DANIEL PENNAC – IL PARADISO DEGLI ORCHI (AU BONHEUR DES OGRES)

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DANIEL PENNAC – IL PARADISO DEGLI ORCHI

(AU BONHEUR DES OGRES)

TRADUZIONE

YASMINA MELAOUAH

FELTRINELLI – UNIVERSALE ECONOMICA – 54° EDIZIONE* settembre 2013

*Nonostante un così alto numero di ristampe si trovano ancora due refusi (p. 87, ventesima riga “un saggia”; p. 172, terzultima riga, “portato a termina”…

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Libro datomi in diffusione culturale da Valentina Paolacci il 23/12/2013.
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Rapidi appunti prima del riassunto:

Scrittura molto sincopata con ampio uso della punteggiatura a dar vita a brevissime frasi. L’autore riproduce al meglio anche i pensieri nevrotici che si accavallano nella mente del protagonista, inserendoli tra parentesi tonde.

Le descrizioni, asciutte e rapide, permettono al lettore di ricreare agevolmente nella propria mente il luogo, l’oggetto o la persona di volta in volta tratteggiata.

Cinico e disincantato in ogni occasione il protagonista che, come lavoro, fa il capro espiatorio in un Grande Magazzino parigino. La colpa del malfunzionamento di qualsiasi prodotto venduto lì è fatta ricadere su di lui che, con la complicità dei superiori, inscena di volta in volta la figura dell’afflitto. Mosso a compassione, il cliente ritira il reclamo con grande vantaggio economico per il negozio. L’uomo deve inoltre occuparsi dei fratelli che la madre, sempre gravida e sempre in giro, lascia alle sue cure…

La trama poliziesca si rivela estremamente avvincente trascinando il lettore tra episodi comici ed altri tragici, con un crescendo di suspence e colpi a sorpresa. Non mancano elementi macabri che, forse, dovrebbero portare l’editore ad inserire una segnalazione a tutela di lettori minori che potrebbero rimanere turbati dalla lettura di alcuni episodi e/o situazioni. La copertina e la pubblicità del film in uscita, danno inoltre l’impressione che si tratti di un libriccino per adolescenti…

Nel complesso libro di piacevole e facile lettura, dal costo contenuto, leggibile in un paio di giorni.

1 p. 9

24 dicembre, ore 16.15. Nel Grande Magazzino risuona la voce di Miss Hamilton ad annunciare al sig. Malaussène di recarsi all’ufficio reclami. Questi è il responsabile del Controllo Tecnico e deve rispondere a Lehman del difetto di un frigorifero venduto tre giorni prima ed incendiatosi. Con tecnica collaudata, la colpa ricade su Malaussène e così la prospettiva del licenziamento del poveruomo, alla vigilia di Natale, commuove la signora protestante che ritira il reclamo accontentandosi di un frigo nuovo. Ma un’esplosione soffoca sul nascere la gioia dei due…

Qualcosa che sale dalle viscere del Grande Magazzino.

È un’esplosione sorda. Seguita da urla. (p.13)

2 p.14

Il panico si diffonde tra la folla ma ben presto la situazione di placa.

E poi, la calma. La calma, perché, nonostante tutto, non succede nulla. Qualcosa è esploso da qualche e parte, e non c’è stato un seguito. (p.15)

Una sola la vittima, giù, al reparto giocattoli. Malaussène esce dopo aver rubato e impacchettato una palla matta…

3

p.17

Tornato a casa, al Père Lachaise, gli telefonano prima la sorella, Louna, che, di nuovo incinta vorrebbe abortire, poi la madre che ripartirà a breve lasciandoli soli come sempre fatto. Ben (Benjamin), questo il nome di battesimo di Malaussène, taglia la noiosa conversazione con la madre per il ritorno dei fratelli: Jeremy, terribile dodicenne, Therese, quindicenne amante della cartomanzia e dell’occultismo ed aspirante dattilografa, Clara, diciottenne con la passione delle fotografie e Piccolo, bimbo di cinque anni che disegna inquietanti babbo natale e orridi orchi. Poi, stanco, si addormenta. A svegliarlo ci pensa poco dopo il cane, Julius, cui dà la palla rubata in negozio. Dopo cena diletta i fratelli con il racconto, un po’ modificato, di quanto capitato al Grande Magazzino quel pomeriggio, racconto che Therese dattilografa come allenamento…

