DANIEL PENNAC – L’OCCHIO DEL LUPO

DANIEL PENNAC – L’OCCHIO DEL LUPO
(L’oeil du loup)
SALANI – OTTOBRE 1998
TRADUZIONE
Donatella Ziliotto
I
IL LORO INCONTRO p.7
I p.9
In un mattino di inizio inverno un ragazzo resta immobile a fissare l’andirivieni di un lupo, rinchiuso in uno zoo nel suo recinto. Chi sarà? si chiede il lupo. Non lo teme di certo, ma la sua presenza lo turba. Solo gli occhi del ragazzo si muovono a seguire il lupo che ha un solo occhio… Si stancherà, pensa il lupo…
II p.11
Ma l’indomani ecco ancora il ragazzo di fronte a lui! Che novità è mai questa, pensa il lupo dell’Alaska. Del resto, seguendo i consigli della madre, non si è mai curato degli esseri umani e non lo farà di certo adesso… Da quando la compagna di cattività, una lupa bianca e grigia è morta, lui non si è più fermato… E il ragazzo sempre lì a fissarlo…
III p.14
Passano i giorni ma il ragazzo è sempre lì, costringendolo a pensare a lui: chi è?, cosa vuole? Perfino nel giorno di chiusura per la pulizia e la custodia degli animali il piccolo umano conserva il suo posto. E così il lupo cede: si ferma e inizia a fissare a sua volta il ragazzo. Ma il fatto di avere un solo occhio lo obbliga a spostare continuamente lo sguardo ora sull’uno ora sull’altro occhio dell’umano. Il piccolo se ne accorge e da allora tiene un occhio chiuso…
Ed eccoli là che si fissano, occhio nell’occhio, nel giardino zoologico deserto e silenzioso, con un tempo infinito davanti a loro. (p.16)
L’OCCHIO DEL LUPO p.17
I p.19
Il ragazzo non ha paura e continua a fissare l’occhio del lupo, attraverso il quale riesce a rivivere i ricordi dell’animale. E allora eccolo in Alaska ad osservare Fiamma Nera e la sua cucciolata: cinque rossetti, Lupo Azzurro! e una magnifica lupacchiotta dorata, Paillette…
II p.22
Fiamma Nera narra sempre storie sui temibili umani. Proprio per colpa dei cacciatori sono continuamente costretti a fuggire…
III p.25
Le fughe sono condotte da Fiamma Nera e da Cugino Grigio, dopo che il padre è rimasto ucciso…
Tra le storie di uomini, la morte della Nonna, uccisa durante l’assenza del nipote Maldestro…
 Lupo Azzurro chiede alla madre se quelle storie siano vere…
IV p.30
Un giorno Cugino Grigio si lascia sfuggire il motivo per cui sempre lo stesso gruppo di cacciatori è sulle loro tracce: Paillette e il suo pelo dorato…
V p.33
Paillette… oltre ad essere la più bella era anche la più abile cacciatrice, sebbene speso distratta e sbadata…
VI p.37
Sempre più annoiata e curiosa, Paillette decide di andare a vedere da vicino questi umani che, stando alla madre, come seconda pelle usano quella dei lupi. Lupo Azzurro si accorge tardi della sua scomparsa, giungendo al campo tuttavia in tempo per liberarla dalla rete in cui era finita. Il lupo è però colpito con un tizzone e catturato a sua volta…
VII p.40
Rovinata la pelliccia e ferito all’occhio, Lupo Azzurro passa da uno zoo all’altro fino all’attuale. Un giorno nella sua gabbia viene introdotta una lupa. All’inizio il fatto lo disturba, abituato com’era alla solitudine. Ma a poco a poco lei ne conquista la fiducia lodando e raccontando storie della famiglia di Lupo Azzurro. Paillette è la regina dei racconti, lei straordinaria cacciatrice che dopo la scomparsa del fratello ha perso la lucentezza del pelo e il riso, ma non le abilità… Un giorno fu in grado di far precipitare un elicottero di cacciatori sceso quasi a raso terra…
VIII p.45
Ecco: fu dopo questa conversazione che Lupo Azzurro accettò la compagnia di Pernice. Era un tipo allegro. Si scambiavano i ricordi. Gli anni passarono; la settimana scorsa Pernice è morta. È così che si arriva al presente: in questo momento Lupo Azzurro è nel recinto vuoto, seduto di fronte al ragazzo. (p.45)
Quando il lupo si addormenta il ragazzo lascia lo zoo per farvi ritorno l’indomani… Il viaggio nei ricordi dell’animale prosegue fino al suo ultimo: quello del loro incontro…
 
