taka, è sua sorella e moglie di Hirotaro, samurai da lui ucciso in battaglia… La donna, che maturerà un certo feeling con lui, chiederà invano al fratello di mandarlo via o di ucciderlo per vendicare il marito…
L’apprendimento della lingua e della spada è rapido…
Una sera, durante alcuni festeggiamenti, Nathan sventa un attentato voluto dal primo ministro Omura ai danni di Katsumoto, partecipando alla difesa del villaggio…
Due giorni dopo si mettono in marcia per la capitale, al fine di colloquiare con l’imperatore…
Il giovane si mostra troppo debole e succube di Omara che, spiega a Nathan, farà arrestare in Consiglio Katsumoto o, in caso contrario, gli dichiarerà guerra…
Nathan rifiuta il nuovo incarico di ufficiale nella lotta ai samurai…
In Consiglio le divergenze tra Omura e Katsumoto emergono immediatamente, con il samurai posto agli arresti per il rifiuto di consegnare la spada. Dovrà eseguire il seppuku…
Nathan e i samurai decidono di liberare Katsumoto, convincendolo a non suicidarsi e a morire con onore sul campo di battaglia…
Istruito e addestrato alla maniera tradizionale, finisce per diventare un samurai, unendosi ai ribelli nella liberazione di Katsumoto e nella conseguente battaglia finale, organizzandone la tattica…
Il 25 maggio 1877, la resistenza dei samurai ha dunque termine, sconfitti con onore dai meglio armati soldati imperiali dotati anche di mitragliatrici Howitzer…
Taka lascia che Nathan indossi la bella armatura rossa appartenuta al marito…
Il primo assalto viene respinto, ma il secondo vede ovviamente il prevalere dell’esercito imperiale. Ferito a morte, Katsumoto chiede a Nathan di dargli il colpo di grazia. I soldati rendono omaggio al samurai, inchinandosi al suolo…
Miracolosamente sopravvissuto, Nathan si reca dall’imperatore Meji, consegnandogli la spada appartenuta a Katsumoto. Omura ha appena firmato una partnership commerciale per l’acquisto di armamenti dagli Stati Uniti. Commosso dalla morte del vecchio maestro e dalla decisione di Nathan, pronto a morire su suo ordine, l’imperatore decide di annullare gli accordi e di confiscare i beni di famiglia dell’affarista Omura…
Di Nathan non si sono avute più notizie, recita la voce fuori campo di Graham, forse morto per le ferite, forse tornato in patria, o, più semplicemente, stabilitosi a vivere nel villaggio di Katsumoto assieme a Taka e ai suoi figli…