4

p.22

L’indomani, 25 dicembre, alle 8 del mattino suonano. È l’ispettore Caregga che gli pone domande personali. Uscito il poliziotto, Ben sveglia gli altri dando il via all’apertura dei regali…

5

p.26

Il 26 Ben esce per andare a lavoro, leggendo su un quotidiano le assurdità scritte al riguardo della bomba esplosa al Grande Magazzino il 24…

Giunto la lavoro, si defila presto dal discorso del direttore, Sainclair. Poi va a cambiarsi, passando poi dal reparto Fai-da-te diretto dall’amico omosessuale Theo, che si diverte a far venire in negozio vecchietti che toglie dalla strada. All’ora di pranzo i due amici si rivedono e Theo gli regala un’altra foto da regalare al Piccolo. Theo si fotografa alla macchina delle fototessere con abiti sempre diversi e al piccolo piace collezionare quelle foto…

6

p.31

Al lavoro solita routine: due, tre volte al giorno su da Lehman per reclami dei clienti. Stavolta è il turno di un gigante venuto a lamentarsi perché la rottura di un letto ha provocato fratture alla sua esile fidanzata. Fingendosi commosso Ben fa colpo sul bestione che si para addirittura in sua difesa quando Lehman afferma di volerlo licenziare! Stufo, Ben se ne torna a casa mentre Lehman se la ride per questo nuovo successo…

7

p.36

Rientrato a casa riceve una nuova telefonata dalla sorella Louna che vorrebbe abortire, poi si addormenta. Al risveglio porta a spasso Julius. Per strada ha continue nausee rivedendo le immagini del tizio maciullato dall’esplosione nel Grande Magazzino. Entra allora nel ristorante Koutoubia, ben accolto dagli amici Amar (che con la moglie lo ha di fatto cresciuto) e Hadouch. La sera si intrattiene come sempre con i fratelli raccontando loro le vicende “romanzate” della giornata appena trascorsa…

8

p.41

Passano i giorni e dell’esplosione resta solo il ricordo. Anche la vita di Ben prosegue senza emozioni fino al 2 febbraio, quando entra in negozio un’avvenente donna. Attratto da lei inizia a seguirla, sorprendendola a rubare un golfino. La salva allora dal responsabile del settore sicurezza, l’odioso Cazeneuve, iniziando a chiamarla zia Julia. Ma ecco una nuova esplosione proprio lì davanti a loro…

9

p.45

Le vittime sono una coppia di anziani che, di fronte a loro, si stavano baciando vicino a una sporta verde. Zia Julia intanto rinviene, mentre Ben sembra aver riportato problemi all’udito che riacquista poco dopo in ospedale. Rifiutato il ricovero di una settimana per osservazione, Ben ottiene un passaggio da zia Julia sulla sua vecchia auto. Dato che lei parla di sesso genuino, al presente, che si fa tra primitivi e rivoluzionari, l’eccitazione sale…

10

p.49

Corrono in casa ma, al pensiero del confronto con gli altri uomini, rivoluzionari e primitivi, Ben fa cilecca…

11

p.51

Ed ecco entrare il cane… seguito però dai fratelli. Viene così fuori che Ben rimorchia le ladruncole salvandole e chiamandole tutte zia Julia. Ma ecco Theo e una banda di trans brasiliani suoi amici. Organizzano quindi una cena con balli e canti. Le doti di preveggenza di Therese sono riconosciute dagli ospiti che le regalano la statuetta di Yamanja, divinità del mare…