3
L’OCCHIO DELL’UOMO p.49
I p.51
Il suo nome è Africa, come il continente. Africa N’Bia… Racconterà la sua storia al lupo, che potrà riviverne le vicende tramite l’occhio…
II p.54
È una notte di guerra in Africa. Una donna paga tutto quanto possiede al mercante Toa affinché porti via con sé un bambino…
“Quando sarà più grande ti racconterà delle storie, storie che fanno sognare!” (p.55)
III p.57
Sul dorso dell’amico dromedario Pignatta, eccolo in viaggio nel deserto. Più volte il mercante ha tentato di abbandonarlo, ma il dromedario si è sempre rifiutato di muoversi senza il piccolo amico. Hanno imparato a ridere dentro e a scambiarsi pensieri e racconti…
IV p.61
Africa aiuta il mercante nel commercio, poi diletta i nomadi con storie meravigliose (che generano ulteriori introiti per Toa). È proprio un tuareg ad avergli dato il nome di Africa…

Un mattino, alle porte di una città dell’Africa Grigia, Toa vende il dromedario a un mercante e Africa a un pastore…

V p.65
Per ore Africa va in cerca di Pignatta, ma invano. Il pastore che lo ha preso con sé, Re delle Capre, taglia corto e da lì in avanti gli insegna il suo mestiere. Africa impara in breve, anzi tiene a bada i leoni dandogli il cibo; il ghepardo facendoselo amico e aiutante…
VI p.70
Per proteggere le caprette più piccole e belle, le Colombelle, si ingegna di proteggerle con dei rovi, fino a riuscire ad addomesticare una Iena, cui lascia i resti dei pasti dei leoni…

Animali e uomini continuano a venire ad ascoltare le storie del ragazzo…

Un gorilla gli parla dell’Africa Verde, di cui gli racconta sempre un cugino che vive là…

VII p.75
Una notte però, dopo circa due anni dall’assunzione, una Colombella scompare assieme alla Iena e al Ghepardo. Il vecchio considera Africa responsabile e così lo licenzia… Africa ottiene un passaggio su un bus, contraccambiando con le sue magnifiche storie. Dopo un lunghissimo viaggio, giunti al limitare della foresta, il bus si capovolge e Africa perde i sensi…
VIII p.79
A curarlo sono la vecchia M’ma Bia e il vecchio P’pa Bia. I due anziani coniugi sono agricoltori e raccoglitori, coadiuvati nel lavoro dal cugino del gorilla e in possesso di un pappagallo con cui Africa fa conoscenza per primo…
IX p.83
È lì con loro che sente per la prima volta parlare del lontanissimo Altro Mondo… A poco a poco il ragazzo si ambienta ed aiuta nei lavoretti i due vecchi, allietando peraltro persone ed animali con i suoi racconti. Viene così adottato, assumendo il cognome N’Bia…
X p.86
Ma la foresta subisce sempre più gli effetti del disboscamento tanto che, alla fine, il vecchio decide di abbandonare quella meravigliosa terra ormai in declino…
L’ALTRO MONDO p.89
 
I p.91
E così dopo un lungo viaggio ecco i tre raggiungere l’Altro Mondo dove, grazie a un cugino, il vecchio P’pa trova lavoro come curatore della serra tropicale dello zoo…
Il ragazzo entra così per la prima volta nel giardino zoologico. È lì che dimentica la solitudine e lo spaesamento della città ed è lì che ritrova tanti cari amici tra gli animali. E sì, perché ci sono Pignatta!, la Iena, il Ghepardo e la Capretta portate via dai bracconieri; il Gorilla grigio e quello nero; il coccodrillo, il pappagallo e lo scorpione del deserto. Perfino Toa!, ora venditore di gelati. Uno solo non conosce: il lupo…
II p.98
È primavera ora. I due sono ormai diventati amici. Anche Africa non ha più aperto occhio per solidarietà a Lupo Azzurro, per il dispiacere dei genitori adottivi. Il ragazzo sa che il lupo non è in realtà cieco e così eccoli aprire insieme il rispettivo occhio chiuso… Grazie ai racconti di Africa ora tutto lo zoo è felice e gli animali immersi nei sogni di paesaggi e personaggi di altri luoghi…