12

p.55

L’indomani Ben è interrogato dal commissario Rabdomant, al quale rivela per filo e per segno le sue vere funzioni in negozio…

13

p.59

Ancora scosso per il caffè brasiliano bevuto la sera prima, Ben si spara tre valium prima di recarsi all’assemblea sindacale delle 18.30. Chi può essere a mettere le bombe, si chiedono i riuniti? Clienti insoddisfatti? Racket? Mitomane che vuol farli chiudere e quindi licenziare? D’un tratto un sibilo e Ben si ritrova nuovamente senza udito. Sgattaiola via vagando poi per il negozio, dove lo sorprende la guardia Stojilkovitch che gli chiede per scherzo se stia cercando il posto dove mettere una nuova bomba. Poi si mettono a giocare a scacchi, come ogni martedì sera…

14

p.64

Stojil straccia Ben che un poliziotto fa andar via assieme al sopraggiunto Julius. Nell’uscire il cane è però colto da una specie di attacco epilettico…

15

p.70

L’indomani il Grande Magazzino è ancor più zeppo, quasi che il pericolo e la presenza della polizia agli ingressi ecciti la gente. Il direttore in persona, Sainclair, lo convoca per contestargli di aver rivelato alla polizia le sue funzioni, mettendosi peraltro da solo in pessima luce. Vorrebbe dimettersi, ma quello dice che al momento non può farlo per via dell’inchiesta in corso. Ben se ne va promettendo di vendicarsi…

16

p.75

Tornato a casa trova Julius vegliato da Clara che, per questo, ha pure saltato la scuola. Il cane persiste nella sua rigidezza e solo il cuore batte nella sua carcassa tesa.

Accarezzo il cane. Ha il pelo ispido. Sembra esser passato tra le mani di un impagliatore pazzo. (p.75)

Therese si è sentita male percependo l’inferno che il cane ha visto. Per lei inoltre le morti degli anziani sono legate a influssi maligni e iscritte nelle congiunzioni astrali… Dopo aver preso la cena da Amar, Ben racconta ai fratelli che Julius è stato investito e si trova ora ricoverato in una clinica per cani. Poi passa alle avventure degli ispettori Bas Basetta e Jeb La Iena. Jeremy lo lascia però inquieto dicendogli che gli dimostrerà come sia possibile introdurre bombe nel Grande Magazzino nonostante la guardia di Stojil e dei poliziotti…

17

p.80

L’indomani Ben telefona al dottor Laurent Bourdin, padre dei figli che Louna porta in grembo, per capirne di più su cosa possa avere il cane. Poi, meditando su come farsi licenziare da Sinclair, esce raggiungendo la sede dell’Actuel, dove lavora Julia. La convince quindi a lavorare su un articolo che parli della figura del capro espiatorio nel commercio, a condizione che si avvalga della collaborazione di Clara come fotografa…

18

p.86

Lei si fa raccontare tutto su di lui e la sua famiglia, poi si fa accompagnare alla conferenza antiabortista dove prendono la parola prima il tetro professor Leonard, reazionario e xenofobo, poi Frankhael. D’un tratto una donna incinta si alza, interrompendo la conferenza scagliando un polmone di vitello contro il povero Frankhael… Ben si fa lasciare al Grande Magazzino dove fa vomitare con un pugno ben assestato al ventre il viscido Cazeneuve, poi aiuta Theo a rimettere a posto la merce trafugata durante il giorno dai suoi vecchietti…

19

p.91

Clara fotografa i clienti, Ben e Lehman prima, durante e dopo i colloqui per i reclami. Laurent intanto tiene in vita Julius…

Sainclair raddoppia lo stipendio di Ben data la sua rinnovata e sorprendente produttività. L’unico a capire che stia tramando qualcosa è Theo. Gli restano, di tanto in tanto, crisi di sordità…

20

p.95

Il 17 marzo si svolge la manifestazione capeggiata da Lecyfre per il rispetto dei contratti collettivi. Ben fa il capro, poi porta in libreria un vecchietto che disturbava Theo, in trepidante attesa di potersi scattare una foto con un nuovo vestito. Mentre legge Gadda e il corteo gli passa avanti, ecco una nuova perdita d’udito e un’esplosione dall’interno della cabina delle fototessere. Theo sembra indenne. Più tardi gli telefona Clara: Julius è guarito!…

21

p.101

Ben è aggredito da Cazeneuve e altri colleghi, compresa una donna che riesce a picchiare, finendo per svenire a colpi di bastone. Quando riprende i sensi è al cospetto del commissario Rabdomant che gli fa notare la sua presenza in tutti e tre i casi di esplosione. L’ultima vittima poi, è il prof Leonard, ad una conferenza del quale lui ha presenziato… I colleghi lo hanno pestato, gli spiega, perché lo ritengono responsabile. In fin dei conti è un capro espiatorio. Il commissario ritiene infine che ci sia qualcuno che voglia incastrarlo. Lo seguiranno quindi due poliziotti in ogni suo spostamento…

22

p.108

Caregga lo porta in auto fino all’ospedale dove Theo è però stato dimesso. Fattosi lasciare su un viale, dopo immane fatica nel percorrere i cinquanta metri che lo sperano da casa, ecco che Ben ritrova finalmente la famiglia. Theo gli racconta che l’hanno aggredito sotto casa sua e che è stato Caregga a salvarlo portandolo poi al commissariato. Gli mostra poi una foto, trovata in mano a Leonard al momento dell’esplosione nella cabina, di circa trent’anni prima, che mostra il prof violentare un bambino apparentemente morto…

23

p.114

L’indomani sui giornali sono mostrate quattro fototessere di Leonard. Per Clara quelle sono foto precedenti l’esplosione. Therese dice che Leonard è Aleister Crowley, la Bestia, Satana. Infatti Leonard è il nome dato al Diavolo nelle notti di Sabba. Non è morto ma si reincarnerà. Ben perde le staffe, le straccia il libro e butta giù libreria e statuette, dicendole di non parlare mai più di cose simili. Esce poi furioso per andare a scuola dal Piccolo che gli recita però una macabra poesia. Rientrato in casa si mette a letto con quaranta di febbre e un’idea fissa: gli Orchi Natale. Poi arriva la sexy Julia…

24

p.121

Dopo tre giorni di sesso con Julia Ben riprende il lavoro. I poliziotti che lo sorvegliano non riesce mai a beccarli, ma in compenso scopre che la donna che ha picchiato durante l’aggressione è Miss Hamilton. Per un po’ di conforto morale va dal saggio Stojil che gli racconta ancora del partigiano Kolia. Tra i suoi metodi d’uccisione c’era anche quello delle bombe direzionali che fanno tanto rumore ma uccidono con le schegge solo le vittime designate…

25

p.127

Ben si fa delle domande sul bombarolo ma senza trovare spiegazioni plausibili. Di notte si sveglia, scorgendo particolari inquietanti nella foto di Leonard (il bambino violentato e presumibilmente morto ha un piede amputato, che l’”orco” tiene in una mano. Intorno è pieno di corpi mutilati…)…

26

p.131

Ben diverte i fratelli con una nuova avventura di Jib La Iena e Bas Basetta…

27

p.138

Tornato in camera scopre che Clara ha visto e fotografato la foto di Leonard da lui inavvertitamente lasciata sul comodino e trovata dalla sorella nel fare le pulizie. Lei gli mostra quindi degli ingrandimenti e, in uno di essi, si scorge un cane immobile come Julius. Non a caso Julius ha avuto la crisi proprio passando in quello stesso punto…

La scena fotografata si è svolta dentro il Grande Magazzino, nello stesso posto in cui Julius ha avuto un attacco. (p.141)

La foto è di quaranta anni prima, scattata nel reparto giocattoli. I presenti erano almeno altri quattro… Si, deve ridare a Theo la foto affinché la consegni alla polizia…

28

p.143

L’indomani, al ristorante, Theo rifiuta di consegnare la foto alla polizia. Insabbierebbero tutto, come fatto dalla famiglia di Leonard che è riuscita ad ottenere il sequestro del giornale che ne ha pubblicato le foto. È giusto, ritiene, che il vendicatore sia preso il più tardi possibile…

29

p.148

Ben compra in libro alla libreria di Risson. Il vecchio è nel Grande Magazzino da 47 anni. E così ne approfitta per avere informazioni sulla struttura, chiusa per tre sole volte nel corso degli anni nel ’42, ’54 e ’68 “durante quella pagliacciata” (p.149), scoprendo così che il simpatico vecchio ha simpatie fasciste. La struttura restò chiusa per sei mesi, sorvegliata dalla milizia, affinché gli ebrei non tornassero a recuperare le merci dai propri negozi… Salendo la scala mobile, colto nuovamente da sordità, scorge per la prima volta i due poliziotti che sorvegliano proprio davanti al reparto armi dove uno dei vecchietti di Theo, Gimini Cricket, si intasca delle cartucce. Va quindi in cerca del vecchio e di Theo, sorprendendo Gimini a riempire con polvere da sparo delle cartucce la custodia di una punta di trapano. Lecyfre, con una pacca, gli fa tornare l’udito: sua sorella Louna lo cerca con urgenza. Un incidente è occorso alla scuola di Jeremy…

30

p.153

Unico ferito è Jeremy, trasportato all’ospedale Saint-Louis dove Ben si precipita trovando Laurent in compagnia del collega Marty. Il piccolo ha ustioni e dovrà essere operato a un dito della mano. Ben entra in stanza e il fratellino gli dice di aver scoperto come faccia il bombarolo a introdurre le bombe. Le fabbrica all’interno del Grande Mgazzino, come da lui sperimentato a scuola! Nell’ascoltarlo Ben associa fatti relativi a Gimini…

31

p.158

Mentre Ben è con Clara al cimitero Pere Lachaise per ripassare alla vigilia della maturità, la quarta bomba esplode. Il morto è un concessionario di sanitari di origine tedesca. Il problema è che fuori della porta del bagno è stata trovata Therese…

32

p.162

Ben è condotto in commissariato dove la sorella rifiuta di parlare se non dopo che lui ammette che aveva ragione lei e che i numeri scritti hanno previsto con esattezza la quinta morte violenta. La ragazza inizia a raccontare quanto capitato nel Grande Magazzino dal suo ingresso al mattino, fino all’esplosione avvenuta prima della chiusura. La notte Rabdomant interroga Ben, ormai indiziato numero uno per almeno otto motivi, cui si aggiunge il libro, Implosione, contenente i racconti, dattilografati da Therese, che lui faceva la sera per allietare i fratelli e che qualcuno ha spedito alle case editrici! Solo Rabdomant è convito della sua innocenza, ma entro breve dovrà trovarsi il colpevole o sarà peggio per lui. Ben gli racconta allora di Gimini…

33

p.169

Il manoscritto a ben undici case editrici lo ha inviato Clara!, scopre l’affranto Ben…

Al lavoro è teso al massimo e si sfoga piangendo in bagno. Lo consola Theo che gli dice che il vecchio, ora irreperibile, potrebbe essersi nascosto, essere morto o che sia svanito dopo aver portato a termine la sua missione di far sparire gli orchi…

34

p.173

Per giorni cerca il vecchio in compagnia di Theo e Julia (che resta affascinata dalla tossicodipendenza dei vecchi). Poi ecco che, una sera, in metro, il vecchio Gimini gli si siede di fronte dicendo che manca ancora un orco da uccidere. Il gruppo si chiamava La Cappella dei 111 ed era composto da sei membri. Il vecchio racconta della chiusura del 1942 e dei crimini che al suo interno i membri della setta perpetravano ai danni dei bambini. Questi venivano reperiti soprattutto dal sesto uomo, che prometteva ai genitori di portarli in salvo. È lui che dovrà assassinare e lo farà il 24 alle 17.30 al reparto giocattoli. Lo ha coinvolto perché lo ritiene un santo…

Si, era necessario che il Santo assistesse all’annientamento dei demoni. (p.178)

Ben telefona a Rabdomant poi, a casa, trova la copia dell’Actuel con l’articolo sul suo ruolo di capro espiatorio. Ora si che Sainclair dovrà licenziarlo…

35

p.180

L’indomani Ben viene licenziato ma assapora, anziché la gioia della vittoria, il gusto amaro della sconfitta. Il suo posto è preso da Cazeneuve…
Assorto nei suoi pensieri autocommiserativi, Ben è riportato alla realtà da una telefonata: Louna sta per partorire. Nascono i gemelli che Laurent è ora felice di abbracciare. Al testimone della cena di festeggiamento da Amar, Clara annuncia di avere una sorpresa per lui…

36

p.186

È un telegramma giunto da una notissima casa editrice e con il quale lo si convoca in sede. All’appuntamento è accolto da un fighettino, Gauthier, poi, dopo una lunga attesa, ecco giungere la direttrice editoriale, la Regina Zabo. Lei gli dice che il libro fa schifo ma che vorrebbe tanto assumerlo come capro espiatorio. Con la promessa di dargli il doppio di chiunque altro lo mette poi alla porta…

37

p.191

Ed ecco giunto il 24. Alle 17.30 è lui l’unico presente al reparto giocattoli. Ha paura, ma poi scorge il vecchio Gimini entrare in scena. Questi si mette a giocare con un King Kong gigante e semovente, mandandolo verso di lui. Ben ha un flash e pensa che la sesta vittima sarà Risson. No invece! Il sesto è proprio Gimini che vuole ora eliminarlo con il gorilla semovente!

È lui, il sesto, l’ultimo, il fornitore! Per una ragione che ignoro ha fatto fuori tutti gli altri. E adesso farà saltare in aria anche me. (p.195)

Ben è di nuovo colto da sordità e scorge finalmente Rabdomant e Caregga che però non intervengono. Il vecchio è estasiato nel vedere il terrore dipinto sul volto della sua vittima:

E quell’indicibile gioia sul viso del vecchio. Gioia causata dallo spettacolo del mio terrore. L’orgasmo! La più grande goduta della sua vita! (p.195)

Ben si tuffa sul gorilla finendo così per innestare l’esplosione della bomba contenuta nel camicie di Gimini. Il vecchio lo ha così trasformato in un assassino sotto gli occhi della polizia…

38

p.197

Un otorino gli stura le orecchie, poi Caregga lo conduce da Rabdomant. È libero, giacché gli orchi si suicidavano e non venivano assassinati. Il commissario gli dice poi che nel dopoguerra si era occupato della soppressione di innumerevoli sette come quella appena scomparsa. I vecchi si sono suicidati nei giorni indicati dalle congiunzioni astrali, fenomeno in cui credevano. Il loro obiettivo finale era poi quello di:

Compromettere un vero santo, farne un assassino, designarlo come colpevole alla pubblica vendetta, era una bella tentazione per quei vecchi diavoletti, no? […] (p.200)

[Gemini] è morto convinto che le sarebbero stati affibbiati i sei omicidi. (p.201)

39

p.202

Tornato a casa trova centinaia si proposte di lavoro come capro espiatorio. Le cestina ma… ecco il conto della scuola incendiata da Jeremy e… il ritorno della madre nuovamente incinta! Telefona allora alla Regina Zabo per quel ben remunerato posto da capro promessogli…